Come leggere il dolore dei neonati / How to read the baby's pain

Come leggere il dolore dei neonatiHow to read the baby's pain



Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa





Nel tracciato elettroencefalografico è possibile isolare segnali che rappresentano la firma del dolore percepito da un bambino in periodo preverbale. In questo modo sarà possibile calibrare in modo più accurato l'uso di farmaci analgesici in quei piccoli che devono sottostare a terapie o interventi potenzialmente dolorosi.

La valutazione del dolore nei bambini molto piccoli è importante - soprattutto in quelli che devono essere sottoposti a terapie o interventi - perché diversi studi hanno mostrato che l'esposizione al dolore nel periodo pre-verbale è associata a conseguenze negative sia a breve che a lungo termine. Attualmente i pediatri devono fare affidamento sull'osservazione delle espressioni facciali o della frequenza cardiaca, che sono però indicatori imprecisi e non particolarmente affidabili. Senza contare che la somministrazione di analgesici può essere problematica nei bambini piccoli perché metabolizzano i farmaci in modo diverso, rendendo difficile il calcolo del dosaggio corretto.

Ora Caroline Hartley e colleghi sono riusciti a individuare nelle registrazioni elettroencefalografiche (EEG) dell'attività cerebrale degli infanti una serie di parametri che rappresentano la "firma" della percezione del dolore da parte del piccolo.

Come illustrato su “Science Translational Medicine”, i ricercatori hanno identificare questa firma EEG in uno studio pilota su 18 neonati sottoposti a una procedura di puntura del tallone e clinicamente necessaria per lo screening dei neonati rispetto a una serie di malattie da cui potrebbero essere affetti. Successivamente hanno convalidato i risultati ottenuti in quattro altri studi su un totale di 72 bambini, mostrando che la tecnica è valida anche per i bambini nati pretermine.

I ricercatori hanno anche stabilito che la tecnica permette di distinguere con buona affidabilità fra le variazioni nei tracciati EEG dovuti a stimoli dolorosi e quelle provocate da stimoli non dolorosi come luci lampeggianti, tocchi dolci o rumori forti. Infine, il segnale corrispondente alla firma dolorifica ha mostrato di ridursi significativamente quando per la prova 
della puntura del tallone venivano usati gli anestetici topici.

Una volta effettuati ulteriori studi di validazione, gli autori dicono che questa tecnica potrebbe essere utile per testare l'efficacia analgesica dei farmaci nelle popolazioni non verbali.

ENGLISH

In the electroencephalographic track, it is possible to isolate signals representing the pain experienced by a child in a preverbal period. This way, it is possible to calibrate more accurately the use of analgesic drugs in those small children who have to undergo therapeutic or potentially painful interventions.

Pain assessment in very small children is important - especially in those who need to undergo therapies or interventions - because several studies have shown that exposure to pain in the pre-verbal period is associated with both short and long-term negative consequences term. Currently pediatricians have to rely on observing facial expressions or heart rate, which are, however, inaccurate and unreliable indicators. Not to mention that administration of analgesics can be problematic in young children because they metabolize drugs differently, making it difficult to calculate the correct dosage.

Now Caroline Hartley and colleagues have been able to identify in the elective brain (EEG) of infant brain activity a set of parameters that represent the "signature" of the child's perception of pain.

As illustrated in "Science Translational Medicine", researchers identified this EEG signature in a pilot study on 18 newborn babies subjected to a heel puncture procedure and clinically necessary for screening infants from a variety of diseases they may be affected . Subsequently they validated the results obtained in four other studies on a total of 72 children, showing that the technique is also valid for premature infants.

The researchers also found that the technique allows to distinguish with good reliability between the variations in EEG pathways due to painful stimuli and those caused by non-painful stimuli such as flashing lights, gentle touches or strong noises. Finally, the signal corresponding to the pain signature has shown to be significantly reduced when for the test
Of the heel puncture were used topical anesthetics.

Once further validation studies have been carried out, the authors say this technique could be useful to test the analgesic efficacy of drugs in non-verbal populations.


Da:

http://www.lescienze.it/news/2017/05/04/news/misurazione_dolore_neonati_eeg-3512424/?ref=nl-Le-Scienze_05-05-2017

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