Laser sheds light on heart attack plaques. Il laser aiuta ad identificare le placche che provocano l'attacco di cuore.
An international team of doctors and scientists has discovered a new laser technique for detecting arterial plaques that cause heart attacks and strokes.
The research, carried out at Warwick University’s WMG (Warwick Manufacturing Group), Rice University’s Baker Institute, and Monash University in Australia, used near-infrared light to identify the high-risk plaques. By increasing the wavelength of the light currently used to image the fatty build-up found in arteries (atherosclerotic plaques) the team found it could selectively identify the rupture-prone deposits. The work is published in the journal Nature Communications.
“Despite the millions of dollars spent each year particularly on heart imaging, there still isn’t a reliable way of identifying these unstable plaques,” said Monash University’s Dr Karlheinz Peter.
“We realized when we shine a light in the near-infrared wavelength range, that this light is reflected at a certain wavelength. So in a way, we can use laser light to shine up the plaques that are unstable, and it’s very characteristic.”
Some arterial plaque deposits can remain stable for years, but other high-risk cases can develop complications such as bleeding into the plaque, which leads to the formation of cracks and rupture of the deposit. This can result in vessels developing clots, causing a heart attack or stroke. According to the researchers, current imaging techniques are able to identify some characteristics of high-risk plaques, but none is generally accepted as reliable methods for selectively detecting the dangerous plaques.
The substances causing this fluorescence were identified using Raman spectroscopy and are thought to be a mixture of heme products, formed during the degradation of red blood cells. These products were only observed in the unstable plaques with internal bleeding and not observed in the more stable fatty deposits.
“What we have done uses innovative, materials-based techniques to assist in the development of new diagnostic tools,” said Dr Tara Schiller from WMG.
“This could help us to detect the threat of an imminent heart attack and result in a decrease in the mortality rates.”
ITALIANO
Un gruppo internazionale di medici e scienziati ha scoperto una nuova tecnica laser per rilevare le placche arteriose che causano attacchi cardiaci e infarti.
La ricerca, condotta presso la WMG (Warwick Manufacturing Group) dell'Università di Warwick, l'Istituto Baker dell'Università del Rice e l'università di Monash in Australia, ha utilizzato la luce a infrarossi per identificare le placche ad alto rischio. Aumentando la lunghezza d'onda della luce attualmente utilizzata per rappresentare l'accumulo di grassi trovati nelle arterie (placche aterosclerotiche), il gruppo ha trovato che potrebbe identificare selettivamente i depositi di rottura. Il lavoro è pubblicato nella rivista Nature Communications.
"Nonostante i milioni di dollari spesi ogni anno in particolare sull'analisi dell'immagine del cuore, non esiste ancora un modo affidabile di identificare queste placche instabili", ha dichiarato il dottor Karlheinz Peter dell'Università di Monash.
"Ci siamo resi conto che quando viene utilizzata una luce nella gamma di lunghezze d'onda vicino ad infrarossi, questa luce si riflette a una certa lunghezza d'onda. Così in un certo senso possiamo usare la luce laser per illuminare le placche instabili, ed è molto caratteristica ".
Alcuni depositi di placca arteriosa possono rimanere stabili per anni, ma altri casi ad alto rischio possono sviluppare complicazioni come il sanguinamento nella placca, che porta alla formazione di fessure e rottura del deposito. Ciò può causare vasi che sviluppano coaguli, causando un attacco cardiaco o ictus. Secondo i ricercatori, le tecniche di analisi attuale dell'immagine sono in grado di identificare alcune caratteristiche delle placche ad alto rischio, ma nessuna è generalmente accettata come metodo affidabile per la selezione selettiva delle placche pericolose.
Le sostanze che hanno causato questa fluorescenza sono state identificate usando la spettroscopia Raman e sono considerate una miscela di prodotti heme, formati durante il degrado dei globuli rossi. Questi prodotti sono stati osservati solo nelle placche instabili con sanguinamento interno e non osservate nei depositi grassi più stabili.
"Lo studio svolto utilizza tecniche innovative basate sull'individuazione di materiali per aiutare nello sviluppo di nuovi strumenti diagnostici", ha detto il dottor Tara Schiller dal WMG.
"Questo potrebbe aiutarci a individuare la minaccia di un attacco cardiaco imminente e provocare una diminuzione dei tassi di mortalità".
Da:
https://www.theengineer.co.uk/laser-heart-attack-plaques/?cmpid=tenews_3819795&adg=CA40D8F0-63B9-4BE1-90A0-3379B1DDE40E
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