Awesome audio: MDO concept immerses listeners in sound / Audio impressionante: il concetto MDO immerge gli ascoltatori nel suono

Awesome audio: MDO concept immerses listeners in sound / Audio impressionante: il concetto MDO immerge gli ascoltatori nel suono


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa

3D audio
Consumers could experience sound from films or games in a more immersive 3D way following the development of a concept that links multiple devices that have audio output.
The Media Device Orchestration (MDO) concept has been developed at Surrey University in collaboration with the Universities of Salford and Southampton, and BBC Research & Development. It was presented at the Audio Mostly conference in London on 24 August 2017.
Using the MDO concept, researchers say they have demonstrated a 3D or ‘spatial audio’ experience that can be achieved by employing everyday home devices in the living room such as a laptop, smartphone or wireless mini-speaker. The technology is said to isolate different elements within audio content (such as a particular voice), and connecting them to separate speakers available around the room.
Surrey University claims the concept could enable consumers to experience films, games, programmes and music in a far more immersive, multi-layered and exciting way.
It is possible to create 3D listening experiences using current spatial audio technology, but this requires a complex set-up involving a multitude of speakers located at exact points in relation to the listener. Because of these limitations, the technology cannot easily be replicated in a domestic situation and is generally limited to specialist environments.
The MDO research is part of the £5.4m five-year S3A project, funded by EPSRC, which is aimed at delivering a step-change in the quality of audio consumed by the general public.
The development of immersive spatial audio systems has become a major focus for the audio research community and home audio industry in recent years for a number of reasons. With the advent of advanced home video technology such as 3D TV, there is a need for audio technology to ‘catch up’ in order to match the visual experience. At the same time, the growth of Virtual Reality for video games and other applications is creating demand for a sense of sound which is all around the user.
In addition to ‘channel-based’ sound production (in which the reproduction system is fixed before the content is broadcast), ‘object-based’ audio has recently emerged on the commercial market with the launch of technologies such as Dolby Atmos. The object-based audio technology has enabled the S3A researchers to access each separate part of an audio scene, intelligently routing them to improve the listener experience.
Dr Philip Jackson, senior lecturer in Machine Audition at Surrey, said: “Most consumer audio transmitted into our homes is in the form of two-channel stereo which uses basic principles that have been around for over 130 years. To date, sophisticated multi-channel audio techniques have not helped to improve the listening experience for the general public. Our aim is to take spatial audio out of the lab and into people’s homes, and give users the impression of being at the heart of the action while in their living room.”
The MDO concept is now being further developed by the S3A team in order to automate the process of ‘labelling’ sounds and connecting them with available speakers.
ITALIANO
I consumatori potrebbero sperimentare il suono da film o giochi in un modo 3D più immersivo seguendo lo sviluppo di un concetto che collega più dispositivi che dispongono di output audio.

Il concetto di  Media Device Orchestration  (MDO) è stato sviluppato presso la Surrey University in collaborazione con le Università di Salford e Southampton e BBC Research & Development. È stato presentato alla conferenza Audio Mostly a Londra il 24 agosto 2017.
Utilizzando il concetto di MDO, i ricercatori hanno affermato di aver dimostrato un'esperienza audio 3D o "spaziale" che può essere realizzata utilizzando dispositivi domestici di uso quotidiano in salotto, come un computer portatile, uno smartphone o un mini altoparlante wireless. Si dice che la tecnologia isola diversi elementi all'interno del contenuto audio (ad esempio una voce particolare) e li collega a diffusori separati disponibili in tutta la stanza.
Surrey University sostiene che il concetto potrebbe consentire ai consumatori di sperimentare film, giochi, programmi e musica in un modo molto più coinvolgente, multilivello ed emozionante.
È possibile creare esperienze di ascolto 3D utilizzando la tecnologia audio spaziale attuale, ma questo richiede una configurazione complessa che include una moltitudine di altoparlanti situati in punti esatti in relazione all'ascoltatore. A causa di queste limitazioni, la tecnologia non può essere facilmente replicata in una situazione domestica ed è generalmente limitata a ambienti specialistici.
La ricerca MDO fa parte del progetto a cinque anni S3A di 5,4 milioni di euro, finanziato da EPSRC, che mira a fornire un passo avanti nella qualità dell'audio consumato dal grande pubblico.
Lo sviluppo di sistemi audio spaziali immersivi è diventato un punto di riferimento per la comunità di ricerca audio e l'industria audio nazionale negli ultimi anni per diversi motivi. Con l'avvento di una tecnologia video avanzata  come la 3D TV, c'è la necessità che la tecnologia audio "raggiunga" si adatti all'esperienza visiva. Allo stesso tempo, la crescita della Virtual Reality per i videogiochi e le altre applicazioni sta creando la domanda di un suono che è attorno all'utente.
Oltre alla produzione di suoni "basati su canali" (in cui il sistema di riproduzione è fisso prima che il contenuto sia trasmesso), l'audio "object-based" è recentemente emerso sul mercato commerciale con il lancio di tecnologie come Dolby Atmos. La tecnologia audio basata sugli oggetti ha permesso ai ricercatori S3A di accedere a ciascuna parte separata di una scena audio, intelligentemente per indirizzarli per migliorare l'esperienza dell'ascoltatore.
Il dottor Philip Jackson, docente senior della Machine Audition di Surrey, ha dichiarato: "La maggior parte degli audio dei consumatori trasmessi nelle nostre case è sotto forma di stereo a due canali che utilizza principi fondamentali che sono stati utilizzati da circa 130 anni. Finora, le tecniche audio sofisticate multicanale non hanno contribuito a migliorare l'esperienza di ascolto per il grande pubblico. Il nostro obiettivo è quello di portare l'audio spaziale fuori dal laboratorio e nelle case della gente e dare agli utenti l'impressione di essere al centro dell'azione durante il loro soggiorno ".
Il concetto MDO è ora sviluppato ulteriormente dal gruppo S3A per automatizzare il processo di "etichettatura" del  suono e collegarli con altoparlanti disponibili.
Da:
https://www.theengineer.co.uk/audio-mdo-sound-3d/?cmpid=tenews_3843061&adg=B69ABBDE-DA23-4BA2-B8C3-86E1E1A9FA79

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