Meccanismo di azione antitumorale della Cordycepina / Mechanism of antitumor action of Cordycepina.

Meccanismo di azione antitumorale della Cordycepina / Mechanism of antitumor action of Cordycepina.


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa


MECCANISMO DI AZIONE DELLA CORDYCEPINA

Una delle proprietà più entusiasmanti del Cordyceps è il suo potenziale come farmaco antioncologico.
Il Cordyceps attualmente è consigliato e utilizzato da un numero sempre crescente di operatori della salute e medici come sostegno a  chemioterapia, radioterapia e ai trattamenti antioncologici tradizionali. Ha dimostrato attività non solo di inibizione della proliferazione tumorale e, in alcuni casi di eradicazione di certi tipi di tumore, ma anche come mezzo attraverso il quale il sistema immunitario e l’organismo in generale, possono essere mantenuti forti e vitali durante un trattamento chemio e radioterapico che generalmente hanno effetti devastanti. I suoi effetti sul sistema immunitario aiutano l’organismo a gestire in modo efficiente le risorse immunitarie del’organismo quando è posto sotto stress dalla presenza di una malattia tumorale, permettendogli di riconoscerla, eradicarla e di prevenire alterazioni sia a livello locale che periferico. 

EFFETTO ANTITUMORALE

La somministrazione delle frazioni CI-P e CI-A polisaccaridicche estratte dal Cordyceps a dosaggi da 1 a 10 mg/kg al giorno, hanno dimostrato attività antitumorali importanti in topi con Sarcoma 180. Una frazione polisaccaidica solubile in alcali, chiamata CI- P, derivata dalla specie di Cordycepa sobolifera, ha evidenziato risultati degni di nota contro il sarcoma 180 murino, quando somministrati a dosaggi di 10 mg/kg al giorno . In uno studio correlato la frazione polisaccaridica CO-I e la frazione di glicosaminoglicani CO-N, estratte da Cordyceps ophioglossoides, hanno inibito la crescita del Sarcoma 180 con ascite. È stata notata anche un potenziamento della risposta immunitaria. In uno studio parallelo la frazione CO-N del Cordyceps ophioglossoides ha confermato la sua efficacia nei confronti della linea cellulare di Sarcoma 180, che è un modello di laboratorio per studiare l’efficiacia anti-tumorale dei composti studiati nei confronti dei tumori solidi. Una singola dose di 0,5 mg/kg iniettata a livello intraperitoneale nei topi ha inibito la crescita tumorale del 98,7%!. Ciò significa una inibizione pressochè completa e crea una prospettiva di nuovi potenziali nello sviluppo di un farmaco antitumorale e delle modalità di trattamento.
Molti estratti polisaccaridici e glicoproteici dai funghi esercitano effetti di potenziamento del sistema immunitario e antitumorali descritti. Si ritiene che questo sia solo una parte dei meccanismi che caratterizzano l’azione del Cordyceps. Tra i multipli polisaccaridi prodotti dal Cordyceps, i β-glucani sono la classe di polimeri che più sembrerebbe potenziare le funzioni del sistema immunitario. Tali polisaccaridi aumentano la produzione di specifiche citochine, interferoni, NO, e anticorpi da parte delle cellule deputate. L’attivazione del sistema immunitario è esplicata dal legame dei polisaccaridi a specifici recettori localizzati sulla superficie di specifiche cellule del sistema immunitario tra cui il recettore CR3 del complemento, i TLR (Toll Like Receptors) etc, che sono coinvolti anche nella comunicazione intercellulare e possono agire anche da messaggeri.
Molti studi clinici condotti in Cina e in Giappone su malati oncologici trattati con Cordyceps hanno evidenziato risultati promettenti. In uno studio su 50 pazienticon carcinoma polmonare trattati con 6 grammi al giorno di Cordyceps contemporaneamente alla chemioterapia, la dimensione della massa tumorale ha subito una riduzione nel 46% dei pazienti studiati. Una sperimentazione che coinvolgeva pazienti affetti da diversi tipi di tumore ha evidenziato che la somministrazione del Cordyceps per 2 mesi al dosaggio di 6 grammi al giorno, ha permesso di migliorare la sintomatologia in modo sostanziale nella maggior parte dei pazienti, un aumento della conta dei globuli bianchi e una riduzione della massa tumorale in circa la metà dei pazienti. 


C’è evidenza di un altro meccanismo implicato nella risposta antitumorale del Cordyceps oltre alla ben conosciuta immunomodulazione indotta dai polisaccaridi. Questo ulteriore meccanismo ha a che fare con la struttura di alcuni composti nucleosidici alterati caratteristici di questo rimedio, tra cui la cordicepina [3’deoxyadenosine]. Si tratta diuna molecola quasi identica alla deossiadenosina normale, costituente base del DNA, con l’eccezione che manca di un atomo di ossigeno in posizione 3’ del ribosio. Tale alterazione è la stessa che si trova in farmaci di sintesi quali la Didanosine™ e il Videx™ utilizzati per la terapia antivirale. L’assenza dell’ossigeno in questa particolare posizione è importante perché impedisce il legame con il nucleoside successivo durante la sintesi del DNA. Questo legame tra la posizione 3’ e 5’ sulla porzione del ribosio nel nucleoside permette la formazione della catena del DNA e quindi, alla fine, una doppia elica completa. Durante la replicazione cellulare il primo step è l’apertura della doppia elica, seguito poi dall’inserzione, copiando poi dall’elica stampo, di un nucleotide alla volta per formare la catena complementare. Alla fine le due catene si appaiano a formare la doppia elica, la cui stabilità di struttura è assicurata dalla formazione di legami idrogeno intercatena. In questo modo si sintetizza una nuova molecola di DNA che andrà a formare il nuovo codice genetico per generare una nuova cellula figlia. La sintesi continua con l’inserzione dei nucleosidi fino a che non viene incorporata una cordycepina. Quando ciò succede non c’è alcun ossigeno che permetta il legame con il nucleoside successivo e quindi la replicazione si blocca; a questo punto la cellula non è più in grado di replicarsi e nessuna cellula figlia può essere formata. Nelle cellule somatiche di mammifero questa situazione ha poca importanza perché sono dotate di sistemi di riparazione in grado di riconoscere e di rimuovere questa base alterata. Viene rimosso e il DNA viene riparato. Ma le cellule tumorali ,per loro evoluzione, hanno perso la capacità di utilizzare i sistemi di riparazione del DNA perché l’accumulo di mutazioni è utile per loro per evolvere e adattarsi alle diverse situazioni e terapie (Se potessero correggere gli errori non sarebbero cellule tumorali).
La maggior parte dei batteri e tutti i virus (tra cui il virus HIV) non hanno sistemi di riparazione del DNA. Se consideriamo il tasso di replicazione delle cellule tumorali, è chiaro che questo meccanismo diventa significativo nella sua azione antitumorale. Una cellula mammaria ha un’emivita di circa 10 giorni e poi si riproduce formando una nuova cellula figlia; una cellula di carcinoma mammario si moltiplica molto più velocemente, circa ogni 20 minuti! Ciò significa che il suo tasso di replicazione può arrivare ad essere 750 volte superiore a quello della cellula normale. Se la cordicepina fosse egualmente tossica in entrambe le cellule ucciderebbe una cellula tumorale 750 volte più velocemente di una cellula normale, ma poiché la cellula normale ha meccanismi di riparazione attivati, la cordicepina non interferisce con la normale replicazione e il meccanismo diventa direttamente antitumorale, in quanto diretto solo alle cellule trasformate. Lo stesso tipo di meccanismo è responsabile dell’azione antivirale del Cordyceps.

ENGLISH

MECHANISM OF ACTION OF CORDYCEPINA

One of the most exciting properties of Cordyceps is its potential as a drug antioncologico.
The currently Cordyceps is recommended and used by a growing number of health professionals and medical support as chemotherapy, radiation therapy and conventional treatments antioncologici. It has shown activity not only inhibition of tumor proliferation and, in some cases for the eradication of certain types of cancer, but also as a means by which the immune system and the body in general, can be maintained strong and vital during a chemo treatment and radiotherapy which generally they have devastating effects. Its effects on the immune system, help the body to efficiently manage the resources del'organismo immune when it is placed under stress by the presence of a cancerous disease, allowing it to recognize it, eradicate it and prevent alterations in both local and peripheral level.

ANTICANCER EFFECT

The administration of CI-P fractions and CI-A polisaccaridicche extracted from Cordyceps at dosages from 1 to 10 mg / kg per day, have demonstrated significant antitumor activity in mice with Sarcoma 180. A fraction polisaccaidica soluble in alkali, called CI- P, derived from the species of Cordycepa sobolifera, it showed results worthy of note against murine sarcoma 180, when administered at dosages of 10 mg / kg per day. In a related study the polysaccharide fraction CO-I and the fraction of glycosaminoglycans CO-N, extracted from Cordyceps ophioglossoides, inhibited the growth of Sarcoma 180 ascites. It was also noticed an enhancement of the immune response. In a parallel study the CO-N fraction of Cordyceps ophioglossoides has confirmed its effectiveness against the cell line of Sarcoma 180, which is a laboratory model for studying the anti-tumor efficiacia of the studied compounds against solid tumors. A single dose of 0.5 mg / kg injected at the level intraperitoneally in mice inhibited tumor growth of 98.7% !. This means an almost complete inhibition and creates a prospect of new potential in the development of an anticancer drug and treatment modalities.

Many polysaccharide and glycoprotein extracted from mushrooms exert effects of strengthening the immune system and anticancer described. It is believed that this is only part of the mechanisms that characterize the action of Cordyceps. Among the multiple products polysaccharides from Cordyceps, the β-glucans are the class of polymers which would seem to strengthen the immune system functions. These polysaccharides increase the production of specific cytokines, interferons, NO, and antibodies from part of the cells. Activation of the immune system is explicated by the binding of the polysaccharides to specific receptors located on the surface of specific cells of the immune system including the CR3 complement receptor, TLR (Toll Like Receptors) etc, which are also involved in intercellular communication and can also act as messengers.

Many clinical studies in China and Japan of cancer patients treated with Cordyceps have shown promising results. In a study of 50 pazienticon lung cancer treated with 6 grams per day of Cordyceps concurrently with chemotherapy, the tumor size has been reduced in 46% of patients studied. An experiment involving patients with different tumor types showed that administration of Cordyceps for 2 months at the dose of 6 grams per day, has allowed to improve symptoms in a substantial way in most patients, an increase in the numbers of blood cells white and a reduction in tumor size in about half of patients.
There is evidence of another mechanism involved in cancer response of Cordyceps in addition to well-known immune modulation induced by polysaccharides. This additional mechanism has to do with the structure of some nucleoside compounds altered characteristic of this remedy, including cordycepin [3'deoxyadenosine]. It is ofa molecule almost identical to the normal deoxyadenosine, constituting the basis of the DNA, with the exception that lacks an oxygen atom in position 3 'of ribose. This alteration is the same that is in synthetic drugs such as Didanosine Videx ™ ™ and used for antiviral therapy. The absence of oxygen at this particular location is important because it prevents the link with the next nucleoside during synthesis of DNA. This link between the position 3 'and 5' on the ribose in the nucleoside portion allows the formation of the DNA chain, and then, at the end, a complete double helix. During cell replication, the first step is the opening of the double helix, followed by the insertion, then copying by the propeller mold, of a nucleotide at a time to form the complementary strand. At the end of the two chains are paired to form the double helix, whose structural stability is ensured by the formation of interchain hydrogen bonds. In this way it synthesizes a new DNA molecule which will form the new genetic code to generate a new daughter cell. The continuous synthesis with the insertion of nucleosides until it is not built a cordycepina. When this happens there is no oxygen that allows the link with the next nucleoside and thus the replication is blocked; at this point the cell is no longer capable of replicating and no daughter cell can be formed. In somatic mammalian cells this situation has little importance because they are equipped with repair systems able to recognize and remove this altered basis. It is removed and the DNA is repaired. But cancer cells, in their evolution, have lost the ability to use the DNA repair systems because the accumulation of mutations is useful for them to evolve and adapt to different situations and therapies (If they could correct the errors would not cancer cells ).
Most of the bacteria and all viruses (including HIV) have not of DNA repair systems. If we consider the replication rate of the tumor cells, it is clear that this mechanism becomes significant in its anti-cancer activity. A breast cell has a half-life of about 10 days and then you play by forming a new daughter cell; a breast cancer cell multiplies much faster, about every 20 minutes! This means that its replication rate can get to be 750 times higher than that of the normal cell. If cordycepin were equally toxic to both a tumor cell kill cells 750 times faster than a normal cell, but since the normal cell has repair mechanisms activated, cordycepin does not interfere with the normal replication and the mechanism becomes directly antitumor, in because only the transformed cells directly. The same kind of mechanism is responsible for the antiviral Cordyceps.

Da:
http://www.my-immunity.com/it/meccanismo-di-azione-della-cordycepina

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