Tumore al pancreas: diagnosi precoce con il microbioma della lingua / Pancreatic cancer: early diagnosis with the language microbiome

Tumore al pancreas: diagnosi precoce con il microbioma della lingua / Pancreatic cancer: early diagnosis with the language microbiome


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



È possibile riconoscere la presenza un tumore al pancreas in stadio iniziale analizzando i batteri che abitano sulla lingua dei pazienti. Una scoperta che potrebbe aprire le porte a un test per la diagnosi precoce.

La diagnosi del tumore al pancreas potrebbe iniziare dalla bocca. Le popolazioni di batteri che abitano il cavo orale, e più in particolare la lingua, presentano infatti caratteristiche particolari nei pazienti che soffrono di questa grave neoplasia, riconoscibili anche nei primi stadi di sviluppo della malattia. E potrebbero quindi offrire una straordinaria opportunità diagnostica per un tumore che, ancora oggi, rimane difficilissimo da individuare in fase precoce, quando i trattamenti hanno maggiori possibilità di rivelarsi efficaci. A suggerirlo è uno studio dell’Università di Zhenjiang, in Cina, pubblicato sulle paginIt is possible to recognize the presence of an initial pancreatic tumor by analyzing the bacteria that live on the patient's tongue. A discovery that could open the door to a test for early detection.
Tumore al pancreas: manca ancora la diagnosi precoce
La ricerca – ammettono gli stessi autori dello studio – è ancora in fase embrionale, ma già così i risultati sono estremamente promettenti. E per comprenderne l’importanza basta guardare qualche numero. In Italia si registrano poco più di 13mila nuovi casi di tumore al pancreas ogni anno, circa il 3% di tutte le diagnosi di tumore. Ma nonostante il numero tutto sommato contenuto di pazienti, questa neoplasia uccide quasi 11.500 persone ogni anno, attestandosi di diritto tra i big killer oncologici: quarta causa di morte per tumore nella donna e sesta nell’uomo, con una sopravvivenza a 5 anni che raggiunge appena l’8% e quella a 10 anni che non supera il 3%. Tutta colpa – si legge nell’ultimo rapporto Aiom – della mancanza di strategie di screening efficaci: la malattia di solito è asintomatica per lunghissimo tempo, e per questo motivo solo il 7% dei casi viene diagnosticato in fase iniziale. Per tutti gli altri la diagnosi arriva nelle fasi avanzate, quando spesso non è ormai più possibile ricorrere neanche alla chirurgia.

Il candidato ideale: il microbioma

È per questo che la comunità scientifica continua a lavorare incessantemente alla ricerca di marcatori con cui riconoscere la malattia già nelle fasi precoci e asintomatiche. E il microbioma del nostro organismo è un candidato ideale: è facile da analizzare con interventi non invasivi, ed è noto che può presentare squilibri e differenze importanti in concomitanza con lo sviluppo di un tumore. È per questo che i ricercatori dell’Università di Zhenjiang hanno deciso di analizzare il legame tra microbioma della lingua(semplicissimo da prelevare con un banale tampone) e tumore del pancreas.
Allo studio hanno partecipato 30 pazienti con un tumore della testa del pancreas (la forma più diffusa) nello stadio iniziale. I campioni di microbiomasono stati analizzati, e poi messi a confronto con quelli di 25 persone sane, alla ricerca di differenze nella composizione di queste comunità microbiche che potessero rivelarsi predittive della presenza della malattia. E come scrivono i ricercatori nel loro studio, i risultati sono stati quelli sperati. La prevalenza di quattro specifici generi di batteri – HaemophilusPorphyromonasLeptotrichia e Fusobacterium – si è infatti rivelata sufficiente a distinguere i pazienti dai soggetti sani.

Tumore del pancreas e microbioma: un legame misterioso

Cosa causi lo squilibrio nel microbioma dellalingua non è ancora chiaro, ma i ricercatori ritengono che possa avere a che fare con l’attività del sistema immunitario. La presenza di un tumore, anche in stadio iniziale, potrebbe infatti modificare la risposta immunitaria dell’organismo, rendendo la vita più facile ad alcuni batteri, e più difficile ad altri. Se le cose stessero realmente così – ragionano gli autori dello studio – la scoperta potrebbe aprire le porte allo sviluppo di nuovi trattamenti per questa malattia: utilizzare ad esempio antibioticifarmaciimmunoterapici, o persino probiotici, per aiutare l’organismo a combattere il tumore.
Ancor più promettenti, comunque, sono le possibili ricadute della scoperta per la diagnosi precoce di questa malattia. “Al momento dobbiamo riuscire a confermare l’associazione tra batteri e tumore al pancreas su una popolazione più ampia di pazienti”, spiega Lanjuan Li, ricercatore dell’Università di Zhenjiang che ha coordinato lo studio, “se ci riusciremo, la scoperta aprirebbe le porte allo sviluppo di un nuovo strumento per la diagnosi precoce e la prevenzione di questo tumore, basato sull’analisi del microbioma”.
ENGLISH
The diagnosis of pancreatic cancer could start from the mouth. The populations of bacteria that inhabit the oral cavity, and more particularly the language, have in fact particular characteristics in patients who suffer from this severe neoplasm, recognizable even in the early stages of the development of the disease. And they could therefore offer an extraordinary diagnostic opportunity for a tumor that, even today, remains very difficult to detect at an early stage, when treatments are more likely to prove effective. To suggest it is a study of the University of Zhenjiang, in China, published in the Journal of Oral Microbiology.
Pancreatic cancer: the early diagnosis is still missing
The research - admit the same authors of the study - is still in its infancy, but already so the results are extremely promising. And to understand its importance, just look at a few numbers. In Italy there are just over 13 thousand new cases of pancreatic cancer every year, about 3% of all cancer diagnoses. But despite the all-in-all content of patients, this cancer kills almost 11,500 people every year, settling in law among the big cancer killers: the fourth cause of death by cancer in women and sixth in humans, with a 5-year survival that reaches just 8% and 10-year-olds that do not exceed 3%. It is all the fault - according to the latest Aiom report - of the lack of effective screening strategies: the disease is usually asymptomatic for a very long time, and for this reason only 7% of cases are diagnosed in the initial phase. For all the others the diagnosis arrives in the advanced stages, when often it is no longer possible to resort to surgery.
The ideal candidate: the microbiome
This is why the scientific community continues to work incessantly in search of markers with which to recognize the disease already in the early and asymptomatic phases. And the microbiome of our body is an ideal candidate: it is easy to analyze with non-invasive interventions, and it is known that it can present imbalances and important differences in conjunction with the development of a tumor. This is why researchers at the University of Zhenjiang decided to analyze the link between language microbiome (very simple to be taken with a trivial tampon) and pancreatic cancer.
The study involved 30 patients with a tumor of the head of the pancreas (the most widespread form) in the initial stage. The samples of microbiomas were analyzed, and then compared to those of 25 healthy people, looking for differences in the composition of these microbial communities that could prove to be predictive of the presence of the disease. And as researchers write in their study, the results were those hoped for. The prevalence of four specific kinds of bacteria - Haemophilus, Porphyromonas, Leptotrichia and Fusobacterium - has in fact proved to be sufficient to distinguish patients from healthy subjects.
Tumor of the pancreas and microbiome: a mysterious link
What causes the imbalance in the alchemy microbiome is not yet clear, but the researchers believe it may have something to do with the activity of the immune system. The presence of a tumor, even in the initial stage, could in fact modify the body's immune response, making life easier for some bacteria, and harder for others. If things were really like that - the authors of the study reason - the discovery could open the door to the development of new treatments for this disease: use for example antibiotics, drug immunotherapy, or even probiotics, to help the body fight the tumor.
Even more promising, however, are the possible relapses of the discovery for the early diagnosis of this disease. "At the moment we have to confirm the association between bacteria and pancreatic cancer on a larger patient population," says Lanjuan Li, researcher at Zhenjiang University who coordinated the study, "if we succeed, the discovery would open the doors to the development of a new tool for early diagnosis and prevention of this tumor, based on the microbiome analysis ".e del Journal of Oral Microbiology.
Da:
https://www.galileonet.it/2019/01/tumore-pancreas-microbioma-lingua/


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