Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Nano-nodi molecolari per i materiali del futuro / Nano-molecular nodes for the materials of the future

Immagine
Nano-nodi molecolari per i materiali del futuro /  Nano-molecular nodes for the materials of the future Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa Per la prima volta, un team di ricercatori è riuscito a paragonare le caratteristiche di nano-nodi realizzati su catene molecolari di lunghezza diversa. Una scoperta che apre la strada a una nuova generazione di materiali, più leggeri, resistenti e flessibili Lo sanno bene i marinai: quando si parla di  nodi  la  lunghezza, tensione e tenuta sono fattori in grado di fare la differenza. E lo sanno bene anche i  chimici , che spesso hanno a che fare con intrecci simili ma molto più piccoli, a  livello molecolare . Se però è semplice confrontare e valutare nodi diversi nel mondo macroscopico, quando le dimensioni diventano  nanometriche  le cose si fanno molto più complicate. Una soluzione ora grazie al lavoro di un gruppo di ricerca delle università di  Bologna  e di  Manchester , ch

Elettricità via Wi-Fi: dal Mit arriva la “rectenna” flessibile / Electricity via Wi-Fi: from the MIT comes the flexible "rectenna"

Immagine
Elettricità via Wi-Fi: dal Mit arriva la “rectenna” flessibile /  Electricity via Wi-Fi: from the MIT comes the flexible "rectenna" Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa Energia elettrica dal Wi-Fi, per alimentare in continuo dispositivi elettronici di ogni sorta. Realizzata al Mit con i nuovi materiali bidimensionali, la "rectenna" servirà per l'elettronica flessibile, e non solo. Viviamo costantemente connessi, grazie anche all’ormai ubiquitario Wi-Fi, che anni fa ci liberò dall’oppressione del cavo, del collegamento fisico con la rete internet o un dispositivo. Oggi sono le onde elettromagnetiche a scambiare milioni di dati con i vari  device , non solo smartphone e computer, che utilizziamo nelle nostre vite private e lavorative. E in futuro queste stesse frequenze potrebbero fornirci anche l’ energia elettrica  necessaria a farli funzionare. Sulle pagine di Nature, ricercatori del  Mit di Cambridge

Marco La Rosa - il sito di ricerca - 12° ANNO: IL “GENIO” ITALIANO… NONOSTANTE TUTTO…NON E’ MORTO...

Marco La Rosa - il sito di ricerca - 12° ANNO: IL “GENIO” ITALIANO… NONOSTANTE TUTTO…NON E’ MORTO... : All’interno intervista esclusiva al Dott. Giuseppe Cotellessa di ENEA. di : Marco La Rosa  Il “PALAZZO DELLA CIVILTA’ ITALIANA”, ...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Airbus Helicopters’ Skyways UAV takes flight into ...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Airbus Helicopters’ Skyways UAV takes flight into ... : Airbus Helicopters’ Skyways UAV takes flight into future of parcel delivery /  Skyways di Airbus Helicopters UAV prende il volo per il...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Scientists Dev...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Scientists Dev... : GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Scientists Develop Cheap, Highly Sensitive and Acc... : Scientists Develop Cheap, Highly Sensitive and A...

Tumore al pancreas: diagnosi precoce con il microbioma della lingua / Pancreatic cancer: early diagnosis with the language microbiome

Immagine
Tumore al pancreas: diagnosi precoce con il microbioma della lingua /  Pancreatic cancer: early diagnosis with the language microbiome Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa È possibile riconoscere la presenza un tumore al pancreas in stadio iniziale analizzando i batteri che abitano sulla lingua dei pazienti. Una scoperta che potrebbe aprire le porte a un test per la diagnosi precoce. La diagnosi del tumore al pancreas potrebbe iniziare dalla bocca. Le popolazioni di  batteri  che abitano il cavo orale, e più in particolare  la   lingua , presentano infatti caratteristiche particolari nei pazienti che soffrono di questa grave neoplasia, riconoscibili anche nei primi stadi di sviluppo della malattia. E potrebbero quindi offrire una straordinaria  opportunità diagnostica  per un tumore che, ancora oggi, rimane  difficilissimo da individuare in  fase precoce , quando i trattamenti hanno maggiori possibilità di rivelarsi efficaci.

Gli astrociti comunicano tra loro, come i neuroni. / Astrocytes communicate with each other, like neurons.

Immagine
Gli astrociti comunicano tra loro, come i neuroni. /  Astrocytes communicate with each other, like neurons. Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa Altro che "riempitivo": gli astrociti comunicano tra loro esattamente come i tanto celebrati neuroni. Una scoperta rivoluzionaria firmata da ricercatori Cnr. Ciò che rende diverso il nostro cervello da quello di altri mammiferi, non è il numero o la struttura delle cellule nervose ma di altre cellule, gli   astrociti . A lungo considerate mero collante negli spazi tra neuroni, le più numerose cellule nel cervello sono anch’esse sensibili ai campi eletrici.  Come i neuroni, gli   astrociti comunicano tra loro . E un loro malfunzionamento è implicato in patologie come   Alzheimer ,   Parkinson ,   ictus   ed   epilessia . La scoperta è di un team di ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche ed è anunciata su  Advanced Healthcare Materials. Gli astrociti comunica

Marco La Rosa - il sito di ricerca - 12° ANNO: IL “GENIO” ITALIANO… NONOSTANTE TUTTO…NON E’ MORTO...

Marco La Rosa - il sito di ricerca - 12° ANNO: IL “GENIO” ITALIANO… NONOSTANTE TUTTO…NON E’ MORTO... : All’interno intervista esclusiva al Dott. Giuseppe Cotellessa di ENEA. di : Marco La Rosa  Il “PALAZZO DELLA CIVILTA’ ITALIANA”, ...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Shark skin inspires new structure for improved aer...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Shark skin inspires new structure for improved aer... : Shark skin inspires new structure for improved aerodynamics /  La pelle di squalo ispira una nuova struttura per migliorare l'aerodinam...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Marco La Rosa - il sito di ricerca - 11° ANNO: IL ...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Marco La Rosa - il sito di ricerca - 11° ANNO: IL ... : Marco La Rosa - il sito di ricerca - 11° ANNO: IL “GENIO” ITALIANO… NONOSTANTE TUTTO…NON E’ MORTO... : All’interno intervista esclusiva al D...

Marco La Rosa - il sito di ricerca - 12° ANNO: IL “GENIO” ITALIANO… NONOSTANTE TUTTO…NON E’ MORTO...

Marco La Rosa - il sito di ricerca - 12° ANNO: IL “GENIO” ITALIANO… NONOSTANTE TUTTO…NON E’ MORTO... : All’interno intervista esclusiva al Dott. Giuseppe Cotellessa di ENEA. di : Marco La Rosa  Il “PALAZZO DELLA CIVILTA’ ITALIANA”, ...

La resistenza agli antibiotici è un problema anche per le missioni su Marte / Antibiotic resistance is also a problem for Mars missions

Immagine
La resistenza agli antibiotici è un problema anche per le missioni su Marte /  Antibiotic resistance is also a problem for Mars missions Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa I batteri cresciuti nello Spazio potrebbero sviluppare resistenze persistenti agli antibiotici, diventando molto pericolosi per il successo delle missioni e la salute degli astronauti. Il pericolo che non ti aspetti. O forse sì, visto che i ricercatori dell’ Università di Houston  in Texas ci hanno pensato eccome. La  resistenza agli antibiotici dei batteri sta diventando un problema sempre più grosso sulla  Terra , tanto che l’ Oms  l’ha inserita tra le  10 principali minacce alla salute mondiale . Ma il fenomeno potrebbe rivelarsi ancora più insidioso nello  Spazio . Il team di Madhan Tirumalai e George Fox ha infatti  dimostrato  che alcuni  batteri  cresciuti in condizioni di  microgravità , se esposti a piccole dosi di antibiotico, possono sviluppare

Plant-inspired robot mimics osmosis for movement / Il robot ispirato alle piante imita l'osmosi per il movimento

Immagine
Plant-inspired robot mimics osmosis for movement /  Il robot ispirato alle piante imita l'osmosi per il movimento Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa (Credit: IIT) Italian researchers have designed a soft robot that mimics the tendrils of a plant and has a movement system inspired by osmosis. Osmosis allows plants to transport water internally by relying on the variation of solute concentrations either side of semi-permeable membranes. Water travels across the membrane to equalise the concentration on both sides. Scaled up from the cellular level, the process controls hydraulic plant movement such as tendrils curling or climbing. Developed at the Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) in Genoa, the robot is made of a flexible PET tube containing a liquid with electrically charged particles. Using a 1.3 Volt battery, the ions are attracted and immobilised on the surface of flexible electrodes at the bottom of the tendril, and