APPROFONDIMENTO SULL’IMPORTANZA DELLA FORZA ROTAZIONALE GRAVITAZIONALE INDOTTA NELLA CONSIDERAZIONE DELLA RICOSTRUZIONE DELLA TABELLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI.
APPROFONDIMENTO SULL’IMPORTANZA DELLA FORZA ROTAZIONALE
GRAVITAZIONALE INDOTTA NELLA CONSIDERAZIONE DELLA RICOSTRUZIONE DELLA TABELLA
PERIODICA DEGLI ELEMENTI.
Dott. Giuseppe Cotellessa
Introduzione
Nel mondo macroscopico è possibile realizzare corpi rigidi.
Nel mondo microscopico a livello delle dimensioni delle particelle
elementari ciò non è più possibile.
In questo caso bisogna imparare a ragionare non basandosi
più sugli esempi percepibili nell’esperienza
quotidiana. E’ necessario riconsiderare in base a questo tipo di analisi anche
l’organizzazione della tavola periodica degli elementi.
FORZA ROTAZIONALE GRAVITAZIONALE INDOTTA.
Come è noto Newton ha basato tutta la meccanica sul concetto
di forza definito come f=ma. Si è
accorto che esistevano forze legate alla velocità come la forza centripeta e
centrifuga. Tuttavia le ha considerate forze apparenti che si manifestano
solamente nei sistemi di riferimento non inerziali, ossia che ruotano a
velocità costante o accelerano in moti rettilinei.
Per riassumere:
Forza fondamentale secondo Newton
1) f = ma
Forze fondamentali
secondo il Dott. Giuseppe Cotellessa
2) f = ma +mvω.
La proposta del Dott. Giuseppe Cotellessa,
basata su una sua intuizione personale per la prima volta nel mondo, presenta una completa simmetria rispetto alle
equazioni di Maxwell, valide per il campo elettromagnetico
3) F = qE + mvB
La simmetria riguarda anche le altre
relazioni principali.
In estema sintesi nel caso del campo
elettromagnetico si ha:
5) Vem =Ed= - dΦm/dt
Dove
Φm =BS è il flusso magnetico.
B è il vettore induzione magnetica
S la superficie
E è il campo elettrico
d è la distanza
Vem è la forza elettromotrice indotta-
6) Bd= μoεodΦE/dt
Dove ΦE è il flusso elettrico
ΦE =ES
B il vettore induzione magnetica
d è la distanza
E è il campo elettrico
S è una superficie.
Nel caso del campo rotazionale
gravitazionale si avrà:
7) Vp = ad =- dΦω/dt
Dove
a è l’accelerazione
d la
distanza
Vp = ad è il potenziale gravitazionale simile
al potenziale elettrico
Φω è il flusso della velocità angolare.= ωS.
8) ωd= μoεodΦa/dt
dove Φa = aS è il flusso gravitazionale
dove a è l’accelerazione ed S è la superficie.
CASO DEL MONDO MACROSCOPICO
E’ a tutti noto l’esempio delle ruote della
bicicletta in movimento.
La ruota di una bicicletta è un corpo rigido,
cioè tutti i suoi punti mantengono la stessa distanza tra loro quando la ruota
è in rotazione.
In queste condizioni la velocità angolare ω è
costante in tutti punti della ruota e la
velocità tangenziale v è minima vicino al centro della ruota per valori minimi del raggio r e massima ai bordi
della ruota per valori massimi del raggio r della ruota.
Infatti
9) ω = v/r
dove
ω è la velocità angolare
v è la velocità tangenziale
r è il raggio
Se invece consideriamo un corpo puntiforme non
rigido come la terra in movimento rispetto al sole, avviene un meccanismo inverso
rispetto ad un corpo, nel senso che maggiore è la distanza della terra
rispetto al sole e minore è la sua velocità.
Questo è il meccanismo da prendere in
considerazione quando si considera l’effetto della forza rotazionale indotta
sul movimento delle particelle elementari a livello microscopico.
Quindi un elettrone quando si avvicina al
nucleo diminuisce il suo raggio, ed aumentano sia la sua velocità tangenziale v che quella rotazionale ω.
RICONSIDERAZIONE DEL MODELLO DEL SISTEMA
PERIODICO DEGLI ELEMENTI.
La distribuzione della configurazione periodica
degli elementi si basa sulla relazione nota dei quattro noti numeri quantici n,
l, z ed s.
Secondo il dott. Giuseppe Cotellessa l’andamento
della velocità angolare ω in funzione con la distanza dal centro del nucleo è
coerente con la relazione di Einstein per l’energia della radiazione
elettromagnetica:
10) E = hf
Più gli elettroni sono vicini al nucleo e
maggiore è il valore di ω e maggiore è la frequenza della radiazione elettromagnetica
emessa.
Ad es i raggi gamma vengono emessi da processi
che avvengono nel nucleo dell’atomo.
In questo caso i raggi delle particelle
elementari sono piccolissimi e la frequenza dei corpuscoli ruotanti sarà
elevatissima.
In queste condizioni dovrebbero valere anche
le relazioni simmetriche delle equazioni di Maxwell, dal momento che la
velocità angolare potrebbe non essere costante al variare della distanza dal
centro delle particelle elementari.
Cioè
Il potenziale gravitazionale
11) Vp = ad =- dΦω/dt
Cioè viene creato un potenziale gravitazionale
12) Vp = ad
ogni volta che avviene una variazione del flusso angolare
Φω = ωS ala variare del tempo t.
Come viene creato un potenziale rotazionale
gravitazionale
13) ωd= μoεodΦa/dt
dove
Φa = aS è il flusso gravitazionale
dove a è l’accelerazione ed S è la superficie
In questo caso viene creato un potenziale rotazionale gravitazionale ωd ogni volta che avviene una variazione del flusso gravitazionale
aS rispetto al tempo.
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