EmDrive prova sperimentale della validità della unificazione del campo elettrico col campo magnetico, gravitazionale e rotazionale. EmDrive experimental proof of the validity of the unification of the electric field with the magnetic, gravitational and rotational field.
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Tutto su EmDrive, il motore impossibile della Nasa prova sperimentale della validità della unificazione del campo elettrico col campo magnetico, gravitazionale e rotazionale. Questa teoria supera la fisica di Newton, Einstein e Maxwell. / All about EmDrive, the impossible engine of NASA experimental proof of the validity of the unification of the electric field with the magnetic, gravitational and rotational field. This theory surpasses the physics of Newton, Einstein and Maxwell.
Dott. Giuseppe Cotellessa

Secondo il Dott. Giuseppe Cotellessa la quantità di moto è la forza meccanica di induzione della forza elettrica nel campo della meccanica della traslazione legata alla velocità e non solo all'accelerazione per la massa, come enunciato da Newton.
La teoria del Dott. Giuseppe Cotellessa presuppone che le onde elettromagnetiche siano costituite da particelle con carica elettrica opposta sempre in movimento.
Definisce Fv la forza di induzione di traslazione come:
Fv = dE/dv
dE è la variazione dell'energia
dv è la variazione di velocità
da questa si può definite la forza Fa legata all'accelerazione:
Fa = dFv/dt
In queste formule non compare mai l'espressione della massa, che non è più una proprietà delle particelle elementari ma un effetto della variazione della velocità delle particelle cariche solamente elettricamente.
L’agenzia spaziale americana ha finalmente pubblicato l’atteso lavoro scientifico su EmDrive, il motore “impossibile”. Ecco dettagli e perplessità
Il nome con cui è diventato famoso, motore impossibile, non lascia presagire nulla di buono. In realtà, si chiama EmDrive – abbreviazione di Electromagnetic Drive –, ed è un (presunto) sistema di propulsionerivoluzionario i cui dettagli sono da poco stati svelati dagli esperti degli Eagleworks Laboratories della Nasa in un articolo scientifico regolarmente sottoposto a peer review e pubblicato sulle pagine del Journal of Propulsion and Power, la rivista ufficiale dell’American Institute of Aeronautics and Astronautics (Aiaa). Già molto tempo prima della pubblicazione del lavoro, il sistema era stato oggetto di un accesissimo dibattito nella comunità dei fisici e degli ingegneri aerospaziali: stando agli autori dell’articolo, EmDrive sarebbe in grado di generare un’accelerazione nel vuoto senza utilizzare alcun carburante, e potrebbe, per esempio, portare un’astronave su Marte in appena 70 giorni. Il piccolo problema è che il principio di funzionamento del motore viola la terza legge di Newton, quella che sancisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Delle due l’una: o la terza legge di Newton è sbagliata, oppure c’è un errore nascosto nei calcoli degli scienziati della Nasa. La comunità scientifica di tutto il mondo, per ora, sembra propendere per l’ultima ipotesi.
La storia Andiamo con ordine. L’Electromagnetic Drive è stato ideato dall’inventore inglese Roger Shawyer nel 1999. Secondo la sua teoria, il motore sarebbe in grado di convertire energia elettrica in accelerazione senza alcun bisogno di espellere propellente nella direzione opposta al moto, come avviene nei razzi tradizionali. In un’intervista esclusiva rilasciata nell’aprile scorso a Ibm times, Shawyer si è detto più che sicuro della fondatezza della propria ipotesi, rigettando l’idea che questa contrasti i principi fondamentali della fisica: “I miei risultati sono in accordo con le leggi della fisica. Per di più, ci sono svariate istituzioni scientifiche competenti in diverse nazioni del mondo che stanno supportando il mio lavoro. In Cina ne è già stata dimostrata l’efficacia. E al momento stiamo già lavorando alla seconda generazione del motore, che ne aumenterà le prestazioni di cinque ordini di grandezza”. Effettivamente, negli ultimi dieci anni, diverse équipe di ricerca si sono interessate a EmDrive, ricontrollando i calcoli e conducendo test ed esperimenti per valutarne le prestazioni. L’interesse della Nasa si è concretizzato lo scorso anno, quando gli esperti degli Eagleworks Laboratories hanno messo le mani sul motore per misurarne l’accelerazione: i risultati – già trapelati online all’inizio di novembre, prima della pubblicazione ufficiale del lavoro – sembrano mostrare che il motore produce effettivamente 1.2 millinewton per kilowatt di accelerazione nel vuoto:
I dati di accelerazione relativi alla propulsione in avanti e all’indietro suggeriscono che il sistema funzioni [nel vuoto] a 1.2 ± 0.1 mN/kW, molto vicino alle performance medie misurate in aria. Sono state considerate e discusse diverse possibili fonti di errore
Per avere un’idea di cosa significhino questi numeri, ecco qualche confronto: un propulsore a effetto Hall, un tipo di motore potentissimo in cui il propellente viene accelerato da un campo elettrico, è in grado di generare forze dell’ordine di 60 millinewtons per kilowatt, un’ordine di grandezza superiori rispetto a quelle che sarebbero generate da EmDrive. Però, per l’appunto, a differenza di EmDrive, necessita dell’uso di propellente. Le vele solari, invece, la forma di propulsione senza carburante attualmente più diffusa e utilizzata, generano forze dell’ordine di appena 6 micronewton per kilowatt, due ordini di grandezza inferiori rispetto a EmDrive. Ecco perché EmDrive, qualora se ne provasse inconfutabilmente l’efficacia, costituirebbe una rivoluzione senza precedenti nel campo dell’industria aerospaziale.
Come funziona Sostanzialmente, l’EmDrive è una cavità metallica conica in cui rimbalzano delle onde elettromagnetiche. Dal punto di vista fisico, la radiazione elettromagnetica non ha massa, ma è dotata di momento: secondo Shawyer, i fotoni che trasportano la radiazione elettromagnetica, rimbalzando contro la parte anteriore del motore, generano un’accelerazione in avanti senza alcuna necessità di espellere carburante nella direzione opposta. Semplificando (parecchio), è come se si facesse accelerare un’automobile colpendo ripetutamente il parabrezza anteriore dall’interno. Sebbene lo scopo del lavoro appena pubblicato non sia quello di cercare una spiegazione del meccanismo, ma solo di valutarne l’efficacia, gli autori hanno individuato un’ipotesi nella cosiddetta pilot-wave theory, un’interpretazione molto complessa (e altamente controversa) della meccanica quantistica.
Azione e reazioneMa torniamo, è il caso di dirlo, con i piedi per terra. In particolare alla succitata terza legge di Newton, anche conosciuta come principio di azione e reazione. Che sancisce, per l’appunto, come “a ogni azione corrisponda una reazione uguale e contraria”. Rispetto al caso in esame, la terza legge di Newton stabilisce che, per generare un moto in una determinata direzione, è necessario che ci sia una propulsione nella direzione opposta. Esattamente come funzionano i razzi tradizionali, che espellono il propellente verso il basso generando così un’accelerazione verso l’alto. Se EmDrive funzionasse davvero, producendo l’accelerazione misurata dagli autori dell’articolo, la terza legge di Newton sarebbe indiscutibilmente violata: il motore, infatti, genererebbe una forza senza espellere propellente nella direzione opposta.
Le perplessitàÈ proprio questo il motivo per cui la comunità scientifica è così scettica rispetto al funzionamento del motore e ai risultati appena pubblicati. Tra l’altro, è da sottolineare che il fatto che il lavoro sia stato sottoposto a revisione dei pari non ne garantisce la fondatezza, ma si limita a certificare che gli esperimenti sono stati condotti in modo appropriato. Diversi scienziati di tutto il mondo si sono già espressi: Colin Johnston, dello Armagh Planetarium, ha pubblicato una revisione estensiva del sistema, concludendo che “la Nasa non ha affatto verificato il funzionamento di alcun motore impossibile”. Raggiunto da Wired.it, anche Guido Martinelli, fisico teorico della Sapienza Università di Roma, si dice assolutamente poco convinto dell’efficacia del sistema, tra l’altro nascosta sotto “mille dettagli tecnici impossibili da verificare. Le conclusioni, comunque, fanno appello in maniera vaga e inconcludente a teorie discreditate e comunque non forniscono alcuna spiegazione scientifica del fenomeno osservato neppure all’interno di tali teorie (ammesso che si voglia chiamarle tali)”. Dello stesso parere anche Giorgio Parisi, sempre della Sapienza, secondo il quale “tutte le spiegazioni sembrano molto strane. Non ho niente da dire in proposito tranne che scommettere che sia un problema di errori di misura o un effetto noto trascurato”.
ENGLISH
According to Dr. Giuseppe Cotellessa the momentum is the mechanical force of induction of the electric force in the field of the mechanics of the translation linked to the velocity and not only to the acceleration for the mass, as stated by Newton.
The theory of Dr. Giuseppe Cotellessa presupposes that the electromagnetic waves are constituted by particles with opposite electric charge always in movement.
He defines Fv as the translational induction force as:
Fv = dE / dv
dE is the variation of energy
dv is the variation in speed
from this we can define the Fa force linked to acceleration:
Fa = dFv / dt
In these formulas the expression of the mass never appears, which is no longer a property of the elementary particles but an effect of the variation of the velocity of the charged particles only electrically.
According to Dr. Giuseppe Cotellessa the momentum is the mechanical force of induction of the electric force in the field of the mechanics of the translation linked to the velocity and not only to the acceleration for the mass, as stated by Newton.
The theory of Dr. Giuseppe Cotellessa presupposes that the electromagnetic waves are constituted by particles with opposite electric charge always in movement.
He defines Fv as the translational induction force as:
Fv = dE / dv
dE is the variation of energy
dv is the variation in speed
from this we can define the Fa force linked to acceleration:
Fa = dFv / dt
In these formulas the expression of the mass never appears, which is no longer a property of the elementary particles but an effect of the variation of the velocity of the charged particles only electrically.
The American space agency has finally published the expected scientific work on EmDrive, the "impossible" engine. Here are details and perplexities
The name with which it became famous, an impossible engine, does not bode well. In fact, it's called EmDrive - abbreviation of Electromagnetic Drive -, and it is a (supposed) system of revolutionary propulsion whose details have just been unveiled by the experts of NASA's Eagleworks Laboratories in a scientific article regularly submitted to peer review and published on the pages of the Journal of Propulsion and Power, the official journal of the American Institute of Aeronautics and Astronautics (Aiaa). Long before the publication of the work, the system had been the subject of a very heated debate in the community of physicists and aerospace engineers: according to the authors of the article, EmDrive would be able to generate an acceleration in the vacuum without using any fuel, and could, for example, bring a spaceship to Mars in as little as 70 days. The small problem is that the principle of operation of the engine violates the third law of Newton, the one that states that each action corresponds to an equal and opposite reaction.
Of the two, one: either Newton's third law is wrong, or there is an error hidden in the calculations of NASA scientists. The scientific community around the world, for now, seems to be inclined towards the last hypothesis.
History
Let's go in order. The Electromagnetic Drive was conceived by the British inventor Roger Shawyer in 1999. According to his theory, the engine would be able to convert electrical energy in acceleration without any need to expel propellant in the opposite direction to the motion, as happens in traditional rockets. In an exclusive interview released in April last at Ibm times, Shawyer said he was more than sure of the validity of his hypothesis, rejecting the idea that this contrasts the basic principles of physics: "My results are in accordance with the laws of physics . Furthermore, there are several competent scientific institutions in different nations of the world that are supporting my work. Efficacy has already been demonstrated in China. And at the moment we are already working on the second generation of the engine, which will increase its performance by five orders of magnitude ". Indeed, over the past decade, several research teams have been interested in EmDrive, rechecking the calculations and conducting tests and experiments to evaluate their performance. The interest of NASA was realized last year, when the experts of the Eagleworks Laboratories have put their hands on the engine to measure the acceleration: the results - already leaked online at the beginning of November, before the official publication of the work - seem show that the engine actually produces 1.2 millinewtons per kilowatt of vacuum acceleration:
Acceleration data for forward and backward propulsion suggests that the system operates [in a vacuum] at 1.2 ± 0.1 mN / kW, very close to the average measured air performance. Several possible sources of error have been considered and discussed
To get an idea of what these numbers mean, here are some comparisons: a Hall effect engine, a very powerful type of engine in which the propellant is accelerated by an electric field, is able to generate forces of the order of 60 millinewtons per kilowatts, an order of magnitude higher than those that would be generated by EmDrive. However, in fact, unlike EmDrive, it requires the use of propellant. Solar sails, on the other hand, are the most widespread and used form of fuelless propulsion, generating forces of just 6 micronewtons per kilowatt, two orders of magnitude lower than EmDrive. This is why EmDrive, if its effectiveness proved irrefutably, would constitute an unprecedented revolution in the aerospace industry.
How does it work?
Substantially, the EmDrive is a conical metal cavity in which it rebounds from electromagnetic waves. From the physical point of view, electromagnetic radiation has no mass, but it has momentum: according to Shawyer, photons that carry electromagnetic radiation, bouncing against the front of the engine, generate forward acceleration without any need to expel fuel in the opposite direction. Simplifying (quite a lot), it's like accelerating a car by repeatedly hitting the front windshield from the inside. Although the purpose of the work just published is not to seek an explanation of the mechanism, but only to evaluate its effectiveness, the authors have identified a hypothesis in the so-called pilot-wave theory, a very complex (and highly controversial) interpretation of the quantum mechanics.
Action and reaction
But let's go back, it is appropriate to say it, with your feet on the ground. In particular, the aforementioned Newton's third law, also known as the principle of action and reaction. Which enshrines, precisely, as "every action corresponds to an equal and opposite reaction". Compared to the present case, Newton's third law states that, in order to generate motion in a certain direction, it is necessary that there is a propulsion in the opposite direction. Exactly how traditional rockets work, which expel the propellant downwards, thus generating an upward acceleration. If EmDrive really worked, producing the acceleration measured by the authors of the article, Newton's third law would be unquestionably violated: in fact, the engine would generate a force without expelling propellant in the opposite direction.
The perplexities
This is precisely why the scientific community is so skeptical about the functioning of the engine and the results just published. Among other things, it should be emphasized that the fact that the work has been subjected to peer review does not guarantee its validity, but confines itself to certifying that the experiments have been carried out appropriately. Several scientists from all over the world have already expressed themselves: Colin Johnston, of the Armagh Planetarium, has published an extensive review of the system, concluding that "NASA has not at all verified the operation of any engine impossible". Reached by Wired.it, also Guido Martinelli, theoretical physicist of Sapienza University of Rome, says he is absolutely not convinced of the effectiveness of the system, among other things hidden under "a thousand technical details impossible to verify. The conclusions, however, appeal in a vague and inconclusive way to discredited theories and in any case do not provide any scientific explanation of the phenomenon observed even within these theories (assuming you want to call them such) ". Giorgio Parisi, also from La Sapienza, believes that "all the explanations seem very strange. I have nothing to say about it except that I bet it is a problem of measurement errors or a known neglected effect ".
Da:
https://www.wired.it/scienza/spazio/2016/12/30/emdrive-motore-impossibile-nasa/
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2017/10/il-chilogrammo-cambia-peso-e-non-sara.html
http://www.roma1.infn.it/exp/ams/LezioniAP/2010/AP_lez3_2010.pdf
http://www.lescienze.it/news/2002/10/17/news/le_strane_proprieta_del_positronio-588993/
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2017/01/analisi-critica-della-fisica-di-newton.html
https://www.linkedin.com/pulse/analisi-critica-della-fisica-di-newton-necessita-forze-cotellessa/
https://www.linkedin.com/pulse/lesistenza-della-forza-rotazionale-indotta-intuita-per-cotellessa/
http://marcolarosa.blogspot.it/2017/07/la-forza-rotazionale-indotta-il-nuovo.html?spref=bl
https://www.linkedin.com/pulse/approfondimento-sullesistenza-della-forza-rotazionale-cotellessa/
https://www.linkedin.com/pulse/21-2-2018-note-forza-rotazionale-indotta-intuita-per-primo-giuseppe/?published=t
https://www.linkedin.com/pulse/22-2-2018-note-su-forza-rotazionale-indotta-intuita-per-cotellessa/
https://www.linkedin.com/pulse/lesistenza-della-forza-rotazionale-indotta-intuita-per-cotellessa-1/?published=t
https://www.linkedin.com/pulse/lesistenza-della-forza-rotazionale-indotta-potrebbe-il-cotellessa/
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/necessita-ed-urgenza-di-rifondazione.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/puo-la-quantita-di-moto-in-fisica.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/proposta-di-definizione-del-nuovo.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/applicazione-della-nuova-visione-della.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/originale-visione-della-fisica-per-il.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/tentativo-di-messa-fuoco-di-un-problema.html
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