La resistenza agli antibiotici è un problema anche per le missioni su Marte / Antibiotic resistance is also a problem for Mars missions

La resistenza agli antibiotici è un problema anche per le missioni su Marte Antibiotic resistance is also a problem for Mars missions


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



I batteri cresciuti nello Spazio potrebbero sviluppare resistenze persistenti agli antibiotici, diventando molto pericolosi per il successo delle missioni e la salute degli astronauti.

Il pericolo che non ti aspetti. O forse sì, visto che i ricercatori dell’Università di Houston in Texas ci hanno pensato eccome. La resistenza agli antibioticidei batteri sta diventando un problema sempre più grosso sulla Terra, tanto che l’Oms l’ha inserita tra le 10 principali minacce alla salute mondiale. Ma il fenomeno potrebbe rivelarsi ancora più insidioso nello Spazio. Il team di Madhan Tirumalai e George Fox ha infatti dimostrato che alcuni batteri cresciuti in condizioni di microgravità, se esposti a piccole dosi di antibiotico, possono sviluppare resistenza a diversi farmaci. Un vantaggio che persiste per oltre 100 generazioni.

Batteri nello Spazio

Se si pensa alle prossime esplorazioni spaziali a lunga permanenza (Luna e a maggior ragione Marte) bisogna prevedere qualsiasi rischio per gli astronauti. Uno di questi deriva dai batteri. Già di norma i nostri uomini e donne nello Spazio hanno difese immunitarie più basse, indebolite dalla microgravità, dalle radiazioni cosmiche e dall’alterazione del ritmo sonno-veglia. Cosa succederebbe se dovessero contrarre un’infezione da superbatteri resistenti agli antibiotici? Se lo sono chiesti i ricercatori dell’Università di Houston, che per approfondire il tema hanno studiato il comportamento di un ceppo innocuo di Escherichia coli cresciuto in condizioni di microgravità simulata in presenza di cloramfenicolo, un antibiotico ad ampio spettro.

La resistenza agli antibiotici si mantiene per generazioni

Il team di Madhan Tirumalai e George Fox ha favorito la crescita di questo ceppo batterico per 1000 generazioni, constatando lo sviluppo di una resistenza non solo al cloramfenicolo ma anche ad altri farmaci. L’emergere di una resistenza multipla in realtà non ha stupito molto gli esperti, poiché, avendo un numero limitato di geni coinvolti nella gestione dell’ingresso e dell’uscita di molecole (come gli antibiotici) nella cellula, alterazioni nei meccanismi di difesa del microrganismo possono riguardare più di una molecola. Quello che invece ha incuriosito e forse preoccupato di più gli esperti è che la resistenza agli antibiotici del batterio si sia mantenuta nel tempo anche dopo la rimozione dell’antibiotico: dopo 110 generazioni era ancora presente.

Un serio problema per gli astronauti

Le agenzie spaziali o le compagnie private che manderanno persone nello Spazio – sostengono i ricercatori – dovrebbero tenere presenti questi primi risultati perché l’eventualità che imbarcando l’equipaggio si imbarchino anche dei batteri è sempre presente. E se questi microrganismi, che durante le lunghe spedizioni spaziali potrebbero replicarsi anche migliaia di volte, sviluppassero una resistenza agli antibiotici potrebbe costituire un serissimo problema per la salute degli astronauti.
I dati ottenuti dallo studio di un solo microrganismo modello sono da considerarsi preliminari e non possono essere generalizzati. Ma indagare potrebbe essere opportuno.
ENGLISH
The bacteria grown in space could develop persistent resistance to antibiotics, becoming very dangerous for the success of the missions and the health of the astronauts.
The danger that you do not expect. Or maybe yes, since researchers at the University of Houston in Texas have thought about it. Resistance to antibiotic bacteria is becoming a growing problem on Earth, so much so that the WHO has placed it among the 10 major threats to world health. But the phenomenon could prove even more insidious in Space. The team of Madhan Tirumalai and George Fox has in fact shown that some bacteria grown in microgravity conditions, if exposed to small doses of antibiotic, can develop resistance to different drugs. An advantage that persists for over 100 generations.
Bacteria in space
If one considers the forthcoming long-term space explorations (Moon and above all Mars), one must foresee any risk for the astronauts. One of these comes from bacteria. Our men and women in space usually have lower immune defenses, weakened by microgravity, by cosmic radiation and by the alteration of the sleep-wake rhythm. What would happen if they had an antibiotic-resistant superbugs infection? If asked by the University of Houston researchers, they studied the behavior of a harmless strain of Escherichia coli grown under simulated microgravity in the presence of chloramphenicol, a broad-spectrum antibiotic.
Antibiotic resistance is maintained for generations
The team of Madhan Tirumalai and George Fox has encouraged the growth of this bacterial strain for 1000 generations, noting the development of resistance not only to chloramphenicol but also to other drugs. The emergence of multiple resistance did not really amaze the experts, since, having a limited number of genes involved in the management of the entry and exit of molecules (such as antibiotics) in the cell, alterations in the defense mechanisms of the microorganism can affect more than one molecule. What instead has intrigued and perhaps worried more about the experts is that the antibiotic resistance of the bacterium has been maintained over time even after the removal of the antibiotic: after 110 generations it was still present.
A serious problem for astronauts
The space agencies or private companies that will send people to the Space - the researchers say - should keep these first results in mind because the possibility that the crew embarking also of the bacteria is always present. And if these microorganisms, which could replicate thousands of times during long space shipments, develop antibiotic resistance could be a very serious problem for the health of astronauts.
The data obtained from the study of a single model microorganism are to be considered preliminary and can not be generalized. But investigating could be appropriate.
Da:
https://www.galileonet.it/2019/01/resistenza-agli-antibiotici-spazio/?utm_campaign=Newsatme&utm_content=Resistenza%2Bagli%2Bantibiotici%3A%2Bun%2Bproblema%2Bmolto%2Bserio%2Bnello%2BSpazio&utm_medium=news%40me&utm_source=mail%2Balert

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