Ossitocina, un aiuto contro l’autismo? / Oxytocin, an aid against autism?


Ossitocina, un aiuto contro l’autismo? Oxytocin, an aid against autism?



Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa
  



Uno studio mostra come l’ormone riesca ad aumentare l’attività di alcune regioni cerebrali connesse ai comportamenti sociali. Ma non si può ancora parlare di un trattamento
Si torna a parlare di ossitocina e dei suoi possibili effetti nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico. Uno studio pubblicato su Pnas mostra infatti che una singola dose dell’ormone, somministrata sotto forma di spray nasale, è in grado di aumentare l’attività cerebrale nei bambini autistici durante l’elaborazione di informazioni sociali. Per ora si tratta solo di un cambiamento nel cervello di questi bambini, potenzialmente positivo, come precisa su Scientific American Ilanit Gordon della Yale University, tra gli autori dello studio. Un dato che ha bisogno di essere interpretato bene per capire come utilizzarlo per produrre un cambiamento anche nella vita reale delle persone con autismo
L’ossitocina, più nota come l’ “ormone dell’amore”, è una sostanza prodotta dall’organismo, importante per favorire i legami affettivi e sociali. Per questo, già da qualche tempo, alcuni scienziati si sono chiesti se questo ormone potesse influenzare anche il comportamento dei bambini con autismo, attenuando le loro difficoltà nelle interazioni sociali. Sulla base di questa ipotesi, per indagare più a fondo il reale potenziale dell’ormone, sono nati diversi trial clinici in giro per il mondo.
Lo scorso luglio, per esempio, uno studio della University of New South Wales, in Australia, aveva mostrato che gli spray a base di ossitocina non riuscivano a migliorare i sintomi delle persone affette da autismo. Ovvero l’ormone, testato contro un placebo, non produceva miglioramenti a livello di riconoscimento delle emozioni, interazioni sociali e comportamenti ripetitivi. 
Lo studio presentato oggi su Pnas aggiunge però qualcosa di più alle evidenze sperimentali sui possibili legami tra ossitocina e disturbi dello spettro autistico. In particolare, il paper di Gordon e colleghi, condotto su 17 bambini e adolescenti affetti da autismo, mostra che la somministrazione nasale dell’ormone aumenta l’attività cerebrale in alcune regioni connesse con la dimensione sociale dell’individuo, dimostrando, scrive il New York Times, che le stesse regioni (quelle associate con la sensazione di ricompensa e il riconoscimento delle emozioni), in queste persone, non sono danneggiate in maniera irrevocabile e che quindi possono essere in qualche modo influenzate. 
I ricercatori hanno diviso i ragazzi in due gruppi: ai primi hanno somministrato lo psray nasale a base di ossitocina, ai secondi del placebo. Quindi, grazie alla risonanza magnetica funzionale, hanno potuto osservare cosa succedeva al cervello dei volontari mentre eseguivano un compito legato alle abilità sociali (abbinare delle emozioni alle immagini degli occhi di alcune persone). Se è vero che l’ossitocina aumentava l’attività delle aree sociali del cervello nel test emotivo, gli stessi ragazzi però non ottenevano risultati migliori rispetto a quelli che avevano avuto placebo. Di contro, la stessa ossitocina sembrava diminuire l’attività cerebrale delle stesse regioni quando i ragazzi erano impegnati in un compito non legato alle emozioni e alla dimensione sociale (come classificare immagini di veicoli in diverse categorie). 
Lo studio, per ora, dimostra solo in maniera chiara che l’ossitocina influenza le aree cerebrali delle persone affette da autismo, aiutando il cervello a sintonizzarsi per comprendere la differenza tra stimoli sociali e non sociali, precisano gli esperti. Come lo faccia, però, non è ancora chiaro: potrebbe darsi che l’ossitocina renda gli stimoli sociali più gratificanti per il cervello dei bambini autistici, o semplicemente che aiuti a distinguere le informazioni provenienti dagli esseri umani da quelle provenienti dagli oggetti, rendendole degne di nota.
E in attesa di ulteriori ricerche, concludono gli autori, questi risultati suggeriscono che l’ossitocina, agendo sul cervello, forse potrebbe aiutare a migliorare l’efficacia dei trattamenti comportamentali, come spiega a Live Science la Gordon: “C’è una finestra temporale in cui il cervello aumenta la sua efficienza nel processare le informazioni, e possiamo utilizzare questa finestra per lavorare con i bambini con disordini autistici nel trattamento comportamentale”. 
ENGLISH
A study shows how the hormone manages to increase the activity of certain brain regions related to social behavior. But we can not talk about a treatment yet
We talk about oxytocin and its possible effects in the treatment of autism spectrum disorders. A study published in Pnas shows that a single dose of the hormone, administered as a nasal spray, is able to increase brain activity in autistic children during the processing of social information. For now it is just a change in the brain of these children, potentially positive, as specified in Scientific American Ilanit Gordon of Yale University, among the authors of the study. A fact that needs to be interpreted well to understand how to use it to produce change even in the real life of people with autism.
Oxytocin, better known as the "love hormone", is a substance produced by the organism, important for promoting emotional and social bonds. For this reason, some scientists have already wondered if this hormone could also influence the behavior of children with autism, mitigating their difficulties in social interactions. Based on this hypothesis, to investigate the true potential of the hormone more deeply, several clinical trials have been born around the world.
Last July, for example, a study by the University of New South Wales, Australia, had shown that oxytocin-based sprays could not improve the symptoms of people with autism. That is, the hormone, tested against a placebo, did not produce improvements in terms of recognition of emotions, social interactions and repetitive behaviors.
However, the study presented today on Pnas adds something more to the experimental evidence on the possible links between oxytocin and autism spectrum disorders. In particular, the paper by Gordon and colleagues, conducted on 17 children and adolescents affected by autism, shows that nasal administration of the hormone increases brain activity in some regions related to the social dimension of the individual, demonstrating, writes the New York Times, that the same regions (those associated with the feeling of reward and the recognition of emotions), in these people, are not irrevocably damaged and therefore can be affected in some way.
The researchers divided the boys into two groups: the first were given the oxytocin-based nasal psra, the second placebo. So, thanks to functional magnetic resonance imaging, they could see what happened to the volunteers' brains while performing a task related to social skills (combining emotions with the images of some people's eyes). If it is true that oxytocin increased the activity of the social areas of the brain in the emotional test, the same boys, however, did not obtain better results than those who had been placebo. On the other hand, the same oxytocin seemed to diminish the brain activity of the same regions when the boys were engaged in a task not related to emotions and the social dimension (how to classify images of vehicles in different categories).
The study, for now, only shows clearly that oxytocin influences the brain areas of people with autism, helping the brain to tune in to understand the difference between social and non-social stimuli, experts say. How it does, however, is not yet clear: it could be that oxytocin makes social stimuli more rewarding for the brains of autistic children, or simply helps to distinguish information coming from humans from those coming from objects, making them worthy of note.
And awaiting further research, the authors conclude, these results suggest that oxytocin, acting on the brain, could perhaps help improve the effectiveness of behavioral treatments, as Gordon explains to Live Science: "There is a time window where the brain increases its efficiency in processing information, and we can use this window to work with children with autistic disorders in behavioral treatment. "
Da:
https://www.galileonet.it/2013/12/ossitocina-un-aiuto-contro-lautismo/

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