La Sicilia si sta allontanando dal resto d’Italia / Sicily is moving away from the rest of Italy

La Sicilia si sta allontanando dal resto d’Italia / Sicily is moving away from the rest of Italy


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa




Individuato sotto il fondale del Mar Ionio un sistema di faglie che ha controllato l’evoluzione dell’antico oceano della Tetide e che è ancora in grado di innescare processi vulcanici e sismici. A svelarlo, uno studio pubblicato su Nature Communications
Un sistema di spaccature profonde sta separando la Sicilia dal resto dell’Italia nella regione compresa tra lo stretto di Messina e l’Etna. Lungo queste strutture geologiche risale materiale del mantello che formava il basamento dell’oceano mesozoico, chiamato Tetide, da una profondità di circa 15-20 chilometri. Si tratta di una vera e propria finestra sotto il fondale del Mar Ionio, che consente di osservare da vicino blocchi dell’antico oceano, svelando i processi che hanno portato alla sua formazione. A riferirlo è uno studio apparso sulle pagine di Nature Communications di un team di ricercatori dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche(Ismar-Cnr) di Bologna, dell’Università di Parma, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e del Geomar (Kiel, Germania).
“Le faglie lungo le quali risale il mantello della Tetide”, spiega Alina Polonia, ricercatrice Ismar-Cnr e coordinatrice della ricerca, “controllano anche la formazione del Monte Etna, dimostrando che si tratta di strutture in grado di innescare processi vulcanici e causare terremoti. Queste faglie, infatti, sono profonde e lunghe decine di chilometri, e separano blocchi di crosta terrestre in movimento reciproco”.
Mappa strutturale del complesso di subduzione dell’Arco Calabro occidentale con la distribuzione dei diapiri di serpentino (aree in rosso) scoperti lungo le faglie che stanno separando la Sicilia dal resto dell’Italia. La linea sismica in alto a destra mostra uno di questi diapiri che risale lungo la faglia. La sezione B‐B’ è ortogonale al margine continentale e illustra il controllo esercitato dalle faglie sulla formazione del monte Etna e dei diapiri di serpentino che sono alimentati direttamente dal mantello della placca africana. (Foto: Cnr)






















Structural map of the subduction of the Western Calabrian Arc with the distribution of serpentine diapers (red areas) discovered along the faults that are separating Sicily from the rest of Italy. The seismic line at the top right shows one of these diapers that goes up along the fault line. Section B-B 'is orthogonal to the continental margin and illustrates the control exercised by the faults on the formation of Mount Etna and the serpentine diapers which are fed directly from the mantle of the African plate.
Attraverso uno studio multi-disciplinare, che integra immagini acustiche del sottosuolo, dati geofisici e campioni di sedimento, acquisiti nel corso di spedizioni scientifiche con la nave oceanografica del Cnr Urania, è stato possibile identificare le faglie, ricostruire la loro geometria e scoprire anomalie geochimiche nei sedimenti legate alla presenza di fluidi profondi. L’analisi di tutti i dati raccolti ha permesso di proporre un modello geologico che conferma l’origine profonda del materiale in risalita lungo le faglie.
“Grazie a questa scoperta”, prosegue Alina Polonia, “l’Arco Calabro, il sistema di subduzione tra Africa ed Europa nel Mar Ionio, ha un importante primato: è l’unica regione al mondo in cui sia stato descritto materiale del mantello in risalita dalla placca in subduzione. Questa scoperta avrà importanti implicazioni per capire meglio come si formano le catene montuose e come questi processi siano legati ai forti terremoti storici registrati in Sicilia e Calabria”.
ENGLISH
Located under the Ionian Sea, a fault system that has controlled the evolution of the ancient ocean of Tethys and is still able to trigger volcanic and seismic processes. To unveil it, a study published in Nature Communications
A system of deep rifts is separating Sicily from the rest of Italy in the region between the Strait of Messina and Mount Etna. Along these geological structures dates the mantle material that formed the base of the Mesozoic ocean, called Tethys, from a depth of about 15-20 kilometers. It is a real window under the seabed of the Ionian Sea, which allows you to closely observe blocks of the ancient ocean, revealing the processes that led to its formation. To report it is a study that appeared on the pages of Nature Communications of a team of researchers from the Institute of Marine Sciences of the National Research Council (Ismar-Cnr) of Bologna, the University of Parma, the National Institute of Geophysics and Volcanology ( Ingv) and Geomar (Kiel, Germany).
"The faults along which the mantle of the Tetis dates back", explains Alina Polonia, researcher Ismar-Cnr and research coordinator, "also control the formation of Mount Etna, showing that these are structures capable of triggering volcanic processes and causing earthquakes. . These faults, in fact, are deep and long dozens of kilometers, and separate blocks of earth's crust moving in mutual ".
Through a multi-disciplinary study, which integrates acoustic images of the subsoil, geophysical data and sediment samples, acquired during scientific expeditions with the Cnr Urania oceanographic ship, it was possible to identify the faults, reconstruct their geometry and discover geochemical anomalies in sediments related to the presence of deep fluids. The analysis of all the collected data allowed to propose a geological model that confirms the deep origin of the material rising up the faults.
"Thanks to this discovery", continues Alina Polonia, "the Arco Calabro, the subduction system between Africa and Europe in the Ionian Sea, has an important record: it is the only region in the world where cloak material has been described in ascend from subduction plate. This discovery will have important implications to better understand how mountain ranges are formed and how these processes are linked to the strong historical earthquakes recorded in Sicily and Calabria ".
Da:
https://www.galileonet.it/2017/12/sicilia-allontanando-italia/

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