Curare con il calore:ipertermia oncologica / Healing with heat: hyperthermia cancer

Curare con il calore:ipertermia oncologica / Healing with heat: hyperthermia cancer


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa




L' IPERTERMIA è una metodica terapeutica che utilizza diverse tecnologie per ottenere un innalzamento artificiale delle temperatura a livello di determinati organi e tessuti o, in alcuni casi, dell'intero organismo.
L' IPERTERMIA come metodo per la cura dei tumori ha una storia molto lunga: tentativi di trarre vantaggio dal punto di vista clinico dagli effetti antitumorali della febbre sono stati inizialmente fatti utilizzando sostanze ad azione pirogena, in grado cioè di provocare reazioni febbrili, nei paziente neoplastici.
Negli anni '70 il Prof. Harry Le Veen ha poi approfondito i meccanismi fisiologici innescati dal trattamento con il calore, mettendo tra l'altro a punto i primi macchinari a radiofrequenza per il trattamento loco-regionale di profondità.
Recenti studi clinici hanno definitivamente confermato l'efficacia dell' IPERTERMIA nel determinare regressione tumorale, da sola o in associazione ai trattamenti convenzionali (radioterapia e chemioterapia).
La risposta delle cellule tumorali al calore è legata sia a fattori cellulari che alle caratteristiche dell'ospite. Quando le cellule neoplastiche sono sottoposte a temperature elevate (43-44 °C) esse subiscono un danno irreversibile, in maniera tempo e dose dipendente, legato ad una riduzione dell'efficacia dei sistemi riparativi normalmente presenti a livello cellulare. A 43-44°C la maggior parte delle cellule tumorali tende a morire, mentre la maggior parte delle cellule sane tende a sopravvivere: questa è la base fisiologica dell'efficacia terapeutica dell'ipertermia.
La maggior sensibilità della cellula tumorale al calore dipende in parte dalle proprie caratteristiche genetiche e in parte dal microambiente in cui la cellula tumorale viene a trovarsi.
La neo-vascolarizzazione, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni man mano che il tumore si accresce, è infatti insufficiente e ciò determina a livello cellulare una combinazione di basso pH, scarsa presenza di ossigeno, carenza di zuccheri e di altri elementi nutritivi. La cellula maligna che cresce a distanza dai capillari non viene perciò raggiunta dai farmaci chemioterapici somministrati per via sistemica (che tendono invece ad accumularsi preferenzialmente nei tessuti sani ben vascolarizzati), è relativamente resistente alle radiazioni ionizzanti utilizzate in radioterapia (che necessitano per agire di un ambiente ben ossigenato) ma è estremamente sensibile al danno termico. L'IPERTERMIA attiva, soprattutto nelle cellule tumorali geni che a loro volta codificano per proteine, note con il nome di caspasi, in grado di attivare il meccanismo del suicidio cellulare. In altri termini il calore induce il fenomeno di morte cellulare noto come apoptosi, parola greca che indica la caduta delle foglie in autunno. E ' stato ampiamente dimostrato, dapprima su linee cellulari tumorali coltivate in vitro e successivamente nell'animale e nell'uomo, come l'uso di IPERTERMIA provochi l'induzione di apoptosi in un elevato numero di tali cellule. Tale fenomeno è incrementato dalla contemporanea somministrazione di alcuni farmaci chemioterapici (ad esempio ciclofosfamide, bleomicina, ecc.) che possono pertanto essere vantaggiosamente associati con un incremento dell'efficacia del meccanismo di distruzione delle cellule tumorali.

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apparecchiature a radiofrequenze (13.56 MHz) in grado di ottenere un riscaldamento ottimale dei tessuti profondi. Vengono utilizzate per il trattamento localizzato di tutte le forme tumorali solide, primitive o metastatiche.
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apparecchiatura di tipo capacitivo (TECAR® terapia) utilizzata per il trattamento di localizzazioni superficiali (cutanee, sottocutanee, linfonodali, ecc.) e per il trattamento intrarettale dell'ipertrofia prostatica benigna o delle neoplasie prostatiche localizzate.
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apparecchiatura a raggi infrarossi di tipo A per il trattamento total-body nelle forme disseminate
apparecchiatura di perfusione ipertermico-antiblastica per il trattamento delle localizzazioni peritoneali multiple (carcinosi peritoneale).
Dal punto di vista tecnico il riscaldamento dei tessuti può essere ottenuto con diverse metodiche.

Come precedentemente accennato l' IPERTERMIA può in molti casi essere vantaggiosamente associata alla chemioterapia ed alla radioterapia.

ENGLISH

L 'HYPERTHERMIA is a therapeutic method that uses different technology to achieve an artificial raising of the temperature at the level of certain organs and tissues or, in some cases, the entire organism.
L 'hyperthermia as a method for the treatment of cancer has a very long history: attempts to benefit from the clinical point of view by the fever anticancer effects were initially made using pyrogenic substances that act, capable of causing febrile reactions in patients neoplastic.
In the 70s Prof. Harry Le Veen has also deepened the physiological mechanisms triggered by the heat treatment, including making up the first radio frequency equipment for locoregional treatment depth.
Recent clinical studies have conclusively confirmed the effectiveness of 'HYPERTHERMIA in determining tumor regression, alone or in combination with conventional treatments (radiotherapy and chemotherapy).
The response of tumor cells to heat is related both to cellular factors that the host characteristics. When cancer cells are subjected to high temperatures (43-44 ° C) they suffer irreversible damage, in a time and dose dependent, associated with reduced efficacy of reparative systems normally present at the cellular level. At 43-44 ° C the majority of cancer cells tend to die, while the majority of healthy cells tends to survive: this is the physiological basis of therapeutic effect of hyperthermia.
The greater sensitivity of tumor cells to heat is partly due to their genetic characteristics and partly by the microenvironment in which the tumor cell is found.
The neo-vascularization, ie the formation of new blood vessels as the tumor grows, it is in fact insufficient and this causes a cellular level a combination of low pH, low presence of oxygen, shortage of sugars and other nutrients. The malignant cell that grows at a distance from the capillaries is thus not reached by chemotherapy drugs administered systemically (which tend to accumulate preferentially in well vascularized healthy tissue), it is relatively resistant to ionizing radiation used in radiotherapy (who need to act in a well-oxygenated environment) but is extremely sensitive to thermal damage. The active HYPERTHERMIA, especially in tumor cells genes which in turn encode for proteins, known with the name of caspases, able to activate the cell suicide mechanism. In other words, the heat causes the phenomenon of cell death known as apoptosis, a Greek word that means the fall of the leaves in autumn. E 'been amply demonstrated, first on tumor cell lines grown in vitro and then in animals and humans, such as the use of HYPERTERMIA causes the induction of apoptosis in a large number of such cells. This phenomenon is increased by concomitant administration of some chemotherapy drugs (such as cyclophosphamide, bleomycin, etc.) That can therefore be advantageously associated with increased effectiveness of tumor cell destruction mechanism.

equipment to radio frequency (13.56 MHz) are able to obtain an optimal heating of deeper tissues. They are used for the localized treatment of all solid tumors, primary or metastatic.
capacitive equipment (Tecar® therapy) used for the treatment of superficial localizations (cutaneous, subcutaneous, lymph node, etc.) and for the treatment of benign prostatic hypertrophy or intrarectal of localized prostate tumors.
equipment to type A infrared rays for total-body treatment in the forms disseminated
perfusion equipment hyperthermic-Antiblastic for the treatment of multiple peritoneal localizations (peritoneal carcinomatosis).
From the technical point of view, the heating of tissue can be obtained with different methods. 

As previously mentioned the 'HYPERTHERMIA can in many cases advantageously be associated to chemotherapy and radiotherapy.

Da:
http://www.ipertermia.org/ita/

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