Nuove conferme per le terapie con cellule staminali / New confirmations for stem cell therapies

Nuove conferme per le terapie con cellule staminaliNew confirmations for stem cell therapies


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Per molti specialisti, le cellule staminali rappresentano una concreta promessa per la cura di malattie gravi come la sclerosi multipla, gli ictus o le lesioni del midollo spinale. Una nuova importante conferma delle loro potenzialità terapeutiche arriva oggi da un nuovo studio pubblicato sulla rivista Molecular Cell da un team di ricercatori dell’Università di Cambridge, che svela un meccanismo precedentemente sconosciuto con cui le staminali possono aiutare l’organismo a rigenerare i tessuti danneggiati.
Modelli sperimentali di malattie neurodegenerative, come quelli della Sclerosi Multipla, mostrano un notevole livello di recupero quando le cellule staminali neurali e/o i loro precursori sono iniettati nel sistema circolatorio. È stato ipotizzato che questo accada perché le staminali trasferiscono delle molecole che regolano il sistema immunitario e che in ultima analisi riducono i danni ai tessuti o migliorano la riparazione dei tessuti. Il nuovo studio ha permesso di dimostrare che “comunicano” con le cellule target trasferendo molecole e sostanze bioattive attraverso piccole strutture membranose chiamate vescicole extracellulari. Migliorando la comprensione di questo (ed altri) meccanismi, i ricercatori confidano di identificare nuovi modi per aumentare l’efficacia (e ridurre i rischi associati) delle terapie con cellule staminali.
“Queste piccole vescicole nelle cellule staminali contengono molecole come proteine e acidi nucleici che stimolano le cellule bersaglio, ne modificano funzioni, e le aiutano a sopravvivere, agendo pertanto come un mini kit di pronto soccorso che le cellule staminali rilasciano a proprio uso e consumo”, spiega Stefano Pluchino del Wellcome Trust-Medical Research Council Stem Cell Institute di Cambridge. “Essenzialmente, la nostra scoperta conferma ulteriormente come i precursori delle staminali siano in grado di riconoscere, di rispondere e di trasferire a cellule target segnali di infiammazione simili a quelli descritti in corso di traumi e malattie del sistema nervoso. Siamo convinti che questo appena rivelato sia uno dei meccanismi con cui le cellule staminali aiutino le cellule nervose danneggiate ad auto-ripararsi”.
I ricercatori, che sono stati finanziati dal “the European Research Council”, dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), hanno utilizzato microscopia elettronica e imaging a superrisoluzione per visualizzare le vescicole che sono trasferite dai precursori delle cellule staminali alle cellule target.
“Questo lavoro dimostra una funzione totalmente nuova delle vescicole extracellulari in risposta a stimoli del microambiente infiammatorio”, aggiunge Pluchino. “La nostra scoperta identifica un nuovo meccanismo molecolare delle terapie con cellule staminali e rappresenta un notevole passo in avanti nella comprensione dei molti livelli d’interazione tra cellule staminali e sistema immunitario”.
ENGLISH
For many specialists, staminal cells are a real promise for the treatment of serious diseases such as multiple sclerosis, strokes or spinal cord injuries. A new important confirmation of their therapeutic potential comes today from a new study published in the Molecular Cell magazine by a team of researchers at the University of Cambridge, which unveils a previously unknown mechanism with which stem cells can help the body regenerate damaged tissues .
Experimental models of neurodegenerative diseases, such as those of Multiple Sclerosis, show a remarkable level of recovery when neural stem cells and / or their precursors are injected into the circulatory system. It has been hypothesized that this happens because stem cells transfer molecules that regulate the immune system and ultimately reduce tissue damage or improve tissue repair. The new study has shown that they "communicate" with target cells by transferring molecules and bioactive substances through small membranous structures called extracellular vesicles. By improving the understanding of this (and other) mechanisms, researchers hope to identify new ways to increase the efficacy (and reduce associated risks) of stem cell therapies.
"These small vesicles in stem cells contain molecules such as proteins and nucleic acids that stimulate target cells, modify functions, and help them survive, thus acting as a mini first aid kit that stem cells release for their own use and consumption." , explains Stefano Pluchino of the Wellcome Trust-Medical Research Council Stem Cell Institute of Cambridge. "Essentially, our discovery further confirms how stem cell precursors are able to recognize, respond to, and transfer to target cells inflammation signals similar to those described in the course of traumas and diseases of the nervous system. We believe that this newly revealed is one of the mechanisms by which stem cells help damaged nerve cells to self-repair themselves ".
The researchers, who were funded by the "The European Research Council", the Ministry of Health and the Italian Multiple Sclerosis Foundation (FISM), have used electron microscopy and superrisolution imaging to visualize the vesicles that are transferred from the stem cell precursors to target cells.
"This work demonstrates a totally new function of extracellular vesicles in response to stimuli from the inflammatory microenvironment," adds Pluchino. "Our discovery identifies a new molecular mechanism of stem cell therapies and represents a significant step forward in understanding the many levels of interaction between stem cells and the immune system."
Da:
https://www.galileonet.it/blog_post/nuove-conferme-per-le-terapie-con-cellule-staminali/

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