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Le cellule CAR-T di nuova generazione distruggono le cellule tumorali con meno effetti tossici nei topi / Next-Gen CAR T Cells Destroy Cancer Cells with Fewer Toxic Effects in Mice

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  Le cellule CAR-T di nuova generazione distruggono le cellule tumorali con meno effetti tossici nei topi /  Next-Gen CAR T Cells Destroy Cancer Cells with Fewer Toxic Effects in Mice Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa I ricercatori della Keck School of Medicine dell'Università della California del Sud (USC) hanno sviluppato un nuovo tipo di recettore chimerico per l'antigene (CAR) T che induce una risposta immunitaria più controllata al cancro nei topi. Utilizzando una tecnologia chiamata segnalazione sintetica del TCR per il potenziamento delle cellule T della memoria (STEM), il gruppo ha creato CAR con un dominio di segnalazione derivato da ZAP70 (ZAP327) che ha mostrato una maggiore attività antitumorale terapeutica ed una maggiore  persistenza delle cellule T  in vivo. Lo studio preclinico dei ricercatori, inclusi test su modelli murini, ha dimostrato che i nuovi costrutti CAR uccidono efficacemente le cellule tum...

Le mutazioni nei geni mitocondriali migliorano la patologia nel modello di atassia di Friedreich / Mutations in Mitochondrial Genes Ameliorate Pathology in Friedreich’s Ataxia Model

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  Le mutazioni nei geni mitocondriali migliorano la patologia nel modello di atassia di Friedreich /  Mutations in Mitochondrial Genes Ameliorate Pathology in Friedreich’s Ataxia Model Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa Gli scienziati del Mass General Brigham e del Broad Institute hanno studiato metodi più efficaci per trattare le persone affette da atassia di Friedreich (FA). Le persone affette da questa rara e progressiva malattia neuromuscolare vengono spesso diagnosticate tra i cinque ed i quindici anni e vivono fino ai 30 o 40 anni. Una sfida fondamentale è rappresentata dall'assenza di trattamenti ampiamente approvati per la malattia e dalle terapie esistenti che potrebbero non essere efficaci in tutti i casi. Ma la situazione potrebbe cambiare grazie a un nuovo studio che fa luce su un modificatore genetico della malattia, aprendo la strada a nuove terapie.   I dettagli del lavoro sono disponibili in un nuovo  ar...