Se la luce spegne il dolore / If the light turns off the pain

Se la luce spegne il doloreIf the light turns off the pain


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Nel dolore neuropatico, esporre le aree colpite ad un tipo di luce nel vicino-infrarosso potrebbe aiutare a desensibilizzare per alcune settimane le cellule nervose responsabili del dolore. Uno studio italiano
Il dolore neuropatico è un dolore cronico associato, fra i vari possibili sintomi, a sensazioni estremamente dolorose, anche in seguito a un leggero contatto con oggetti di uso quotidiano (nei movimenti del corpo o per lo strofinio dei vestiti). Attualmente non sono disponibili trattamenti efficaci, tuttavia un team di ricerca guidato dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Roma, ha individuato un nuovo potenziale metodo: utilizzando la luce, in particolare quella del vicino-infrarosso gli scienziati sono riusciti a desensibilizzare quelle fibre nervose che inviano segnali errati ai centri del dolore nel nostro cervello, il meccanismo alla base del dolore neuropatico. I risultatidella ricerca sono pubblicati su Nature Communications.
Questa disfunzione dell’attività neurologica è una realtà quotidiana per quasi 60 milioni di persone in Europa, circa il 7-8% della popolazione. Per trovare nuove soluzioni, il team di ricerca guidato da Paul Heppenstalln ha studiato il processo alla base del dolore, identificando uno speciale gruppo di cellule nervose, nella pelle, che sono responsabili della sensibilità agli stimoli tattili leggeri, come il tocco o una carezza. E queste sono le stesse cellule che provocano il dolore acuto nei pazienti affetti da dolore neuropatico. Iniettando un composto chimico sensibile alla luce nell’area e illuminandola con luce del vicino-infrarosso, i ricercatori sono riusciti ad allontanarequeste cellule nervose dalla superficie della pelle, alleviando il dolore da esse causato per un certo periodo di tempo.
“È come mangiare un piatto estremamente piccante che brucia le terminazioni nervose nella nostra bocca e le rende meno sensibili per qualche tempo”, ha spiegato Heppenstall, “E la parte migliore di questa tecnica è che possiamo prendere di mira solo il gruppo di cellule che causano il dolore neuropatico”. Le cellule che causano altre sensazioni, quali ad esempio la vibrazione, il calore o il freddo, che si trovano anche esse nella nostra pelle, non vengono infatti affette dal trattamento, e la pelle rimane desensibilizzata solamente alla sensazione tattile.
Nella ricerca, gli scienziati hanno spiegato che l’inefficacia delle terapie attualmente disponibili è legata al fatto che prendono di mira singole molecole: “Noi riteniamo che non ci sia una sola molecola responsabile per la malattia, ma un gruppo di molecole”, ha spiegato Heppenstall. “Bloccarne alcune vuol dire solamente che altre molecole prenderanno il loro posto ad un certo punto. Con il nostro metodo, questo problema viene evitato”.
Durante lo studio, il team ha valutato i livelli di dolore misurando i movimenti – in particolare i riflessi degli arti –  in un campione di topiaffetti proprio in queste parti del corpo da dolore neuropatico. Solitamente, questi esemplari ritirano velocemente le zampe quando vengono toccati. Dopo essere stati sottoposti al trattamento, tuttavia, i loro riflessi sembravano tornare normali per alcune settimane.
I ricercatori hanno osservato che, poiché la composizione dei tessuti e le caratteristiche dei neuroni coinvolti sembrano essere simili a quelle dell’essere umano, questo metodo potrebbe essere efficace per trattare il dolore neuropatico, anche se il risultato dovrà essere studiato e confermato su pazienti umani.
ENGLISH
In neuropathic pain, exposing the affected areas to a type of near-infrared light could help to desensitize the nerve cells responsible for pain for a few weeks. An Italian study
Neuropathic pain is a chronic pain associated, among the various possible symptoms, to extremely painful sensations, even after a light contact with everyday objects (in body movements or the rubbing of clothes). Currently, no effective treatments are available, but a research team led by the European Molecular Biology Laboratory (EMBL) in Rome has identified a new potential method: using light, in particular that of near-infrared, scientists have been able to desensitize those nerve fibers that send wrong signals to the pain centers in our brains, the mechanism underlying neuropathic pain. The results of the research are published in Nature Communications.
This dysfunction of neurological activity is a daily reality for almost 60 million people in Europe, about 7-8% of the population. To find new solutions, the research team led by Paul Heppenstalln studied the pain-based process, identifying a special group of nerve cells in the skin that are responsible for sensitivity to light tactile stimuli, such as touch or caress. And these are the same cells that cause acute pain in patients with neuropathic pain. By injecting a light-sensitive chemical compound into the area and illuminating it with near-infrared light, the researchers managed to remove these nerve cells from the surface of the skin, relieving the pain they caused for a certain period of time.
"It's like eating an extremely spicy dish that burns nerve endings in our mouth and makes them less sensitive for some time," explained Heppenstall, "And the best part of this technique is that we can only target the group of cells that they cause neuropathic pain ". Cells that cause other sensations, such as vibration, heat or cold, which are also in our skin, are not affected by the treatment, and the skin remains desensitized only to the tactile sensation.
In the research, scientists have explained that the ineffectiveness of currently available therapies is linked to the fact that they target single molecules: "We believe that there is not one molecule responsible for the disease, but a group of molecules", explained Heppenstall. "Blocking some means only that other molecules will take their place at some point. With our method, this problem is avoided ".
During the study, the team assessed pain levels by measuring movements - particularly limb reflexes - in a sample of topiaffects in these parts of the body from neuropathic pain. Usually, these specimens quickly withdraw their paws when they are touched. After being treated, however, their reflexes seemed to return to normal for a few weeks.
The researchers observed that, since the composition of the tissues and the characteristics of the neurons involved seem to be similar to those of the human being, this method could be effective to treat neuropathic pain, even if the result will have to be studied and confirmed on human patients. .
Da:
https://www.galileonet.it/2018/04/luce-spegne-dolore-studio-italiano/?utm_campaign=Newsatme&utm_content=Se%2Bla%2Bluce%2Bspegne%2Bil%2Bdolore&utm_medium=news%40me&utm_source=mail%2Balert

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