Un antidoto per gli avvelenamenti da monossido di carbonio / An antidote for poisoning by carbon monoxide
Un antidoto per gli avvelenamenti da monossido di carbonio / An antidote for poisoning by carbon monoxide
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa
Una proteina potrebbe funzionare da antidoto contro l’avvelenamento da monossido di carbonio rilasciato da stufe, caldaie e camini malfunzionanti, legando la sostanza in modo più efficiente dell’emoglobina.
E' l’avvelenamento più comune in tutto il mondo, ma non abbiamo ancora un antidoto efficace per combattere l’esposizione al monossido di carbonio (CO). Pericoloso perché inodore, incolore e insapore,viene prodotto da combustioni incomplete, in difetto di aria, da impianti di riscaldamento difettosi come da camini che non funzionano bene. Alcuni ricercatori però, sulle pagine di Science Translational Medicine, raccontano di aver sviluppato una sostanza attiva nei casi di intossicazione da monossido di carbonio, una proteina efficace contro l’avvelenamento, almeno nei topi.
Il monossido di carbonio è insidioso e tossico perché si sostituisce alle molecole di ossigeno dell’emoglobina, bloccandone le funzioni, con ripercussioni gravissime sul funzionamento di corpo e cervello. I ricercatori guidati da Mark Gladwin della Pitt School of Medicine hanno scoperto che una possibile soluzione potrebbe essere una proteina simile all’emoglobina, presente nel cervello: la neuroglobina (Ngb). Una sostanza, spiegano, capace di legare il monossido di carbonio con elevata affinità.
In realtà i ricercatori dopo aver scovato la proteina hanno lavorato per migliorarne le capacità di cattura del CO, realizzandone una versione ingegnerizzata più efficace (Ngb H64Q), capace di legare il monossido di carbonio 500 volte fortemente rispetto all’emoglobina. Poteva funzionare questa proteina come una trappola per il CO e come un antidoto contro i casi di avvelenamento?
Per capirlo gli scienziati hanno testato gli effetti della somministrazione della proteina su alcuni topi intossicati con il monossido. Data entro 5 minuti dall’inalazione di una dose letale di CO, la neuroglobina ingegnerizzata è riuscita a mettere in salvo l’87% dei topi, raccogliendo il monossido e liberando così l’emoglobina. In questo modo è stato possibile ripristinare la pressione sanguigna e migliorare la quantità di ossigeno presente nei tessuti. L’espulsione della proteina legata al monossido di carbonio da parte dei roditori è avvenuta attraverso i reni.
“La nostra proteina è estremamente efficace nel lavaggio di CO dal sangue e potrebbe rivelarsi un avanzamento significativo nel trattamento dell’avvelenamento da CO“, ha spiegato Gladwin: “Se approvato [dopo test su altri mammiferi e quindi nei pazienti se incoraggianti, ndr] questo antidoto potrebbe essere rapidamente somministrato alle vittime dell’avvelenamento da monossido di carbonio, eliminando costosi ritardi che si verificano con le attuali opzioni di trattamento”, ha concluso Gladwin.
ENGLISH
A protein may act as antidote for poisoning by carbon monoxide released from stoves, boilers and faulty chimneys, tying the substance more efficiently hemoglobin way.
It is the most common poisoning in the world, but we have not an effective antidote to combat exposure to carbon monoxide (CO). Dangerous because odorless, colorless and tasteless, is produced by incomplete combustion in air defect, from faulty heating systems as fireplaces that do not work well. Some researchers, however, on the pages of Science Translational Medicine, say they developed an active substance in cases of carbon monoxide poisoning, a protein effective against poisoning, at least in mice.
The carbon monoxide is toxic and insidious because it replaces the hemoglobin oxygen molecules, blocking functions, with serious repercussions on the functioning of the body and brain. Researchers led by Mark Gladwin of the Pitt School of Medicine have discovered that a possible solution could be a protein similar to hemoglobin, present in the brain: neuroglobin (Ngb). A substance, explain, capable of binding the carbon monoxide with high affinity.
In fact the researchers after having discovered the protein have worked to improve the capture of the CO capacity, Realizing a more effective engineered version (Ngb H64Q), capable of binding the carbon monoxide 500 times as strongly compared to hemoglobin. This protein could function as a trap for CO and as an antidote for poisoning cases?
To understand the scientists tested the effects of administering the protein of some intoxicated mice with the monoxide. Date within 5 minutes after inhalation of a lethal dose of CO, neuroglobin engineered managed to rescue 87% of mice, collecting monoxide and thus releasing the hemoglobin. In this way it was possible to restore the blood pressure and improve the amount of oxygen present in the tissues. The expulsion of the protein linked to carbon monoxide by the rodents has taken place through the kidneys.
"Our protein is extremely effective in cleaning the CO from the blood and thus be a significant advance in the treatment of CO," Gladwin said: "If approved [after testing on other mammals and then in patients if promising, ed] this antidote may be quickly administered to victims of poisoning from carbon monoxide, eliminating costly delays that occur with current treatment options, "said Gladwin.
Da:
http://www.galileonet.it/2016/12/antidoto-avvelenamenti-monossido-carbonio/
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