Il movimento fa bene ai nostri neuroni / Movement is good for our neurons


Il movimento fa bene ai nostri neuroni Movement is good for our neurons


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa





Secondo uno studio coordinato dall’Università di Milano la mancanza di movimento potrebbe alterare le proprietà neurogeniche del nostro sistema nervoso centrale

Un gruppo di ricercatori guidato da Daniele Bottai, del Dipartimento di Scienze della Salute della Università Statale di Milano, in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia, ha dimostrato in uno studio appena pubblicato su Frontiers in Neuroscience che la salute neurologica può dipendere tanto dai segnali che i muscoli inviano al cervello quanto dalle informazioni che dal cervello vanno ai muscoli.
La domanda che si sono posti gli autori è la seguente: il risultato clinico di alcune malattie neurologiche è dovuto alla patologia in sé – tanto per fare due esempi, alle lesioni del midollo spinale nel caso del danno midollare, o alla mutazione genica nel caso della atrofia muscolare spinale – o è la conseguenza della ridotta capacità di movimento indotta dalla malattia, che peggiora ulteriormente l’impatto della malattia primaria?
Questo lavoro, supportato dalle Fondazioni Vertical e Asamsi ONLUS, ha dimostrato come le cellule staminali estratte da aree neurogeniche, ovvero deputate alla produzione di nuovi neuroni, in modelli animali di severa limitazione di movimento mostrino una alterazione delle loro caratteristiche di cellule staminali proliferando e differenziando in maniera meno efficiente. Nelle cellule ottenute da animali con diminuita attività motoria rispetto ai relativi controlli si è riscontrato inoltre un metabolismo significativamente alterato e una ridotta espressione di geni importanti per il funzionamento dei mitocondri.
Lo studio supporta l’idea che le persone che non sono in grado di fare movimenti antigravitari, come i pazienti con importanti limitazioni di movimento causate da patologie neurologiche e non, o come gli astronauti in viaggio prolungato in condizioni di microgravità, non solo perdono massa muscolare, ma subiscono una alterazione del metabolismo in alcune aree del sistema nervoso centrale.
Questi risultati forniscono una nuova indicazione sul perché pazienti con lesione del midollo spinale, atrofia muscolare spinale, atrofia laterale amiotrofica, sclerosi multipla e altre malattie neurologiche spesso peggiorano rapidamente proprio in corrispondenza del momento nel quale il loro movimento subisce una drastica limitazione.
ENGLISH
According to a study coordinated by the University of Milan, lack of movement could alter the neurogenic properties of our central nervous system
A group of researchers led by Daniele Bottai, of the Department of Health Sciences of the University of Milan, in collaboration with the University of Pavia, has shown in a study just published in Frontiers in Neuroscience that neurological health can depend a lot from the signals that the muscles send to the brain as from the information that goes from the brain to the muscles.
The question posed by the authors is as follows: the clinical outcome of some neurological diseases is due to the pathology itself - to give two examples, to spinal cord injuries in the case of bone marrow damage, or to gene mutation in the case of Spinal muscular atrophy - or is it the consequence of the reduced capacity of movement induced by the disease, which further worsens the impact of the primary disease?
This work, supported by the Vertical Foundations and Asamsi ONLUS, has shown how stem cells extracted from neurogenic areas, or members of the production of new neurons, in animal models of severe movement limitation show an alteration of their stem cell characteristics by proliferating and differentiating less efficiently. In the cells obtained from animals with decreased motor activity compared to the relative controls, a significantly altered metabolism and a reduced expression of genes important for the functioning of the mitochondria were also found.
The study supports the idea that people who are not able to do antigravity movements, such as patients with significant movement limitations caused by neurological or non-neurological diseases, or as astronauts on a prolonged trip under microgravity conditions, not only lose weight muscle, but undergo an alteration of the metabolism in some areas of the central nervous system.
These results provide a new indication of why patients with spinal cord injury, spinal muscular atrophy, amyotrophic lateral atrophy, multiple sclerosis and other neurological diseases often worsen rapidly at precisely the moment when their movement undergoes a drastic limitation.
Da;
https://www.galileonet.it/2018/05/movimento-bene-nostri-neuroni/

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