“I semi dell’uva efficaci contro i tumori”, la scoperta di un gruppo di ricercatori italiani / "Grape seeds effective against tumors", the discovery of a group of Italian researchers

“I semi dell’uva efficaci contro i tumori”, la scoperta di un gruppo di ricercatori italiani "Grape seeds effective against tumors", the discovery of a group of Italian researchers


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa /  Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Vino rosso

Un recente studio ha dimostrato che nei semi degli acini d’uva di Aglianico e Falanghina ci sarebbe una particolare molecola in grado di stoppare la proliferazione di cellule di mesotelioma maligno, una rara forma di tumore che colpisce gli organi interni.
Uno studio portato avanti da Enea, Cnr e l’Università Federico II di Napoli, ha rivelato che all’interno dei semi degli acini d’uva di Aglianico e Falanghina ci sarebbero alcune molecole in grado di stoppare la proliferazione di cellule di mesotelioma maligno, una rara forma di tumore che colpisce il rivestimento di tessuto degli organi interni.

Uno studio portato avanti da Enea, Cnr e l’Università Federico II di Napoli, ha rivelato che all’interno dei semi degli acini d’uva di Aglianico e Falanghina ci sarebbero alcune molecole in grado di stoppare la proliferazione di cellule di mesotelioma maligno, una rara forma di tumore che colpisce il rivestimento di tessuto degli organi interni.

Tumore, i semi degli acini di uva bloccano la proliferazione delle cellule di mesotelioma maligno

Un risultato sorprendente quello raggiunto da un gruppo di ricercatori italiani di Enea, Cnr e Università Federico II di Napoli: i semi degli acini d’uva di Aglianico e Falanghina conterrebbero alcune molecole in grado di stoppare la proliferazione di cellule di mesotelioma maligno. Lo studio rivoluzionario, pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Functional Foods, riporta Agrifoodtoday, ha dimostrato che i vinaccioli di due determinati tipi d’uva sarebbero non solo in grado di bloccare le cellule tumorali ma anche di rendere più efficace un’eventuale terapia farmacologica come ad esempio, riporta Agrifoodtoday, la chemioterapia o la radioterapia.

Il mesotelioma maligno è una grave ed aggressiva forma di tumore che colpisce il tessuto che riveste gli organi interni. Dallo studio è emerso che i semi degli acini di Aglianico e Falanghina sono ricchi di proantocianine (speciali molecole), in grado di annientare le cellule tumorali.
Il gruppo di genetisti del Dipartimento di Agraria del Federico II hanno dimostrato una “forte reattività dei geni associati alla biosintesi delle proantocianidine” riporta Agrifoodtoday. Non è la prima volta che la comunità scientifica rivolge la propria attenzione su studi orientati alle cellule di mesotelioma maligno: una precedente ricerca del Cnr di Napoli, attivata per monitorare gli effetti benefici di una somministrazione combinata tra un antinfiammatorio ed un farmaco chemioterapico, aveva rilevato la forte resistenza di questo particolare tipo di cellule.
Nonostante la rarità di questa malattia associata all’esposizione alle fibre di amianto, l’incidenza del mesotelioma aumenta nel mondo del 5,4% l’anno e la diagnosi è spesso tardiva, sia a causa della sintomatologia simile a quella di molte altre malattie, sia perché il tumore si sviluppa dopo un lungo periodo di latenza”, avrebbe affermato Stefania Crispi del Cnr, stando a quanto riportato da Agrifoodtoday. Anche Gianfranco Diretto di Enea e Riccardo Aversano del Dipartimento di Agraria della Federico II hanno commentato lo studio spiegando: “Dato che il mesotelioma mostra elevata chemio-resistenza – riporta Agrifoodtoday– lo studio di nuovi approcci terapeutici basati sull’uso di sostanze estratte dai vinaccioli in combinazione con chemioterapici può rappresentare un nuovo strumento adiuvante nella lotta contro questa forma tumorale, soprattutto in considerazione della assenza di citotossicità nei confronti delle cellule sane”.

Che cosa sono le proantocianidine

Le proantocianidine sono composti polifenolici dall’elevatissima azione antiossidante, utile per il microcircolo e la circolazione sanguigna.  
Molto diffuse in natura, le proantocianidine risultano utili nella prevenzione dalle malattie cardiovascolari, e hanno proprietà antinfiammatoria, antimutagena e antiedematosa.

Principali funzioni delle proantocianidine

La funzione principale delle proantocianidine è quella di contrastare l’azione dei radicali liberi. Esse agiscono grazie alla loro capacità di riciclare la vitamina C, di salvare la vitamina E dall’ossidazione e di estinguere una gamma di radicali liberi più ampia rispetto alla maggior parte degli altri antiossidanti. Eliminando i radicali liberi, le proantocianidine riducono gli effetti a essi correlati. In particolare:
  • Proteggono il cuore, riducendo il rischio di malattie. Riducono i grassi nel sangue, agiscono da emolliente sui vasi sanguigni, riducono la pressione sanguigna, prevengono la formazione di trombi.
  • Rafforzano e riparano il tessuto connettivo: contrastano la decomposizione del collagene e riparano i danni dei radicali liberi.
  • Agiscono come schermo solare naturale: i raggi del sole distruggono fino al 50% delle cellule cutanee; le proantocianidine riducono questo valore al 15% circa.
  • Migliorano la circolazione, rafforzando le pareti dei vasi sanguigni. Il loro impiego è dunque utile per chi ha un sistema circolatorio compromesso, come infartuati, diabetici, artritici, fumatori, utilizzatrici di contraccettivi orali e persone affette da insufficienze cardiovascolari.
  • Migliorano la funzione cognitiva. Riuscendo ad attraversare la barriera ematoencefalica, le proantocianidine sono in grado di combattere i radicali liberi direttamente all’interno dei vasi del cervello. Il risultato è un miglioramento dell’acutezza mentale e una minore esposizione all’apoplessia.
  • Moderano le reazioni allergiche e infiammatorie. Le proantocianidine inibiscono la produzione di istamina, infatti vengono utilizzare nel trattamento delle allergie.
 Dove si trovano  

Le proantocianidine sono state scoperte inizialmente in estratti di corteccia di pino marittimo. Successivamente, grazie a ulteriori studi, si è scoperto che i semi della Vitis vinifera sono molto ricchi di queste molecole, in particolare, quelli che appartengono alla varietà rubra.
I principi attivi contenuti nelle foglie raccolte in autunno, quando assumono sfumature rosseggianti, da cui trae origine il termine “vite rossa”, appartengono alla categoria dei polifenoli, in particolare dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine), e svolgono un'intensa attività antiossidante e antinfiammatoria.
Gli estratti secchi ricavati dai semi di Vitis vinifera possono raggiungere titolazioni pari all'85-90%. Le proantocianidine si trovano principalmente nella corteccia di pino, nei semi dell’uva e nel vino rosso, ma anche in agrumi e mirtilli. Gli estratti di proantocianidine sono disponibili come integratori sotto forma di compresse.

ENGLISH

A recent study has shown that in the seeds of Aglianico and Falanghina grapes there would be a particular molecule capable of stopping the proliferation of malignant mesothelioma cells, a rare form of cancer that affects the internal organs.
A study carried out by Enea, Cnr and the University Federico II of Naples, revealed that within the seeds of the grapes of Aglianico and Falanghina there would be some molecules capable of stopping the proliferation of malignant mesothelioma cells, a rare form of cancer that affects the lining of internal organs.

A study carried out by Enea, Cnr and the University Federico II of Naples, revealed that within the seeds of the grapes of Aglianico and Falanghina there would be some molecules capable of stopping the proliferation of malignant mesothelioma cells, a rare form of cancer that affects the lining of internal organs.
Tumor, the seeds of grape berries block the proliferation of malignant mesothelioma cells

A surprising result was achieved by a group of Italian researchers from Enea, Cnr and University Federico II of Naples: the seeds of the grapes of Aglianico and Falanghina would contain some molecules capable of stopping the proliferation of malignant mesothelioma cells. The revolutionary study, published in the international journal Journal of Functional Foods, reports Agrifoodtoday, has shown that the grape seeds of two specific types of grapes would not only be able to block tumor cells but also to make a possible pharmacological therapy such as for example, reports Agrifoodtoday, chemotherapy or radiotherapy.

Malignant mesothelioma is a severe and aggressive form of cancer that affects the tissue that lines the internal organs. The study showed that the seeds of the Aglianico and Falanghina berries are rich in proanthocyanins (special molecules), capable of destroying cancer cells.
The team of geneticists of the Department of Agriculture of the Federico II have demonstrated a "strong reactivity of the genes associated with the biosynthesis of proanthocyanidins" reports Agrifoodtoday. It is not the first time that the scientific community has turned its attention to studies oriented to malignant mesothelioma cells: a previous research by the National Research Council of Naples, activated to monitor the beneficial effects of a combined administration between an anti-inflammatory and a chemotherapy drug, had detected the strong resistance of this particular type of cell.
"Despite the rarity of this disease associated with exposure to asbestos fibers, the incidence of mesothelioma increases in the world by 5.4% a year and the diagnosis is often late, both because of symptoms similar to that of many others diseases, both because the tumor develops after a long period of latency, "said Stefania Crispi del Cnr, according to Agrifoodtoday. Also Gianfranco Diretto of Enea and Riccardo Aversano of the Agriculture Department of Federico II commented on the study explaining: "Given that mesothelioma shows high chemo-resistance - reports Agrifoodtoday - the study of new therapeutic approaches based on the use of substances extracted from grape seeds in combination with chemotherapeutic drugs it can represent a new adjuvant tool in the fight against this tumor form, above all in consideration of the absence of cytotoxicity towards healthy cells ".

What are proanthocyanidins? Proanthocyanidins are polyphenolic compounds with very high antioxidant action, useful for microcirculation and blood circulation. Very common in nature, proanthocyanidins are useful in the prevention of cardiovascular diseases, and have anti-inflammatory, antimutagenic and antiedematous properties. 

Main functions of proanthocyanidins 

The main function of proanthocyanidins is to counteract the action of free radicals. They act thanks to their ability to recycle vitamin C, to save vitamin E from oxidation and to extinguish a wider range of free radicals than most other antioxidants. By eliminating free radicals, proanthocyanidins reduce the related effects. In particular:
They protect the heart, reducing the risk of diseases. They reduce fats in the blood, act as an emollient on blood vessels, reduce blood pressure, prevent the formation of blood clots.
They strengthen and repair the connective tissue: they counteract the decomposition of collagen and repair free radical damage.

They act as a natural sunscreen: the sun's rays destroy up to 50% of the skin cells; proanthocyanidins reduce this value to about 15%.
They improve circulation by strengthening the walls of blood vessels. Their use is therefore useful for those with a compromised circulatory system, such as infarcts, diabetics, arthritis, smokers, users of oral contraceptives and people suffering from cardiovascular insufficiencies.
Improve cognitive function. Being able to cross the blood-brain barrier, proanthocyanidins are able to fight free radicals directly inside the brain vessels. The result is an improvement in mental sharpness and less exposure to apoplexy.
Allergic and inflammatory reactions will subside. Proanthocyanidins inhibit histamine production, in fact they are used in the treatment of allergies.
 Where found Proanthocyanidins were first discovered in maritime pine bark extracts. Subsequently, thanks to further studies, it was discovered that the seeds of Vitis vinifera are very rich in these molecules, in particular, those belonging to the rubra variety. The active ingredients contained in the leaves collected in autumn, when they take on reddish shades, from which the term "red vine" originates from the category of polyphenols, in particular bioflavonoids (anthocyanidins and proanthocyanidins), and they carry out an intense antioxidant and anti-inflammatory activity. 85-90%. Proanthocyanidins are found mainly in pine bark, grape seeds and red wine, but also in citrus fruits and blueberries. Proanthocyanidin extracts are available as supplements in tablet form.

Da:

https://www.tuttomotoriweb.com/2019/10/29/semi-delluva-efficaci-contro-tumori-scoperta-team-ricercatori-italiani/

ttps://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/rimedi-naturali/erboristeria/proantocianidine.html

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