Qual è il legame tra questo batterio e il tumore al colon? / What is the link between this bacterium and the colon cancer?

Qual è il legame tra questo batterio e il tumore al colon? What is the link between this bacterium and the colon cancer?


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Fusobacterium novum 

Recenti scoperte evidenziano la correlazione tra batteri del genere Fusobacterium e lo sviluppo di metastasi nel cancro del colon-retto. E suggeriscono una nuova possibile via terapeutica – ancora tutta da sperimentare – per limitare la ricorrenza del tumore.
È noto da qualche anno che il cancro del colon-retto, tra i più diffusi e pericolosi tumori maligni, sia associato alla presenza di batteri del genere Fusobacterium nei tessuti alterati. Un recente studio condotto da scienziati americani e spagnoli sembra suggerire che questi batteriabbiamo un ruolo “attivo” nella proliferazione del tumore e indicare una nuova possibile strada di intervento, a supporto delle attuali terapie. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Science
Il tumore del colon-retto è, se si escludono i carcinomi della pelle, tra i più frequenti nella popolazione globale: si stima che in Italia nel solo 2016 siano stati registrati circa 52mila nuovi casi, pari al 13% del totale delle nuove diagnosi di tumori maligni. Dall’intestino, il tumore può diffondersi soprattutto al fegato che, per via del ricco afflusso sanguigno, è un organo particolarmente prono allo sviluppodi metastasi.
I ricercatori hanno dapprima cercato le tracce del batterio in campioni prelevati da tumori non metastatizzati: In 45 dei 77 campioni analizzati (il 58%) specie diverse di Fusobacterium sono risultate presenti in concentrazioni relative superiori all’1%. Successivamente, sono passati ad analizzare 101 coppie tumore primario/metastasi epatica, alla ricerca di una correlazione tra la presenza di batteri del genere Fusobacterium e la propagazione del cancro: quantità significative di fusobatteri sono state riscontrate in 44 dei 101 tumori primari e in circa la metà (20 su 44) delle rispettive metastasi del fegato. Sia nei tumori primari che nelle metastasi colonie batteriche invasive di F. nucleatum sono state rilevate principalmente nelle cellule dalla morfologia alterata, consistente con quella di cellule cancerose maligne. Accanto ai fusobatteri sono stati inoltre osservati altri batteri dei generi Selenomonas, Bacteroides e Prevotella. Per le coppie fusobatterio-positive, il confronto di RNA e DNA del microbiota trovatonel colon e nel fegato ne ha evidenziato l’elevata similarità genetica. Un altro risultato significativo è l’assenza di fusobatteri in tutte le 57 metastasi derivate da tumori primari negativi al batterio.
Un’ipotesi consistente con i dati raccolti è che fusobatteri e microbiota associato si spostino “a bordo” dei tessuti tumorali accompagnando e partecipando alla formazione delle metastasi, costituendo dunque una componente essenziale dell’ambiente di sviluppo cancro. Da questa speculazione deriva un’idea che potrebbe rivelarsi fondamentale per il trattamento del cancro del colon-retto. Cosa accadrebbe se l’azione dei fusobatteri fosse bloccata attraverso un trattamento antibiotico specifico?
Per scoprirlo, i ricercatori hanno testato su alcuni topi, usati come modello, l’effetto di due antibioticieritromicina e metronidazolo, che agiscono sui batteri del genere Fusobacterium in modo opposto: i fusobatteri sono infatti resistenti all’eritromicina e estremamente sensibili al metronidazolo. Prevedibilmente, in topi positivi al batterio trattati con eritromicina e in topi negativi al batterio trattati con metronidazolo la progressione dei tumori non è stata alterata dalla somministrazione dell’antibiotico. Nei topi fusobatterio-positivi invece il trattamento con metronidazolo ha ridotto significativamente sia la popolazione batterica che proliferazione delle cellule tumorali.
Studi precedenti hanno evidenziato una maggiore ricorrenza del cancro del colon-retto – dopo un trattamento chirurgico – in presenza di vaste colonie di fusobatteri nelle cellule tumorali: è dunque possibile che una terapia anti-fusobatterica di supporto possa aiutare la lotta a questo invasivo e letale tumore.
ENGLISH
Recent discoveries point to the correlation between Fusobacterium-type bacteria and the development of metastasis in colorectal cancer. And they suggest a new possible therapeutic approach - yet to be experimented - to limit the recurrence of the tumor.
It has been known for some years that colorectal cancer, among the most common and dangerous malignant tumors, is associated with the presence of Fusobacterium bacteria in altered tissues. A recent study by US and Spanish scientists suggests that these bacteria play an "active" role in tumor proliferation and indicate a new possible pathway to support current therapies. The results of the study were published in Science.
Colon cancer is the most frequent in the global population if skin carcinomas are excluded. It is estimated that only 52,000 new cases were recorded in Italy in 2016, accounting for 13% of total new diagnoses of malignant tumors. From the intestine, the tumor may spread mainly to the liver which, due to the rich blood flow, is an organ particularly prone to metastases.
The researchers first searched the trace of the bacterium in samples taken from non-metastatic tumors: In 45 of the 77 samples analyzed (58%) different species of Fusobacterium were present in relative concentrations above 1%. Subsequently, 101 pairs of primary tumors / liver metastases were investigated to find correlation between the presence of Fusobacterium and the propagation of cancer. Significant amounts of fusobacteria were found in 44 of the 101 primary tumors and approximately half (20 out of 44) of the respective liver metastases. Both in the primary tumors and in the F. nucleatum invasive bacterial metastases in the metastases were found primarily in cells with altered morphology, consistent with that of malignant cancerous cells. In addition to fusobacteria, other bacteria of the genera Selenomonas, Bacteroides and Prevotella were also observed. For fusobacter-positive pairs, the comparison of RNA and DNA of the trovatonel colon and liver microbiota has revealed high genetic similarity. Another significant result is the absence of fusobacteria in all 57 metastases derived from primary bacterial negative tumors.
A consistent hypothesis with the collected data is that fusobacteria and associated microbiotics move "on board" tumor tissue by accompanying and participating in the formation of metastases, thus constituting an essential component of the cancer development environment. From this speculation comes an idea that could prove crucial for the treatment of colorectal cancer. What would happen if the action of fusobacteria was blocked through a specific antibiotic treatment?
To find out, the researchers tested on some mice, used as a model, the effect of two antibiotics, erythromycin and metronidazole, acting on Fusobacterium-like bacteria in the opposite way: fusobacteria are in fact resistant to erythromycin and extremely sensitive to metronidazole . Obviously, in positive mice with erythromycin-treated bacteria and metronidazole-treated mice, tumor progression was not altered by antibiotic administration. In the fobobacterial-positive mice, metronidazole treatment significantly reduced both the bacterial population and the proliferation of tumor cells.
Previous studies have shown a greater recurrence of colorectal cancer - following surgical treatment - in the presence of large fusobaric colonies in tumor cells: it is therefore possible that anti-fusilage support therapy can help fight this invasive and lethal cancer.
Da:
https://www.galileonet.it/2017/11/batteri-fusobatteri-tumore-colon/?utm_campaign=Newsatme&utm_content=Qual%2Bè%2Bil%2Blegame%2Btra%2Bquesto%2Bbatterio%2Be%2Bil%2Btumore%2Bal%2Bcolon%3F&utm_medium=news%40me&utm_source=mail%2Balert

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