CRISPR: al via la prima sperimentazione su esseri umani / CRISPR: start of the first trial in humans.
CRISPR: al via la prima sperimentazione su
esseri umani / CRISPR: start of the first trial in
humans.
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa
Una cellula di carcinoma a cellule squamose del cavo orale
(in bianco) aggredita da due linfociti T (in rosso).(Cortesia
National Cancer Institute \ Duncan Comprehensive Cancer
Center at Baylor College of Medicine/Rita Elena Serda)
I National Institutes of Health degli Stati Uniti hanno dato il via libera al primo studio su esseri umani che userà la tecnica di modificazione genetica CRISPR a scopi terapeutici, e in particolare nella terapia del cancro. Se tutto andrà bene, questo primo studio, destinato ad accertare la sicurezza della tecnica, sarà seguito da sperimentazioni sulla sua efficacia clinica
Il primo studio in cui verrà testato l'uso della tecnica di modificazione genetica CRISPR sugli esseri umani a fini terapeutici ha ricevuto il via libera dai National Institutes of Health degli Stati Uniti.
Lo studio - progettato da ricercatori dell'Università della Pennsylvania - prevede il prelievo di linfociti T di un piccolo gruppo di pazienti affetti da melanoma, sarcoma o mieloma per modificarli in modo da potenziarne la capacità di aggredire le cellule tumorali, per poi reimmetterli nei donatori.
Lo studio - progettato da ricercatori dell'Università della Pennsylvania - prevede il prelievo di linfociti T di un piccolo gruppo di pazienti affetti da melanoma, sarcoma o mieloma per modificarli in modo da potenziarne la capacità di aggredire le cellule tumorali, per poi reimmetterli nei donatori.
Più precisamente, usando CRISPR i ricercatori apporteranno tre modifiche al genoma dei linfociti. La prima consiste nell'inserimento di un gene che codifica per una proteina che permette al linfocita di riconoscere più facilmente le cellule tumorali, la seconda consiste nella rimozione o nel silenziamento del gene per proteina (normalmente presente nelle cellule T) che potrebbe interferire con questo processo, mentre la terza bloccherà la produzione di una proteina che permette alle cellule tumorali di riconoscere li linfociti T e disattivarli. I ricercatori torneranno a infondere le cellule modificate nei pazienti donatori.
La sperimentazione approvata è uno studio pilota per testare la sicurezza di CRISPR nella terapia del cancro più che la sua efficacia terapeutica. Infatti, anche se CRISPR è un tecnica di modificazione del genoma molto più precisa, semplice ed efficiente delle altre, che permette anche di agire su più geni in una sola volta, esiste sempre il rischio che la
procedura induca alterazioni non volute in punti del DNA sbagliati, con conseguenze poco prevedibili.
Gli studi di sicurezza sono un passaggio preliminare a quelli sull'efficacia terapeutica, passaggio contro il quale in passato si è già infranto un tentativo di terapia genica, progettato sempre da ricercatori l'Università della Pennsylvania: nel 1999 un paziente morì in seguito a una terapia genica sperimentale per una patologia ereditaria che provoca l'accumulo di ammoniaca nell'organismo. L'episodio provocò una battuta d'arresto di tutti i tentativi di terapia genica che durò oltre dieci anni, ma anche una revisione delle condizioni che devono essere soddisfatte dai progetti di ricerca per essere approvati.
Così, anche se l'approvazione da parte National Institutes of Health è una tappa molto importante, lo studio dovrà passare ancor il vaglio della Food and Drug Administration (FDA) e dei comitati etici degli ospedali che hanno in cura i pazienti che dovrebbero prendere parte alla sperimentazione.
Se tutto andrà bene, si passerà quindi agli studi sperimentali sull'efficacia clinica del metodo, dato che non è noto se nell'essere umano i linfociti trattati con CRISPR non verranno attaccati dal resto del sistema immunitario.
Gli studi di sicurezza sono un passaggio preliminare a quelli sull'efficacia terapeutica, passaggio contro il quale in passato si è già infranto un tentativo di terapia genica, progettato sempre da ricercatori l'Università della Pennsylvania: nel 1999 un paziente morì in seguito a una terapia genica sperimentale per una patologia ereditaria che provoca l'accumulo di ammoniaca nell'organismo. L'episodio provocò una battuta d'arresto di tutti i tentativi di terapia genica che durò oltre dieci anni, ma anche una revisione delle condizioni che devono essere soddisfatte dai progetti di ricerca per essere approvati.
Così, anche se l'approvazione da parte National Institutes of Health è una tappa molto importante, lo studio dovrà passare ancor il vaglio della Food and Drug Administration (FDA) e dei comitati etici degli ospedali che hanno in cura i pazienti che dovrebbero prendere parte alla sperimentazione.
Se tutto andrà bene, si passerà quindi agli studi sperimentali sull'efficacia clinica del metodo, dato che non è noto se nell'essere umano i linfociti trattati con CRISPR non verranno attaccati dal resto del sistema immunitario.
ENGLISH
The National Institutes of Health of the United States have given the green light to the first study in humans that will use the genetic modification technique CRISPR for therapeutic purposes, and in particular in cancer therapy. If all goes well, this first study, designed to assess the safety of the technique, will be followed by trials on its clinical efficacy
The first study will test the use of genetic modification technique CRISPR on humans for therapeutic purposes has received the green light from the National Institutes of Health of the United States.
The study - designed by researchers at the University of Pennsylvania - involves the removal of T lymphocytes from a small group of patients with melanoma, myeloma, sarcoma, or to modify them in order to enhance their ability to attack the cancer cells, and then enter it again in donor .
More precisely, using CRISPR researchers will make three changes to the lymphocyte genome. The first consists of the insertion of a gene coding for a protein that allows the lymphocyte to more easily recognize the cancer cells, the second consists in the removal or in the silencing of the gene for the protein (normally present in T cells) that may interfere with this process, while the third will block the production of a protein that allows cancer cells to recognize T lymphocytes and deactivate them. The researchers will return to infuse the cells modified in donor patients.
The approved trial is a pilot study to test the safety of CRISPR in cancer therapy more than its therapeutic efficacy. In fact, even if CRISPR is a technical modification of the genome much more precise, simple and efficient of the other, which also allows to act on many genes at one time, there is always the risk that the
procedure induces unwanted alterations in the wrong DNA points, with unpredictable consequences.
The safety studies are a preliminary step to those on the therapeutic effectiveness, step against which in the past has already broken an attempt to gene therapy, always designed by researchers at the University of Pennsylvania: in 1999 a patient died following a experimental gene therapy for an inherited disorder that causes the accumulation of ammonia in the body. The incident caused a halt of all attempts at gene therapy that lasted over ten years, but also a revision of the conditions that must be met by the research projects to be approved.
Thus, although the approval by the National Institutes of Health is a very important stage, the study will still pass the scrutiny of the Food and Drug Administration (FDA) and the ethics committees of the hospitals that are treating patients who should take part experimentation.
If all goes well, it will then go to experimental studies on the clinical efficacy of the method, since it is not known whether the human lymphocytes treated with CRISPR will not be attacked by the rest of the immune system.
Da:
http://www.lescienze.it/news/2016/06/23/news/crispr_terapia_genica_cancro_sperimentazione_sicurezza-3137500/
Commenti
Posta un commento