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Ruolo programmato dell'ipotalamo nell'invecchiamento mediante l'integrazione immuno-neuro-endocrina. / The programmed role of the hypothalamus in aging by immuno-neuro-endocrine integration.

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Ruolo programmato dell'ipotalamo nell'invecchiamento mediante l'integrazione immuno-neuro-endocrina. /  The programmed role of the hypothalamus in aging by immuno-neuro-endocrine integration. Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa La durata della vita e la velocità dell’invecchiamento sono “scritte” in questa regione cerebrale che coordina funzioni immunitarie e neuroendocrine. La scoperta su Nature. Nel nostro cervello esiste una “ centralina ” che controlla l’i nvecchiamento . Si tratta dell’ ipotalamo , come ha dimostrato una nuova ricerca svolta presso l’ Albert Einstein College of Medicine  di  New York  e  pubblicata su  Nature . Studiando il cervello di  topolini  transgenici, i ricercatori americani hanno infatti scoperto che i processi d’invecchiamento dell’intero organismo sono coordinati dall’ipotalamo, una regione del cervello già coinvolta in altre funzioni come lo  sviluppo , il  metabolismo  e la  crescita

Varianti genetiche e velocità di invecchiamento / Genetic variants and aging rates

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Varianti genetiche e velocità di invecchiamento /  Genetic variants and aging rates Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa Alcune persone sono geneticamente predisposte a un invecchiamento biologico più rapido, legato a piccole differenze nelle sequenze di alcuni geni che regolano i telomeri, le strutture di protezione del DNA che si trovano alle estremità dei cromosomi. A questa precoce senescenza cellulare è legato un maggior rischio di sviluppare patologie come le coronaropatie e diverse forme di cancro Un collegamento fra velocità di invecchiamento biologico e sviluppo di malattie legate all'età è stato individuato dai ricercatori del Consorzio ENGAGE (European Network for Genetic and Genomic Epidemiology) che illustrano i risultati ottenuti in  un articolo pubblicato su “Nature Genetics” . ENGAGE - finanziato dall'Unione europea nell'ambito del Settimo programma quadro – riunisce 24 centri di ricerca e due

Perché le donne vivono più degli uomini / Because women live more than men

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Perché le donne vivono più degli uomini /  Because women live more than men Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa Le differenze di genere nell'aspettativa di vita osservate nei paesi sviluppati sono dovute principalmente alla mortalità per cause vascolari, che è maggiore negli uomini rispetto alle donne. Secondo uno studio, questo fenomeno è relativamente recente, perché ha iniziato a manifestarsi a partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento, con il miglioramento delle condizioni generali di vita e con i progressi della medicina. In tutto il mondo, le donne vivono più degli uomini. Il fenomeno è emerso negli ultimi anni dell'Ottocento ed è dovuto principalmente alle differenze di genere della mortalità cardiovascolare. Lo rivela uno studio di ricercatori della Southern California University, guidati da Eileen M. Crimmins, che firmano  un articolo sui "Proceedings of the National Academy of Sciences&quo

Scoperto un nuovo meccanismo di ricrescita dei capelli / Discovered a new hair regrowth mechanism

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Scoperto un nuovo meccanismo di ricrescita dei capelli /  Discovered a new hair regrowth mechanism Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa Le cellule T regolatrici (rosso) si aggregano attorno ai follicoli piliferi ( verde ).   Regulatory T cells (red) aggregate around the hair follicles (green). La ricrescita dei capelli non dipende solo dalle cellule staminali presenti nella pelle, come invece si riteneva. Affinché le staminali si attivino è necessario che siano allertate da un particolare tipo di cellule del sistema immunitario. La scoperta potrà portare a nuove strategie per combattere alcune forme di calvizie. Un particolare tipo di cellule immunitarie, le cellule T regolatrici, sono coinvolte in un meccanismo di ricrescita dei capelli scoperto da ricercatori dell'Università della California a San Francisco, che firmano  un articolo pubblicato su "Cell" . Secondo gli autori è altamente probabile che un

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Come si classificano i tumori al seno / How to cl...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Come si classificano i tumori al seno / How to cl... : Come si classificano i tumori al seno / How to classify breast cancer Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Gius...

Una terapia cellulare per l'epilessia / Cell therapy for epilepsy

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Una terapia cellulare per l'epilessia /  Cell therapy for epilepsy Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa All'origine di molti casi di questa malattia c'è il cattivo funzionamento di una particolare classe di cellule nervose dell'ippocampo, i cosiddetti interneuroni gabaergici. Il trapianto di precursori dei neuroni in quell'area ha mostrato, nel modello animale, di essere in grado di eliminare o ridurre il numero di crisi convulsive e le anomalie di comportamento che caratterizzano la patologia. L'iniezione di cellule progenitrici dei neuroni nella regione cerebrale dell'ippocampo ha permesso di ridurre, nel modello animale, la frequenza delle crisi convulsive e delle alterazioni comportamentali caratteristiche dell'epilessia. A riferirlo è  un articolo pubblicato su “Nature Neuroscience”  che illustra una ricerca condotta presso l'Università della California a San Francisco sotto la d

Attacchi di epilessia bloccati dalla luce / Epilepsy attacks blocked by light

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Attacchi di epilessia bloccati dalla luce /  Epilepsy attacks blocked by light Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa I risultati dello studio sui topi aprono la strada a future ricerche sull'essere umano per terapie mirate contro gli attacchi epilettici del lobo temporale. The results of the study on mice pave the way for future human research for therapies targeted against epileptic attacks of the temporal lobe. Una ricerca su topi ha dimostrato che gli attacchi epilettici che coinvolgono il lobo temporale possono essere fermati sul nascere usando una radiazione luminosa. Il risultato è stato reso possibile dall’applicazione dagli ultimi progressi nel campo dell’optogenetica, una tecnica che combina stimolazione ottica e attivazione di neuroni geneticamente modificati. Gli attacchi epilettici spontanei possono essere arrestati in topi geneticamente modificati usando una radiazione luminosa: è quanto hanno dimostr