In arrivo la pillola che inverte l’invecchiamento? / Is arriving pill that reverses aging?

In arrivo la pillola che inverte l’invecchiamento? / Is arriving pill that reverses aging?



Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa









Due significativi passi in avanti nelle terapie anti-invecchiamento in un sol colpo. Il primo si deve a un’équipe di ricercatori della University of New South Wales, in Australia, coordinata da David Sinclair, che, come racconta sulle pagine di Science, ha identificato i processi molecolari che consentono alle cellule di riparare i danni al dna causati, per l’appunto, da invecchiamento e radiazioni.


Il secondo, invece, è frutto del lavoro di un gruppo di scienziati dello Erasmus University Medical Center, in Olanda, che hanno messo a punto – e testato con successo su topi da laboratorio – un trattamento in grado di indurre al suicidio le cellule anziane. I dettagli della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista Cell.
Un meccanico per il dna

Cominciamo dallo studio pubblicato su Science: gli autori del lavoro hanno condotto una serie di esperimenti su topi identificando un passaggio cruciale nel processo molecolare che permette alle cellule di riparare il dna danneggiato da invecchiamento e radiazioni. Le cellule del corpo, infatti, hanno la capacità innata di riparare il dna – lo fanno, per esempio, ogni volta che ci esponiamo al sole – ma tale caratteristica declina con l’avanzare dell’età: l’équipe di Sinclair ha scoperto che un metabolita, il Nad+, gioca un ruolo fondamentale nell’intero processo.

I topi trattati con un precursore del Nad+, infatti, hanno mostrato una capacità superiore rispetto agli altri nel riparare i danni al dna causati da esposizione a radiazioni o invecchiamento.
“Le cellule dei topi vecchi”

, ha detto Sinclair, “sono risultate, dopo una sola settimana di trattamento, pressoché indistinguibili da quelle dei topi giovani. Riteniamo di essere veramente vicini a un farmaco anti-invecchiamento efficace e sicuro. Se i prossimi esperimenti dovessero andare bene, il farmaco potrebbe arrivare sul mercato già tra cinque anni”. Persino la Nasa si è detta interessata alla ricerca, soprattutto in vista di future missioni umane su Marte, quando si renderà necessario proteggere gli astronauti dalle radiazioni nocive dello Spazio.

Cellule anziane addio Gli autori dello studio pubblicato su Cell, invece, hanno seguito un altro approccio, studiando i meccanismi con cui il corpo si sbarazza delle cellule senescenti, quelle che hanno smesso di riprodursi. Tali cellule si accumulano con l’invecchiamento, giocano un ruolo importante nella guarigione dalle ferite e nell’arresto dei tumori e rilasciano sostanze chimiche che provocano infiammazioni dei tessuti. I ricercatori, coordinati da Peter de Keizer, hanno messo a punto un farmaco – un peptide – che induce selettivamente al suicidio tali cellule, agendo sul bilancio delle sostanze presenti al loro interno.
Il trattamento è stato testato su diversi gruppi di topi di laboratorio: il primo costituito da animali anziani (con un’età equivalente a novant’anni umani), il secondo composto da animali geneticamente modificati in modo da invecchiare molto rapidamente e il terzo da animali invecchiati precocemente per effetto di chemioterapia. E i risultati sembrano essere incoraggianti: in diversi animali si è osservato infatti un recupero delle funzioni epatiche (che tendono a declinare con l’invecchiamento) e il raddoppiamento della distanza percorsa correndo sulla ruota. Keizer, comunque, ha ammesso di aver osservato anche effetti meno significativi, il che suggerisce che il trattamento debba ancora essere perfezionato, e di non aver osservato effetti collaterali, “anche se va detto che i topi non possono parlare”.
ENGLISH
Two significant advances in anti-aging therapies in one fell swoop. The first was made by a team of researchers at the University of New South Wales, Australia, coordinated by David Sinclair, who, as told on the pages of Science, has identified the molecular processes that allow cells to repair damage caused to DNA , precisely, from aging and radiation.
The second, however, is the work of a group of scientists from the Erasmus University Medical Center in the Netherlands, which have developed - and successfully tested on laboratory mice - a treatment that can lead to suicide older cells. Details of the discovery were published in the journal Cell.
A mechanical for dna
Let's start from the study published in Science: the employment authors conducted a series of experiments on mice by identifying a crucial step in the molecular process that allows cells to repair DNA damaged by aging and radiation. The cells of the body, in fact, have the innate ability to repair the DNA - they do, for example, every time we expose ourselves to the sun - but this characteristic declines with age: the team found that Sinclair a metabolite, Nad +, plays a vital role in the whole process.
Mice treated with a precursor of Nad +, in fact, showed a higher capacity than the other in repairing damage to DNA caused by radiation exposure or aging.
"The cells of old mice"
Said Sinclair, "I was, after one week of treatment, virtually indistinguishable from those of young mice. We believe we are very close to an effective and safe anti-aging drug. If the next experiments should be fine, the drug could reach the market in five years already ". Even NASA has expressed an interest in research, especially in view of future human missions to Mars, as necessary will protect astronauts from harmful radiation of space.
Cells elderly farewell
The authors of the study published in Cell, however, followed a different approach, studying the mechanisms by which the body gets rid of senescent cells, those that have stopped reproducing. These cells accumulate with age, play an important role in the healing of wounds and the arrest of tumors and release chemicals that cause tissue inflammation. The researchers, led by Peter de Keizer, have developed a drug - a peptide - that selectively induces these cells to suicide, by acting on the budget of the substances present in them.
The treatment has been tested on different groups of laboratory mice: the first consists of older animals (with an age equivalent to human ninety), the second compound from animals genetically modified so as to grow very quickly, and the third from animals prematurely aged for chemotherapy effect. And the results seem to be encouraging: in different animals has in fact observed a recovery of liver functions (which tend to decline with aging) and the doubling of the distance traveled on the running wheel. Keizer, however, admitted that he also observed less significant effects, suggesting that the treatment has yet to be perfected, and had not observed side effects, "although it must be said that mice can not speak."
Da:
https://www.wired.it/scienza/medicina/2017/03/27/pillola-inverte-invecchiamento/?utm_source=wired&utm_medium=NL&utm_campaign=daily

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