Imparare una nuova lingua con la stessa facilità dei bambini / Learn a new language with the same easiness of children.

Imparare una nuova lingua con la stessa facilità dei bambiniLearn a new language with the same easiness of children.


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa




Ringiovanire le capacità di apprendimento è possibile agendo sull’ attività di una singola molecola nel nostro cervello.
Vi siete mai chiesti come mai i bambini imparano più velocemente e meglio una nuova lingua? E perché da adulti facciamo più fatica? La risposta risiede nell’esistenza di una finestra temporale, un lasso di tempo in cui il nostro cervello è più plastico, distingue meglio i suoni ed è più reattivo agli stimoli. Superata questa finestra le capacità di apprendimento sono ridotte. Ma non tutto è perduto. I ricercatori del St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis hanno scoperto che si può agire sull’attività di una singola molecola presente nel cervello, l’adenosina, per estendere questa finestra fino all’età adulta e ringiovanire le capacità di apprendimento.
Nello studio pubblicato su Science, condotto su esemplari giovani,  e adulti di topo, i ricercatori hanno dimostrato che è possibile riacquisire le abilità giovanili andando a bloccare l’attività dell’adenosina. Questa molecola, la cui concentrazione aumenta con l’età adulta, interferisce nella comunicazione tra la regione del cervello deputata alla raccolta degli stimoli sonori e la corteccia uditiva, responsabile dell’elaborazione e comprensione dei suoni.
I circuiti della corteccia sono estremamente sensibili durante le prime fasi post-natali, quando la comprensione di questi stimoli costituisce uno dei meccanismi fondamentali per lo sviluppo delle funzioni cognitive e del linguaggio. Tale plasticità negli adulti viene persa e l’esposizione a semplici stimoli uditivi passivi non è più sufficiente.
Stanislav S. Zakharenko, neurobiologo al dipartimento del St. Jude. Hospital e i colleghi hanno dimostrato che bloccando selettivamente il recettore dell’adenosina, mediante l’utilizzo del composto sperimentale FR194921, i topi non solo rispondevano maggiormente allo stesso tono nelle settimane o mesi successivi, ma acquisivano anche l’abilità di distinguere toni molto simili e i topi di solito non hanno questa caratteristica. È stato anche osservato che questa migliorata capacità di discriminare i suoni è stata mantenuta per settimane. “Presi insieme questi risultati hanno dimostrato che la finestra per l’efficace apprendimento uditivo è stata riaperta nei topi e che questi hanno conservato le informazioni “, ha spiegato Zakharenko. La plasticità è stata ripristinata e la finestra critica estesa oltre il limite noto fino a questo momento. “Ciò suggerisce che potrebbe essere possibile estendere la finestra critica anche negli umani andando a colpire selettivamente il recettore dell’adenosina con lo sviluppo di farmaci specifici” ha spiegato l’autore.
I ricercatori hanno anche individuato un altro possibile obiettivo su cui poter agire per ringiovanire l’attività cerebrale, ampliando così le possibilità di ricerca future. Zakharenko e i suoi colleghi hanno collegato il declino della facilità di apprendimento uditivo all’aumento con l’età di un enzima (ecto-5′-nucleotidase) coinvolto nella produzione di adenosina nel talamo uditivo. I topi adulti avevano infatti una maggior concentrazione di questo enzima e la sua delezione ha portato l’adenosina ai livelli paragonabili ai topi appena nati. La possibilità di “ringiovanire” i processi della mappa corticale attraverso metodi non invasivi e ben mirati, come farmaci con emivita breve, ma con effetti duraturi fornisce prospettive incoraggianti per la ricerca futura.
ENGLISH
Rejuvenating learning abilities is possible by acting on the activity of a single molecule in our brain.
Have you ever wondered how children are learning faster and better a new language? And why do we make it harder for adults? The answer lies in the existence of a time window, a time when our brain is more plastic, better distinguishes the sounds and is more responsive to stimuli. After passing this window, learning skills are reduced. But not all is lost. Researchers at the St. Jude Children's Research Hospital in Memphis have found that one can act on the activity of a single molecule present in the brain, adenosine, to extend this window to adulthood and rejuvenate learning skills.
In the study published in Science, conducted on young specimens and adult mice, researchers have shown that it is possible to regain young skills by blocking the activity of adenosine. This molecule, whose concentration increases with adulthood, interferes with the communication between the brain region responsible for the collection of sound stimuli and the auditory cortex responsible for the processing and understanding of the sounds.
Bark circuits are extremely sensitive during the early postnatal stages when understanding these stimuli is one of the fundamental mechanisms for the development of cognitive and language functions. Such plasticity in adults is lost and exposure to simple passive auditory stimuli is no longer sufficient.
Stanislav S. Zakharenko, a neurobiologist at St. Jude's Department. Hospital and colleagues have shown that selectively blocking the adenosine receptor, using the experimental compound FR194921, the mice not only responded more to the same tone in the weeks or months later but also acquired the ability to distinguish very similar tones and Mice usually do not have this feature. It has also been noted that this improved ability to discriminate sounds has been maintained for weeks. "Taken together, these findings have shown that the window for effective auditory learning has been reopened in mice and that they have kept information," Zakharenko explained. The plasticity was restored and the critical window extended beyond the known limit up to this point. "This suggests that it could be possible to extend the critical window even in humans by going to selectively affect the adenosine receptor with the development of specific drugs," the author explained.
Researchers have also identified another possible goal to be able to rejuvenate brain activity, thus widening future research possibilities. Zakharenko and his colleagues have linked the decline of earache learning ease with the age of an enzyme (ecto-5'-nucleotidase) involved in the production of adenosine in the auditory thalamus. Adult mice had a greater concentration of this enzyme and its deletion led adenosine to levels comparable to newly born mice. The ability to "rejuvenate" cortical map processes through non-invasive and well-targeted methods such as short-lived, but long-lasting drugs provides encouraging prospects for future research.
Da:
https://www.galileonet.it/2017/08/imparare-nuova-lingua-la-stessa-facilita-dei-bambini/?utm_campaign=Newsatme&utm_content=Imparare%2Buna%2Bnuova%2Blingua%2Bcon%2Bla%2Bstessa%2Bfacilit%C3%A0%2Bdei%2Bbambini&utm_medium=news%40me&utm_source=mail%2Balert

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