SUPERAMENTO DEI LIMITI DELLA VISIONE FISICA DEL MONDO GRAZIE ALL'APPLICAZIONE DEL PROCEDIMENTO DEL BREVETTO ENEA RM2012A000637 / EXCEEDING THE LIMITS OF THE PHYSICAL VISION OF THE WORLD THROUGH THE APPLICATION OF THE PATENT PROCEDURE ENEA RM2012A000637

SUPERAMENTO DEI LIMITI DELLA VISIONE FISICA DEL MONDO GRAZIE ALL'APPLICAZIONE DEL  PROCEDIMENTO DEL BREVETTO ENEA RM2012A000637 EXCEEDING THE LIMITS OF THE PHYSICAL VISION OF THE WORLD THROUGH THE APPLICATION OF THE PATENT PROCEDURE ENEA RM2012A000637

Dr. Giuseppe Cotellessa


Lo sviluppo delle conoscenze matematiche è stato molto utile per la semplificazione nell'interpretazione della realtà complessa del mondo fisico. Nonostante questo incredibile miglioramento dei progressi della matematica nel passato, lo stato dell'arte raggiunta da essa presenta dei limiti notevoli che non consentono di raggiungere la piena interpretazione oggettiva della realtà. Uno di questi grandi limiti è la classificazione delle grandezze fisiche in grandezze scalari e vettoriali, distinzione indispensabile per l'applicazione dell'analisi matematica (studio di limiti, derivate ed integrali) per l'interpretazone del mondo fisico.

Questa suddivisione delle grandezze fisiche in grandezze vettoriali e scalari, comoda per lo sviluppo del pensiero umano, ha rappresentato un grande limite per tutti gli scienziati del passato nell'interpretazione del mondo fisico, anche a partire da Sir Isaac Newton.

Newton vincolato all'uso di grandezze vettoriali per interpretare il mondo fisico  ha approfondito lo studio di grandezze essenzialmente vettoriali come velocità, accelerazione, quantità di moto, impulso limitando l'approfondimento allo studio delle grandezze scalari.

Ha sviluppato le relazioni tra forza, quantità di moto, impulso, velocità, spazio, accelerazione, tempo ecc.

Sono stati fatti altri approfondimenti da parte di Einstein per migliorare l'interpretazione della realtà del mondo fisico.

I limiti mentali in Einstein della distinzione delle grandezze fisiche in vettoriali e scalari gli ha comunque impedito di raggiungere una conoscenza per l'approfondita comprensione della oggetiva intepretazione della realtà.

L'ideazione del procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 ha consentito finalmente al Dott. Giuseppe Cotellessa di superare questi limiti e grazie all'uso potente di questo strumento, che supera i limiti del modello matematico in uso per l'interpretazione del mondo fisico, ha consentito di sviluppare una visione più aderente alla realtà, non avendo più bisogno di differenziare le grandezze fisiche in scalari e vettoriali.

Il procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 può essere definito sinteticamente come un procedimetno fisico-matematico che consente l'unificazione dell'energia-spazio-tempo in un unico grafico tridiemnsioanle per l'interpretazione oggettiva della realtà.

L'applicazione di questo procedimento per la risoluzione con successo ai problemi applicativi sperimentali ha consentito al Dr. Giuseppe Cotellessa di comprendere che le grandezze veramente esistenti nella realtà fisica sono l'energia, lo spazio e la carica elettrica.

In questo modello il tempo rappresenta la grandezza indispensabile per descrivere la variazione dell'energia non rispetto allo spazio, in quanto l'energia può variare solo rispetto al tempo sempre nello stesso punto spaziale.

Facciamo un piccolo approfondimento.

Secondo il Dott. Giuseppe Cotellessa la forza ha origine rispetto alal variazione dell'energia rispeto al tempo o allo spazio isolate o alla loro combinazione (velocità).

Secondo questa definizione anche la potenza definita come

1) P =E/t 

rappresenta una forza.

Il problema è che secondo la fisica newtoniana la forza è rappresentata da una grandezza vettoriale e non scalare.

Coerentemente la potenza è classificata come grandezza scaalre.

Perchè è potuto accadere questo?

Ovviamente ogni forza è carattterizzata dalla propria direzione, verso e modulo.

Quando l'energia varia rispetto al tempo possono essere generate infinite forze ed il modello vettoriale di Newton entra in crisi.

Come se l'è cavata Newton.

All'italiana.

Ha definito in questo caso l'impulso al posto dell'energia per spiegare l'effetto della variazione rapida della quantità di moto nel generare grandi forze mentre la quantità di moto che è anch'essa una forza, secondo la definizione coerente del Dott. Giuseppe Cotellessa, è ottenuta come la derivata dell'energia cinetica rispetto alla velocità.
Nei calcoli di progettazione strutturale non bisogna considerare la quantità di moto come semplice grandezza che si conserva sia negli urti elastici o anelatici ma come forza che può assumere valori elevati se ci sono grandi variazioni di energia cinetica rispetto alla velocità come nel caso di venti forti
Basta pensare agli effetti devastanti degli uragani o a quella dei maremoti.
Non bisogna limitarsi a considerare la conservazione di energia ma anche che a grandi variazioni di energia cinetica possono crearsi grandi quantità di moto.
Ha definito potenza come una grandezza scalare e pare che tutti l'abbiano bevuta.
In fatti in questo caso il modello matematico non è in grado di prevedere l'insorgenza delle infinite forze che possono originarsi dalla variazione dell'energia rispetto al tempo.
Consideriamo il caso tragico del crollo tristemente noto alla cronaca del ponte Morandi a Genova.
Improvvisamente si ha una grande variazione di energia rispetto al tempo che ha generato enormi forze che hanno improvvisamente determinato il crollo istantaneo del ponte.
Non esiste un modello matematico predittivo della generazione di tutte le forze possibili generate dalla variazione dell'energia rispetto al tempo.

Altro problema.

Le forze vettoriali si possono applicare ai corpi rigidi, ed in questo caso si possono usare i vettori che sono grandezze vettoriali.

Ma quando si tratta dei fluidi al posto delle forze si utilizzano le pressioni che sono considerate grandezze scalari.

Soluzioni brillanti ma scorciatoie che coprono l'esistenza di grandi limiti concettuali per l'interpretazione oggettiva della realtà.

Questi limiti possono essere finalmente superati grazie all'uso del procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 che è un metodo robusto che può essere applicato a tutte le grandezze fisiche, a prescindere che siano grandezze vettoriali o scalari per l'interpretazione oggettiva della realtà.

ENGLISH


The development of mathematical knowledge has been very useful for simplification in the interpretation of the complex reality of the physical world. Despite this incredible improvement in the progress of mathematics in the past, the state of the art achieved by it has considerable limitations that do not allow us to achieve the full objective interpretation of reality. One of these great limitations is the classification of physical quantities in scalar and vector quantities, an indispensable distinction for the application of mathematical analysis (the study of limits, derivatives, and integrals) for the interpretation of the physical world.

This subdivision of physical magnitudes into vectorial magnitudes and scalars, convenient for the development of human thought, represented a great limitation for all scientists of the past in the interpretation of the physical world, even starting from Sir Isaac Newton.

Newton bound to the use of vector quantities to interpret the physical world has deepened the study of essentially vectorial quantities such as velocity, acceleration, momentum, impulse, limiting the deepening to the study of scalar quantities.

He developed the relationships between force, momentum, impulse, velocity, space, acceleration, time etc.

Further insights have been made by Einstein to improve the interpretation of the reality of the physical world.

The mental limitations in Einstein of the distinction of physical quantities in vector and scalar, however, prevented him to reach a knowledge for the deep understanding of the objective interpretation of reality.

The design of the procedure of the ENEA patent RM2012A000637 finally allowed Dr. Giuseppe Cotellessa to overcome these limits and thanks to the powerful use of this instrument, which exceeds the limits of the mathematical model in use for the interpretation of the physical world, allowed to develop a vision closer to reality, no longer needing to differentiate physical quantities in scalars and vectors.

The procedure of the ENEA patent RM2012A000637 can be synthetically defined as a physical-mathematical procedure that allows the unification of energy-space-time in a single tridiemnsioanle graph for the objective interpretation of reality.

The application of this procedure for the successful resolution to the experimental application problems has allowed Dr. Giuseppe Cotellessa to understand that the really existing quantities in physical reality are energy, space and electric charge (2).

In this model, time is the necessary quantity to describe the variation of energy not with respect to space, since energy can vary only with respect to time, always in the same spatial point.

Let's do a little more depth.

According to Dr. Giuseppe Cotellessa, the force originates with respect to the variation of energy with respect to time or space isolated or to their combination (speed) (1).

According to this definition also the power defined as

1) P = E / t

represents a force.

The problem is that according to Newtonian physics the force is represented by a vector quantity and not scaling.

Consistently, the power is classified as a dimension of size.

Why could this happen?

Obviously, every force is characterized by its direction, towards and numeric value.

When the energy varies with respect to time, infinite forces can be generated and the Newton vector model goes into crisis.

How Newton got along.

Italian manner.


In this case he defined the impulse instead of energy to explain the effect of the rapid variation of the momentum in generating great forces while the momentum which is also a force, according to the coherent definition of Dr. Giuseppe Cotellessa, is obtained as the derivative of kinetic energy with respect to velocity.
In structural design calculations we must not consider the quantity of motion as a simple quantity that is conserved either in elastic or anelastic collisions but as a force that can take on high values if there are large variations in kinetic energy respect to velocity such as strong winds
Just think of the devastating effects of hurricanes or that of tsunamis.
We must not limit ourselves to considering the conservation of energy but also that large amounts of momentum can be created at great variations in kinetic energy.
There is no predictive mathematical model for the generation of all possible forces generated by the variation of energy with respect to time.
Other problem.

Vector forces can be applied to rigid bodies, and in this case, we can use vectorial quantities.

But when it comes to fluids instead of forces we use pressures that are considered scalar quantities.

Brilliant solutions but shortcuts that cover the existence of great conceptual limits for the objective interpretation of reality.

These limits can finally be overcome thanks to the use of the procedure of the ENEA patent RM2012A000637 which is a robust method that can be applied to all physical quantities, regardless of whether they are vector quantities or scalars for the objective interpretation of reality.

Bigliografia / Bibliography:

1) http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.com/2018/12/critica-alla-definizione-di-forza-di.html

2) http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.com/2018/12/approfondimento-e-revisione-dei.html



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