Tumori: il supercomputer personalizza la terapia in 10 minuti / Tumors: the supercomputer personalizes therapy in 10 minutes

Tumori: il supercomputer personalizza la terapia in 10 minuti Tumors: the supercomputer personalizes therapy in 10 minutes


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



I ricercatori del New York Genome Center hanno testato un super-computer dell’Ibm per la diagnosi di un tumore al cervello, ottenendo un’analisi genetica della neoplasia e una proposta di terapia in una frazione del tempo necessario agli specialisti umani.
Un’intelligenza artificiale in grado di eseguire analisi più rapide e sviluppare una possibile terapia per il trattamento di un tumore in appena 10 minuti, un compito che un team di esperti ha invece impiegato oltre 160 ore a completare. Si tratta di Watson, un supercomputer sviluppato dalla Ibm e già in passato utilizzato per applicazioni mediche (Watson viene infatti già utilizzato in diversi ospedali oncologici in Florida, India e Tailandia).
A raccontare l'ultima impresa del supercomputer è uno è uno studio pubblicato su Neurology Genetics, che descrive come Watson sia stato utilizzato per analizzare il caso di un paziente di 76 anni affetto da un tumorecerebrale e deceduto a di un anno dalla diagnosi, dopo essersi sottoposto a un intervento di rimozione e a cicli di radioterapia e chemioterapia. Lo scopo dei ricercatori era stabilire se il sequenziamento dell’intero DNA del paziente, una tecnica costosa e che richiede molto tempo, fosse utile per determinare il migliore trattamento a disposizione.
I dati raccolti durante la ricerca sono infatti stati forniti e analizzati separatamente da Watson e da un team di esperti. Dai risultati è emerso che in entrambi i casi, sia per Watson che per il team, il sequenziamento totale del DNA ha permesso di individuare mutazioni che non sarebbero comparse in un test meno accurato.
In soli 10 minuti Watson ha inoltre individuato un possibile trattamento per lo specifico tumore analizzato, un processo che la sua controparte umana ha impiegato oltre 160 ore a completare. Tuttavia, la vittoria è stata solo parziale: la combinazione di farmaci preparata dai ricercatori umani, infatti, sarebbe potenzialmente più efficace di quella raccomandata da Watson. Robert Darnell, co-autore dello studio, sottolinea come sia fondamentale, e potenzialmente più efficace per il paziente, la collaborazione tra medici e intelligenze artificiali: “Penso che per i medici non sia possibile maneggiare la valanga di dati che ci sono oggi, destinata a crescere nel futuro. Il tempo è una variabile chiave per il paziente, e le intelligenze artificiali ci offrono la possibilità di avere uno strumento completamente nuovo da utilizzare.”
Watson infatti non è la prima, né l’unica, intelligenza artificiale a compiere passi in avanti in campo medico di recente: ricordiamo ad esempio i computer in grado di riconoscere tumori della pelle sviluppati dai ricercatori di Stanford e l’interfaccia sviluppata dagli scienziati Brain Center of University Medical Center di Utrecht per decifrare i pensieri dei pazienti affetti da paralisi.
ENGLISH
New York Genome Center researchers have tested an IBM supercomputer for the diagnosis of a brain tumor, obtaining a genetic analysis of the neoplasia and a proposal of therapy in a fraction of the time it takes for human specialists.
An artificial intelligence that can perform faster analysis and develop a possible cancer therapy in just 10 minutes, a task that a team of experts took over 160 hours to complete. This is Watson, a supercomputer developed by IBM and used in the past for medical applications (Watson is already used in several oncology hospitals in Florida, India and Thailand).
To tell the latest company of the supercomputer is one is a study published in Neurology Genetics, which describes how Watson was used to analyzing the case of a 76-year-old patient suffering from a tumor-cerebral and died one year after diagnosis, after having Undergoing remission and radiotherapy and chemotherapy cycles. The aim of the researchers was to determine whether the sequencing of the entire DNA of the patient, a costly technique that takes a long time, was useful in determining the best available treatment.
Data collected during the research has been provided and analyzed separately by Watson and a team of experts. The results showed that in both cases, both for Watson and for the team, total DNA sequencing allowed to detect mutations that would not appear in a less accurate test.
In just 10 minutes, Watson also identified a possible treatment for the specific tumor being analyzed, a process that his human counterpart took over 160 hours to complete. However, victory was only partial: the combination of drugs prepared by human researchers would, in fact, be potentially more effective than the one recommended by Watson. Robert Darnell, co-author of the study, underlines the importance and potential of the patient, the collaboration between doctors and artificial intelligence, is crucial: "I think that doctors can not handle the avalanche of data that we are today destined for To grow in the future. Time is a key variable for the patient, and artificial intelligence gives us the ability to have a completely new tool to use. "
Watson, in fact, is not the first, or the only, artificial intelligence to move forward in the medical field recently: let's remember, for example, computers capable of recognizing skin tumors developed by Stanford researchers and the interface developed by Brain scientists Center of the University Medical Center in Utrecht to decipher the thoughts of patients with paralysis.
Da:
https://www.galileonet.it/2017/08/tumori-supercomputer-sceglie-la-terapia-personalizzata-10-minuti/

Commenti

Post popolari in questo blog

Paracetamolo, ibuprofene o novalgina: quali le differenze? / acetaminophen, ibuprofen, metamizole : what are the differences?

Diminuire l'ossigeno per aumentare la longevità? / Decrease Oxygen to Boost Longevity?

Sci-Fi Eye: il nostro futuro urbano / Sci-Fi Eye: Our Urban Future