ANALISI CRITICA DELLA FISICA DI NEWTON. NECESSITA' DI INTRODURRE FORZE ROTAZIONALI DI INDUZIONE LEGATE ALLA VELOCITA' V OLTRE ALLE FORZE LEGATE ALL'ACCELERAZIONE A.
ANALISI CRITICA DELLA FISICA DI NEWTON. NECESSITA' DI INTRODURRE FORZE ROTAZIONALI DI INDUZIONE LEGATE ALLA VELOCITA' V OLTRE ALLE FORZE LEGATE ALL'ACCELERAZIONE A.
Dott. Giuseppe Cotellessa.
In base alle conoscenze della sua epoca, Newton partendo dalla definizione di forza come:
1) f = ma
ed avendo la particolarità che possono esistere corpi dotati di massa m ma privi di carica elettrica q,
( il viceversa non è possibile)
e definendo il momento della quantità di moto come prodotto vettoriale della quantità di moto per la distanza rispetto al centro di rotazione di un corpo con massa m, è riuscito a ricavare la legge della forza applicata al caso della rotazione
2) M = md(vr)/dt = mar
L'espressione del momento della forza è ancora legata all'accelerazione.
D'altra parte è stata ricavata anche un'espressione della forza centripeta che dipende dalla velocità, definita come forza centripeta
3) fr = mvv/r.
Se si suppone che esista una simmetria tra campo gravitazionale rotazionale con quello elettrico e magnetico, si può definire una forza rotazionale simile all'espressione della forza di Lorentz, definita come:
4) Fr =mvω
Sempre ipotizzando una simmetria tra campo gravitazionale rotazionale con quello elettrico e magnetico, si possono definire un flusso rotazionale come
5) Φr = ωA
dove ω è la velocità angolare ed A è la superficie di un'area
ed un flusso gravitazionale
6) Φg = aA
dove a è l'accelerazione ed A è la superficie di un'area
in modo che risulti
il potenziale gravitazionale
7) ad= rrdω/dt
moltiplicando entrambi i termini per la mssa m si ottiene
8) mad =mrrdω/dt
si ricava che il momento della forza diventa uguale a :
9 ) M = Fd = Idω/dt
dove I è il momento di inerzia
10) I = mrr
La formula 9) esprime che ogni volta che varia il flusso rotazionale 5) ( o perchè l'area della superficie A rimane costante e varia la velocità angolare ω in funzione del tempo t o la velocità angolare ω rimane costante e varia l'area della superficie A rispetto al tempo) si manifesta il momento di una forza M che tende a far ruotare il corpo in modo accelerato.
11) M = Idω/dt
r costante e variazione della velocità angolare ω rispetto al tempo
E' importante sottolineare che nel caso che la velocità angolare ω rimane costante e varia l'area della superficie A rispetto al tempo t, si ha:
12) F = mωdr/dt
13) F = mvω
Questa formula rappresenta come si ricava l'espressione la forza rotazionale indotta, equivalente alla forza di Lorentz FL = qvB per il campo elettro magnetico, partendo da un'espressione simile alla legge di Faraday Neumann- Lenz valida per il campo elettromagnetico.
Analogamente si può definire da 6) un potenziale rotazionale
14) ωd = d(aA)dt
per superficie dell' area A costante e variazione dell'accelerazione a
15) ωd =rrda/dt
semplificando per r si ottiene:
16) ω = rda/dt
Questa espressione 16) dovrebbe stare a significare che ogni corpo con massa m quando varia il flusso gravitazionale Φg = aA rispetto al tempo t
ad es per superficie dell'area costante e con variazione dell'accelerazione a rispetto al tempo o per accelerazione a costante e variazione della superficie dell'area A rispetto al tempo, il corpo dovrebbe incominciare a ruotare con velocità angolare costante
17) ω = rda/dt
con distanza r costante e con variazione dell'accelerazione a rispetto al tempo
18) ω = adr/dt
accelerazione a costante con variazione del raggio rispetto al tempo.
NOTA FINALE.
Nel mondo macroscopico con corpi con masse grandi e ferme o a bassa velocità è molto importante la legge di Newton F = ma.
Nel mondo microscopico subatomico con particelle con masse piccole ma elevate velocità è molto più importante la forza rotazionale indotta F = mvω
Dott. Giuseppe Cotellessa.
In base alle conoscenze della sua epoca, Newton partendo dalla definizione di forza come:
1) f = ma
ed avendo la particolarità che possono esistere corpi dotati di massa m ma privi di carica elettrica q,
( il viceversa non è possibile)
e definendo il momento della quantità di moto come prodotto vettoriale della quantità di moto per la distanza rispetto al centro di rotazione di un corpo con massa m, è riuscito a ricavare la legge della forza applicata al caso della rotazione
2) M = md(vr)/dt = mar
L'espressione del momento della forza è ancora legata all'accelerazione.
D'altra parte è stata ricavata anche un'espressione della forza centripeta che dipende dalla velocità, definita come forza centripeta
3) fr = mvv/r.
Se si suppone che esista una simmetria tra campo gravitazionale rotazionale con quello elettrico e magnetico, si può definire una forza rotazionale simile all'espressione della forza di Lorentz, definita come:
4) Fr =mvω
Sempre ipotizzando una simmetria tra campo gravitazionale rotazionale con quello elettrico e magnetico, si possono definire un flusso rotazionale come
5) Φr = ωA
dove ω è la velocità angolare ed A è la superficie di un'area
ed un flusso gravitazionale
6) Φg = aA
dove a è l'accelerazione ed A è la superficie di un'area
in modo che risulti
il potenziale gravitazionale
7) ad= rrdω/dt
moltiplicando entrambi i termini per la mssa m si ottiene
8) mad =mrrdω/dt
si ricava che il momento della forza diventa uguale a :
9 ) M = Fd = Idω/dt
dove I è il momento di inerzia
10) I = mrr
La formula 9) esprime che ogni volta che varia il flusso rotazionale 5) ( o perchè l'area della superficie A rimane costante e varia la velocità angolare ω in funzione del tempo t o la velocità angolare ω rimane costante e varia l'area della superficie A rispetto al tempo) si manifesta il momento di una forza M che tende a far ruotare il corpo in modo accelerato.
11) M = Idω/dt
r costante e variazione della velocità angolare ω rispetto al tempo
E' importante sottolineare che nel caso che la velocità angolare ω rimane costante e varia l'area della superficie A rispetto al tempo t, si ha:
12) F = mωdr/dt
13) F = mvω
Questa formula rappresenta come si ricava l'espressione la forza rotazionale indotta, equivalente alla forza di Lorentz FL = qvB per il campo elettro magnetico, partendo da un'espressione simile alla legge di Faraday Neumann- Lenz valida per il campo elettromagnetico.
Analogamente si può definire da 6) un potenziale rotazionale
14) ωd = d(aA)dt
per superficie dell' area A costante e variazione dell'accelerazione a
15) ωd =rrda/dt
semplificando per r si ottiene:
16) ω = rda/dt
Questa espressione 16) dovrebbe stare a significare che ogni corpo con massa m quando varia il flusso gravitazionale Φg = aA rispetto al tempo t
ad es per superficie dell'area costante e con variazione dell'accelerazione a rispetto al tempo o per accelerazione a costante e variazione della superficie dell'area A rispetto al tempo, il corpo dovrebbe incominciare a ruotare con velocità angolare costante
17) ω = rda/dt
con distanza r costante e con variazione dell'accelerazione a rispetto al tempo
18) ω = adr/dt
accelerazione a costante con variazione del raggio rispetto al tempo.
NOTA FINALE.
Nel mondo macroscopico con corpi con masse grandi e ferme o a bassa velocità è molto importante la legge di Newton F = ma.
Nel mondo microscopico subatomico con particelle con masse piccole ma elevate velocità è molto più importante la forza rotazionale indotta F = mvω
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