APPRONFONDIMENTO DEGLI EFFETTI DELL’ESISTENZA DELLA FORZA ROTAZIONALE GRAVITAZIONALE INDOTTA SUL MOTO DI ROTAZIONE E RIVOLUZIONE DELLA TERRA
APPRONFONDIMENTO DEGLI EFFETTI DELL’ESISTENZA DELLA FORZA
ROTAZIONALE GRAVITAZIONALE INDOTTA SUL MOTO DI ROTAZIONE E RIVOLUZIONE DELLA
TERRA
Dott. Giuseppe Cotellessa
Sir Isaac Newton ha proposto che esiste una forza reale gravitazionale
f=ma valida sia nei sistemi inerziali che non inerziali ed una forza apparente,
forza centripeta mv2/r, o centrifuga mω2r valida solo nei sistemi non inerziali.
La prima dipende dall’accelerazione, e la seconda dalla
velocità,
In base all’analogia tra il sistema di equazioni di Maxwell
valido per il campo elettromagnetico
Fem =q(E + vB)
il Dott. Giuseppe Cotellessa per primo al mondo ha intuito
che un sistema simile deve essere valido anche per le forze gravitazionali
rotazionali:
Fgr =m(g+vω)
Dove mg
corrisponde alla forza gravitazionale ed mvω alla forza rotazionale.
Entrambe queste
forze sono reali.
Dall’analisi di
queste equazioni risulta evidente che la velocità angolare ω nel campo
gravitazionale rotazionale corrisponde
al campo magnetico B nel campo elettromagnetico.
Da questa
analogia si possono ricavare informazioni importanti sulla forza rotazionale mvω
ANALOGIA TRA GENERAZIONE DI CAMPO MAGNETICO DA CARICA
ELETTRICA IN MOVIMENTO CON VELOCITA’ COSTANTE V E VELOCITA’ ANGOLARE DI
ROTAZIONE DI UN PIANETA CON MASSA IN
MOVIMENTO CON VELOCITA’ COSTANTE V
Dalla legge di Biot Savart si ha che:
B = μoI/2 πR
In modo analogo
si dovrebbe avere per il campo rotazionale gravitazionale
ωT di
rotazione proporzionale a IT/R
dove
ωT (rad/sec)
è la velocità angolare di rotazione della terra quando ruota su se
stessa.
IT = MT/t dovrebbe essere la corrente gravitazionale
della Terra.
E’ da sottolineare che la Terra insieme al Sole ed al
sistema planetario del Sole si muovono nell’Universo.
Questo continuo spostamento del sistema solare è come se
producesse una corrente gravitazionale della Terra IT.
Sperimentalmente
ho provato a fare qualche verifica sperimentale per trovare qualche legame tra ωT
di rotazione ed
i parametri dei pianeti.
Ho individuato il
legame tra la velocità ω di rotazione dei pianeti espressa
come durata del giorno in hh ed il numero di satelliti dei pianeti.
Tabella 1
pianeta
|
Durata del
giorno (hh)
|
Numero di
satelliti
|
terra
|
24
|
1
|
marte
|
24
|
2
|
saturno
|
10
|
22
|
giove
|
9
|
16
|
venere
|
5942
|
0
|
mercurio
|
1416
|
0
|
urano
|
10
|
5
|
nettuno
|
16
|
2
|
plutone
|
144
|
1
|
Dalla tabella 1 si
ricava che i pianeti con nessun satellite devono avere minore velocità angolare
e quindi maggiore durata di rotazione su loro stessi (e quindi minore forza
rotazionale) perché non devono allontanare da loro nessun satellite. Invece i
pianeti con molti satelliti hanno maggiore velocità angolare e quindi minore
durata di rotazione su loro stessi per allontanare da loro i satelliti che sono
attratti dal pianeta dalla forza di attrazione gravitazionale.
Questa relazione
è indicativa che esiste tra pianeti e i suoi satelliti una relazione tra forza
gravitazionale mg e la forza rotazionale indotta che può essere espressa come mvω.= mv2/r = mω2r. dove in questo caso ω
è la velocità angolare di rotazione del pianeta su sè stesso.
ANALOGIA TRA FORZA DO LORENTZ DA CARICA ELETTRICA IN MOVIMENTO E FORZA ROTAZIONALE
INDOTTA DA UN CORPO CON MASSA IN
MOVIMENTO.
La forza di Lorentz avviene quando una carica elettrica q con
velocità v taglia perpendicolarmente le linee di forza di un campo magnetico B.
La sua
espressione è:
FL =qvB
In modo analogo
quando un corpo con massa m e velocità v entra perpendicolarmente alla direzione
della velocità angolare ω viene generata la forza rotazionale indotta
Frg = mvω
La terza legge di
Keplero trova la relazione tra velocità angolare ω di rivoluzione o periodo di
rivoluzione intorno al sole con i raggi d dell’orbita del pianeta rispetto al
sole.
Questa relazione
è ricavata dall'uguaglianza della forza gravitazionale tra sole e pianeta con
la relativa forza rotazionale indotta
GM1M2/d2 = M1vω = M1ω2d = M1d/T2
da cui d3/T2 = costante
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