Tumore al seno: il peso delle mutazioni BRCA1 e BRCA2 negli uomini / Breast cancer: the weight of BRCA1 and BRCA2 mutations in men

Tumore al seno: il peso delle mutazioni BRCA1 e BRCA2 negli uomini Breast cancer: the weight of BRCA1 and BRCA2 mutations in men


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa





Uno studio ha individuato il fattore che modula il rischio di sviluppare il tumore della mammella e della prostata negli uomini portatori di una particolare mutazione genetica.
Il tumore alla mammella è comunemente considerato una malattia femminile. In realtà anche gli uomini possono esserne colpiti, seppure in misura minore. Infatti, tra tutti i tumori maschili, quello alla mammella ha un’incidenza dell’1% contro il 25% del tumore alla prostata.
Queste percentuali tuttavia si invertono negli uomini portatori di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2.  Si tratta di geni ad alta penetranza, cioè la loro alterazione aumenta fortemente il rischio di essere colpiti da tumore. Mutazioni in questi geni predispongono a sviluppare circa il 15% dei tumori mammari maschili e il 2% dei tumori della prostata. Occorre dire però che non tutti gli individui che ereditano tali mutazioni hanno uguali probabilità di sviluppare un tumore nel corso della loro vita.
Laura Ottini della Sapienza, in collaborazione con Antonis Antoniou dell’Università di Cambridge e con numerosi gruppi di ricerca del consorzio internazionale CIMBA, ha dimostrato che il rischio di sviluppare il tumore della mammella e della prostata negli uomini portatori di mutazioni in BRCA1 e BRCA2 è correlato alla presenza di più polimorfismi genetici. I polimorfismi sono variazioni dei singoli nucleotidi, cioè delle unità che compongono la molecola di DNA. Grazie al sequenziamento dell’intero genoma umano, sappiamo che ogni individuo possiede nel suo corredo genetico milioni di polimorfismi e che alcuni di essi sono associati a un aumentato rischio di sviluppare un tumore.
La ricerca, che è stata anche sostenuta dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), si è avvalsa dei dati raccolti analizzando oltre 500.000 polimorfismi in 1.802 uomini portatori di mutazioni in BRCA1 e BRCA2. Con un approccio di GWAS (Genome Wide Association Study) i dati degli individui malati sono stati confrontati con quelli degli individui sani ed è stato elaborato un modello statistico, il PRS (Polygenic Risk Score), basato su 88 polimorfismi per il tumore della mammella e 103 per quello della prostata. I risultati sono pubblicati su Journal of Clinical Oncology.
Lo studio, reso possibile anche grazie al contributo di Valentina Silvestri, vincitrice di un finanziamento per l’avvio alla ricerca della Sapienza in questo ambito, ha sviluppato un PRS che consente di predire il rischio di sviluppare il tumore della mammella e della prostata in uomini portatori di mutazioni nei geni BRCA1e BRCA2. Per esempio, negli uomini portatori di mutazioni in BRCA2 il rischio di sviluppare il tumore della prostata è nel complesso di circa il 40%: il PRS consente di classificare questi uomini in individui a basso PRS, cioè con un rischio di circa il 19%, e in individui ad alto PRS, cioè con un rischio di circa il 61%.
Nella pratica clinica questa stratificazione potrebbe permettere di sorvegliare ciascun individuo secondo il proprio rischio personale, riservando controlli maggiori agli individui ad alto rischio ovvero ad alto PRS.
“Le implicazione di questo studio per la prevenzione e la diagnosi precoce – afferma Laura Ottini – sono notevoli e rispondono alle crescenti richieste di una medicina personalizzata per la quale è fondamentale migliorare l’efficacia degli screening attualmente proposti”.
ENGLISH
One study identified the factor modulating the risk of developing breast and prostate cancer in men carrying a particular genetic mutation.
Breast cancer is commonly considered a female illness. In fact, men can also be affected, albeit to a lesser extent. In fact, among all male tumors, breast cancer has an incidence of 1% versus 25% of prostate cancer.
However, these percentages are inverted in men carrying mutations in BRCA1 and BRCA2 genes. These are high penetrant genes, meaning their alteration greatly increases the risk of being affected by cancer. Mutations in these genes predispose to develop about 15% of male breast cancer and 2% of prostate cancer. It should be said, however, that not all individuals inheriting such mutations have the same chance of developing a tumor throughout their life.
Laura Ottini of Sapienza, in collaboration with Antonis Antoniou of the University of Cambridge and with several research groups at the CIMBA international consortium, showed that the risk of developing breast and prostate cancer in men with BRCA1 and BRCA2 mutations is Correlated with the presence of several genetic polymorphisms. Polymorphisms are variations of the single nucleotides, i.e. the units that make up the DNA molecule. Thanks to the sequencing of the entire human genome, we know that every individual has millions of polymorphisms in his genetic kit and that some of them are associated with an increased risk of developing a tumor.
The research, which was also supported by the Italian Cancer Research Association (Airc), utilized data collected by analyzing over 500,000 polymorphisms in 1,802 men carrying mutations in BRCA1 and BRCA2. With a GWAS (Genome Wide Association Study) approach, data of diseased individuals were compared to those of healthy individuals and a statistical model was developed, the PRS (Polygenic Risk Score) based on 88 polymorphisms for breast cancer and 103 for that of the prostate. The results are published in Journal of Clinical Oncology.
The study, made possible thanks to the contribution of Valentina Silvestri, a winner of a search for Sapienza research in this field, has developed a PRS that predicts the risk of developing breast and prostate cancer in men BRCA1e BRCA2 genes mutations. For example, in men with mutations in BRCA2, the risk of developing prostate cancer is around 40% overall: PRS classifies these men in low PRS individuals, ie with a risk of about 19% And in individuals with high PRS, ie with a risk of about 61%.
In clinical practice, this stratification could allow each individual to monitor their personal risk, reserving greater controls for high-risk or high PRS individuals.
"The implications of this study for early prevention and diagnosis - says Laura Ottini - are remarkable and respond to the increasing demands of a personalized medicine for which it is crucial to improve the effectiveness of screening currently being proposed."
Da:
http://www.galileonet.it/2017/05/tumore-mutazioni-seno-uomini/?utm_campaign=Newsatme&utm_content=Tumore%2Bal%2Bseno%3A%2Bil%2Bpeso%2Bdelle%2Bmutazioni%2BBRCA1%2Be%2BBRCA2%2Bnegli%2Buomini&utm_medium=news%40me&utm_source=mail%2Balert

Commenti

Post popolari in questo blog

Paracetamolo, ibuprofene o novalgina: quali le differenze? / acetaminophen, ibuprofen, metamizole : what are the differences?

Diminuire l'ossigeno per aumentare la longevità? / Decrease Oxygen to Boost Longevity?

Sci-Fi Eye: il nostro futuro urbano / Sci-Fi Eye: Our Urban Future