Alzheimer, un anticorpo rimuove le placche amiloidi nei topi / Alzheimer's, an antibody removes amyloid plaques in mice

Alzheimer, un anticorpo rimuove le placche amiloidi nei topiAlzheimer's, an antibody removes amyloid plaques in mice

Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



(Foto: Monica Xiong)
(foto: Monica Xiong)

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington ha scoperto che un anticorpo, chiamato Hae-4, è in grado di attaccare le placche amiloidi dal cervello dei topi con la malattia neurodegenerativa

Da anni, per riuscire a curare e prevenire il morbo di Alzheimer, la ricerca si sta concentrando su come eliminare le placche amiloidi, ovvero accumuli nel cervello composti principalmente dalla proteina beta amiloide e (in piccola parte) da un’altra proteina, l’apolipoproteina E (Apoe), che interferiscono sulla funzione delle sinapsi neuronali dei malati. Ma ora, un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington suggerisce che un anticorpo, l’Hae-4, potrebbe essere in grado non solo di colpire l’Apoe, ma di eliminare anche le placche amiloidi dal cervello di alcuni topi. Lo studio, pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, apre quindi la strada a un nuovo potenziale modo per arrestare precocemente il danno cerebrale innescato dalla malattia.
“Molte persone accumulano le placche per molti anni e il cervello non riesce a liberarsene”, spiega l’autore David Holtzman. “Rimuovendo le placche, se iniziamo abbastanza presto, potremmo essere in grado di fermare i cambiamenti nel cervello che portano alla perdita di memoria, alla confusione e al declino cognitivo”.
Studi precedenti avevano già suggerito l’esistenza di alcuni anticorpi in grado di ridurre il deposito delle placche colpendo la proteina beta amiloide. Sebbene, tuttavia, questi si siano dimostrati promettenti, a volte possono causare gravi effetti collaterali, come infiammazioni e accumulo di fluidi nel cervello. Invece, gli anticorpi che colpiscono l’apolipoproteina E, precisano i ricercatori, potrebbero avere lo stesso successo nel rimuovere le placche e avere meno probabilità di innescare una risposta immunitaria distruttiva.
ENGLISH
A team of researchers at the University of Washington has discovered that an antibody, called Hae-4, is able to attack amyloid plaques from the brains of mice with neurodegenerative disease
For years, in order to be able to cure and prevent Alzheimer's disease, research is focusing on how to eliminate amyloid plaques, ie accumulations in the brain composed mainly of the amyloid beta protein and (to a small extent) by another protein, the apolipoprotein E (Apoe), which interfere with the function of neuronal synapses of patients. But now, a team of researchers at the University of Washington suggests that an antibody, Hae-4, could be able not only to hit Apoe, but also to eliminate amyloid plaques from the brains of some mice. The study, published in the Journal of Clinical Investigation, opens the way to a new potential way to stop the brain damage triggered by the disease early.
"Many people accumulate plaques for many years and the brain can not get rid of them," explains author David Holtzman. "By removing the plaques, if we start early enough, we may be able to stop changes in the brain that lead to memory loss, confusion and cognitive decline."
Previous studies had already suggested the existence of some antibodies able to reduce the deposit of plaques by affecting the beta amyloid protein. Although, however, these have proved promising, they can sometimes cause serious side effects, such as inflammation and accumulation of fluids in the brain. Instead, antibodies that target apolipoprotein E, the researchers point out, may have the same success in removing plaques and being less likely to trigger a destructive immune response.
Da:
https://www.wired.it/scienza/medicina/2018/03/27/alzheimer-anticorpo-placche-topi/

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