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Un antidoto per gli avvelenamenti da monossido di carbonio / An antidote for poisoning by carbon monoxide

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Un antidoto per gli avvelenamenti da monossido di carbonio / An antidote for poisoning by carbon monoxide Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa Una proteina potrebbe funzionare da antidoto contro l’avvelenamento da monossido di carbonio rilasciato da stufe, caldaie e camini malfunzionanti, legando la sostanza in modo più efficiente dell’emoglobina. E' l’ avvelenamento  più comune in tutto il mondo, ma non abbiamo ancora un antidoto efficace per combattere l’esposizione al  monossido di carbonio (CO) . Pericoloso perché inodore, incolore e insapore , viene prodotto da combustioni incomplete, in difetto di aria, da impianti di  riscaldamento  difettosi come da  camini  che non funzionano bene. Alcuni ricercatori però, sulle  pagine  di  Science Translational Medicine , raccontano di aver sviluppato una sostanza attiva nei casi di intossicazione da  monossido di carbonio , una proteina efficace contro l’avvelenamento, almeno nei
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Tumours could be found sooner with advance in x-ray imaging. The patent process ENEA RM2012A000637 will be very useful in this application./ I tumori potrebbero essere trovati molto prima in anticipo con immagini a raggi x. Il procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 sarà molto utile in quest'applicazione. Segnalato da Giuseppe Cotellessa / Reported by Giuseppe Cotellessa In vitro breast specimen (left) and one taken using phase contrast X-ray imaging at UCL (right). Cancerous tumours could be spotted earlier, thanks to an X-ray imaging technology developed by researchers in the UK. The technique, known as phase-contrast X-ray imaging, has been developed in a five-year, EPSRC-funded project, led by University College London (UCL). Rather than measuring the extent to which tissue or materials absorb radiation – as in conventional X-ray imaging – the technique measures the physical effect that passing through different types of tissue or material has on

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Tumori: il ruolo della proteina che controlla i te...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Tumori: il ruolo della proteina che controlla i te... : Tumori: il ruolo della proteina che controlla i telomeri / Cancer: the role of the protein that controls telomeres Segnalato dal Dott. ...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Il cervello e la sua modificabilità / The brain a...

GENIO Italiano Giuseppe Cotellessa: Il cervello e la sua modificabilità / The brain a... : Il cervello e la sua modificabilità  / The brain and its changeability. Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. J...

Il lungo viaggio della telomerasi / The long journey of telomerase

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Il lungo viaggio della telomerasi / The long journey of telomerase Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa Una proteina, chiamata TCAB1, è essenziale per permettere all'enzima di raggiungere le estremità dei cromosomi dove esplica la sua azione. Una proteina essenziale per il funzionamento delle telomerasi, gli enzimi che permettono la ricostituzione dei telomeri dei cromosomi, è stata scoperta da un gruppo di ricercatori della  Stanford University School of Medicine , del National Cancer Institute-Frederick e dell'Università della Georgia, che ne danno notizia in un articolo pubblicato su " Science ".    La telomerasi è normalmente espressa nelle cellule staminali adulte, e in quelle del feto in sviluppo, dove esse raggiungono le estremità dei cromosomi in replicazione permettendo la ricostituzione dei telomeri, struttura essenziali per la replicazione cellulare, di cui usualmente a ogni replicazione viene perso un

La proteina che protegge l'integrità dei cromosomi / The protein that protects the integrity of the chromosomes

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La proteina che protegge l'integrità dei cromosomi / The protein that protects the integrity of the chromosomes Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa Evidenziati in rosso in questa immagine artistica, i terminali dei cromosomi denominati telomeri. La loro funzione è essenziale per la vita della cellula (© Science Picture Co/SuperStock/Corbis) Highlighted in red in this artistic image, the chromosomes called telomeres terminals. Their function is essential for the life of the cell (© Science Picture Co / SuperStock / Corbis) Una nuova ricerca ha chiarito nel dettaglio i meccanismi grazie ai quali la proteina TRF2 riesce a proteggere il DNA impedendo che i cromosomi si fondano tra loro con esiti disastrosi quali la morte della cellula o la sua proliferazione incontrollata. Senza il suo intervento attivo, infatti, le estremità dei cromosomi, i telomeri, sarebbero riconosciute erroneamente come zone in cui la sequenza genetica è

Tumori: il ruolo della proteina che controlla i telomeri / Cancer: the role of the protein that controls telomeres

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Tumori: il ruolo della proteina che controlla i telomeri / Cancer: the role of the protein that controls telomeres Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa I ricercatori dell’Istituto Regina Elena hanno chiarito la rilevanza funzionale di una nuova interazione molecolare della proteina telomerica TRF2 nella genesi dei tumori, aprendo le porte a nuove potenziali terapie Due sono le proteine protagoniste dello studio firmato dal team di ricercatori di Oncogenomica e Epigenetica dell’ Istituto Regina Elena , diretto da  Annamaria   Biroccio : il loro nome è  TRF2  e  SIRT6 , quest’ultima è un oncosoppressore che “blocca” l’espressione della prima, che, invece, ad alte concentrazioni favorisce la formazione del tumore. Il gruppo di ricercatori IRE studia da tempo “le code” dei cromosomi, i cosiddetti  telomeri , quali potenziali bersagli terapeutici per il trattamento dei tumori umani, e ha identificato e chiarito la rilevanza funzionale

Il cervello e la sua modificabilità / The brain and its changeability.

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Il cervello e la sua modificabilità  / The brain and its changeability. Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa Introduzione Fino a non molti anni fa era opinione comune credere che il cervello, in quanto macchina straordinaria e altamente complessa, non fosse modificabile e le sue cellule, i neuroni, fossero destinati a una progressiva ma inesorabile morte, più accentuata dopo i venticinque anni. A sostegno di ciò l’impossibilità di studiare il cervello in vivo a livello microscopico e l’evidenza clinica che dimostrava quanto fossero rare le remissioni complete dei sintomi in pazienti con danni al sistema nervoso centrale. La conseguenza più ovvia è stata per anni la scarsa considerazione per l’attività riabilitativa di pazienti con patologie neurologiche acquisite o congenite. Nel 1998, una svolta decisiva la diede lo svedese Peter S. Eriksson pubblicando sulla prestigiosa rivista Nature Medicine uno studio  che dimo