Una terapia cellulare per l'epilessia / Cell therapy for epilepsy

Una terapia cellulare per l'epilessiaCell therapy for epilepsy


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa






All'origine di molti casi di questa malattia c'è il cattivo funzionamento di una particolare classe di cellule nervose dell'ippocampo, i cosiddetti interneuroni gabaergici. Il trapianto di precursori dei neuroni in quell'area ha mostrato, nel modello animale, di essere in grado di eliminare o ridurre il numero di crisi convulsive e le anomalie di comportamento che caratterizzano la patologia.

L'iniezione di cellule progenitrici dei neuroni nella regione cerebrale dell'ippocampo ha permesso di ridurre, nel modello animale, la frequenza delle crisi convulsive e delle alterazioni comportamentali caratteristiche dell'epilessia. A riferirlo è un articolo pubblicato su “Nature Neuroscience” che illustra una ricerca condotta presso l'Università della California a San Francisco sotto la direzione di Scott C. Baraban.

All'origine di un significativo numero di casi di epilessia vi è una disfunzione in una particolare popolazione di cellule nervose dell'ippocampo, i cosiddetti interneuroni inibitori gabaergici, che hanno un ruolo essenziale nella regolazione dell'eccitabilità dei neuroni corticali e nella coordinazione di movimenti e comportamenti. 

Per trattare queste forme di epilessia si ricorre a farmaci sistemici che potenziano i meccanismi inibitori mediati dal neurotrasmettitore GABA, il cui uso a lungo termine può però portare a effetti secondari indesiderati a livello comportamentale o cognitivo. Senza contare che circa un terzo dei pazienti risulta comunque refrattario alla terapia. 

Una delle alternative più promettenti al trattamento farmacologico è quello del trapianto di cellule staminali che, differenziandosi nella sede di inoculazione, potrebbero ricostituire una nuova rete funzionante di interneuroni in grado di sopperire ai deficit di quella esistente.

Finora, lavorando con ceppi di topi predisposti a sviluppare l'epilessia, Baraban e colleghi erano riusciti a dimostrare che il trapianto di cellule progenitrici dei neuroni gabaergiche in epoca immediatamente post-natale, e prima del primo esordio epilettico, era in grado di ridurre significativamente l'insorgenza e la gravità della malattia. 

In quest'ultimo studio, i ricercatori sono riusciti a dimostrare che anche il

sistema nervoso adulto può sostenere la migrazione delle cellule progenitrici dei neuroni gabaergici, la loro differenziazione, e l'integrazione nelle strutture cerebrali esistenti, con un effettivo recupero funzionale dei deficit preesistenti.

“Anche se è necessario ancora molto lavoro prima di poter introdurre un trattamento di questo tipo nella pratica clinica – scrivono gli autori - questo è un primo importante passo per dimostrare le potenzialità di questo approccio” che potrebbe essere importante anche per altri disturbi cerebrali in cui è presente una disfunzione dei circuiti inibitori dell'ippocampo, come la malattia di Alzheimer o l'autismo.

ENGLISH


At the origin of many cases of this disease is the malfunction of a particular class of nerve cells of the hippocampus, the so-called gabaergic interneurons. The transplantation of neuronal precursors in that area has shown, in the animal model, that it is able to eliminate or reduce the number of seizures and behavioral abnormalities that characterize the disease.

Injecting neuronal progenitor cells into the hippocampal region of the brain has reduced the frequency of convulsive seizures and behavioral abnormalities in epilepsy in the animal model. To report it is an article published in "Nature Neuroscience" illustrating a research conducted at the University of California in San Francisco under the direction of Scott C. Baraban.

At the origin of a significant number of cases of epilepsy there is a dysfunction in a particular population of hippocampal nerve cells, so-called gabaergic interneurons, which play an essential role in regulating excitability of cortical neurons and in the coordination of movements And behaviors.

To treat these forms of epilepsy, systemic drugs are being used that potentiate inhibitory mechanisms mediated by the GABA neurotransmitter, whose long-term use may, however, lead to unwanted side-effects at behavioral or cognitive levels. Not to mention that about a third of patients are still refractory to therapy.

One of the most promising alternatives to pharmacological treatment is that of stem cell transplant that, by differentiating at the inoculation site, could replenish a new working network of interneurons able to withstand the deficiencies of the existing one.

Up to now, working with mice strains predisposed to developing epilepsy, Baraban and colleagues had been able to demonstrate that progenitor cell transplantation of gabaergic neurons in the post-natal period, and before the first epileptic debut, was able to significantly reduce The onset and severity of the disease.

In this last study, researchers have been able to prove that even the
Adult nervous system can support the migration of progenitor cells of gabaergic neurons, their differentiation, and integration into existing brain structures, with effective functional recovery of existing deficits.

"Although much work is still needed before introducing such a treatment in clinical practice," the authors write, "this is a first important step to demonstrate the potential of this approach," which could be important for other brain disorders where There is a dysfunction of hippocampus inhibitor circuits, such as Alzheimer's disease or autism.

Da:

http://www.lescienze.it/news/2013/05/07/news/epilessia_interneurono_terapia_cellulare-1643450/

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