Dalla Germania arrivano i primi super-fotoni. THE FIRST SUPER-PHOTONS ARRIVE FROM GERMANY.



Dalla Germania arrivano i primi super-fotoni. Potrebbero essere utili per confermare sperimentalmente la nuova visione della fisica, intuita per primo al mondo dal Dott. Giuseppe Cotellessa. Essa supera i limiti della fisica di Newton, Einstein e Maxwell. /








Un nuovo tipo di luce, chiamato condensato fotonico di Bose-Einstein, è stato prodotto nei laboratori dell’Università di Bonn. Potrebbe diventare l’erede del laser. Su Nature
Si chiama condensato fotonico di Bose-Einstein, e non è un congegno di un film di fantascienza. Si tratta invece di un nuovo “tipo” di luce che potrebbe diventare presto l’erede del laser. Lo ha creato un gruppo di ricercatori dell’Università di Bonn, i cui risultati sono apparsi oggi su Nature. Questa nuova sorgente di luce ha caratteristiche simili a quelle del laser, e fra le possibili applicazioni c’è la realizzazione di circuiti elettronici su scale piccolissime, permettendo di realizzare chip e computer ancora più veloci.
Il condensato di Bose-Einstein, che prende il nome dai due famosi fisici – Satyendra Nath Bose e Albert Einstein – è un particolare stato della materia che viene raggiunto quando un insieme di particelle viene portato a temperature prossime allo zero assoluto, corrispondenti a circa 273 gradi sotto lo zero. In passato, infatti, condensati di atomi, per esempio di idrogeno o di rubidio, sono stati creati abbassando moltissimo la loro temperatura.
Anche con i fotoni (che sono quanti di luce) è possibile creare un condensato, per via della loro natura intrinseca. Finora, però, non ci era mai riuscito nessuno. Non è immediato capire cosa significhi “raffreddare la luce”, ma possiamo aiutarci con un esempio tratto dall’esperienza quotidiana. Sappiamo che quanto più un corpo è caldo, tanto più emette luce a lunghezze d’onda più corte. Scaldando un pezzo di ferro, possiamo notare come prima diventi rosso e poi tenda verso il giallo. Quando invece si raffredda, passerà da giallo a rosso e successivamente emetterà luce infrarossa, invisibile all’occhio umano. Inoltre un corpo freddo emette un numero minore di fotoni. Questo vuol dire, però, che è molto complicato riuscire ad “impacchettarli” in un condensato.
Per superare questo problema, il gruppo di Bonn ha inviato un fascio di luce fra due specchi altamente riflettenti. Fra i due specchi è stato inserito un pigmento immerso in un liquido. I fotoni del raggio di luce sono stati così assorbiti dalle molecole del pigmento, che riemettono luce in base alla loro temperatura: in pratica, è come se “raffreddassero” la luce. I pochi fotoni prodotti sono inoltre “ingabbiati” fra gli specchi, e possono essere concentrati in un punto. Il risultato è un condensato di luce: una sorgente completamente nuova che può ricordare i laser. “Attualmente non siamo capaci di produrre laser a lunghezze d’onda molto corte, ad esempio nell’intervallo dell’ultravioletto o dei raggi X”, ha spiegato Jan Klars: “Con un condensato fotonico di Bose-Einstein dovrebbe tuttavia essere possibile”. 
La prima applicazione di questo studio sarà la possibilità di creare circuiti elettronici molto piccoli e con altissima precisione, ma nessuno può certo immaginare quali saranno quelle future. Nel 1960, quando fu inventato il laser, nessuno immaginava che sarebbe stato utilizzato in miriadi di modi, dall’elettronica alla medicina.
ENGLISH
A new type of light, called Bose-Einstein's photonic condensate, was produced in the laboratories of the University of Bonn. He could become the heir of the laser. In Nature
It's called Bose-Einstein's photonic condensate, and it's not a science fiction device. Instead it is a new "type" of light that could soon become the heir to the laser. This was created by a group of researchers from the University of Bonn, whose results have appeared today in Nature. This new light source has characteristics similar to those of the laser, and among the possible applications is the creation of electronic circuits on very small scales, allowing to realize even faster chips and computers.
The Bose-Einstein condensate, which takes its name from the two famous physicists - Satyendra Nath Bose and Albert Einstein - is a particular state of matter that is achieved when a set of particles is brought to temperatures close to absolute zero, corresponding to about 273 degrees below zero. In fact, in the past, condensates of atoms, for example of hydrogen or rubidium, were created by lowering their temperature very much.
Even with photons (which are how many of light) it is possible to create a condensate, due to their intrinsic nature. So far, however, nobody has ever succeeded. It is not immediate to understand what it means to "cool the light", but we can help with an example drawn from everyday experience. We know that the more a body is hot, the more it emits light at shorter wavelengths. By heating a piece of iron, we can see how it first turns red and then tends towards yellow. On the contrary, when it cools, it will turn from yellow to red and then emit infrared light, invisible to the human eye. Furthermore, a cold body emits fewer photons. This means, however, that it is very complicated to be able to "pack" them in a condensate.
To overcome this problem, the Bonn group sent a beam of light between two highly reflecting mirrors. Between the two mirrors was inserted a pigment immersed in a liquid. The photons of the light beam have been so absorbed by the pigment molecules, which re-emit light according to their temperature: in practice, it is as if they "cool" the light. The few photons produced are also "caged" between the mirrors, and can be concentrated in one point. The result is a condensation of light: a completely new source that can remember lasers. "At present we are not able to produce lasers at very short wavelengths, for example in the ultraviolet or X-ray range," explained Jan Klars: "With a Bose-Einstein photonic condensate it should however be possible".
The first application of this study will be the possibility of creating very small electronic circuits with very high precision, but no one can certainly imagine what will be the future ones. In 1960, when the laser was invented, no one imagined that it would be used in myriad ways, from electronics to medicine.
Da:
https://www.galileonet.it/2010/11/dalla-germania-arrivano-i-primi-super-fotoni/
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2017/10/il-chilogrammo-cambia-peso-e-non-sara.html
http://www.roma1.infn.it/exp/ams/LezioniAP/2010/AP_lez3_2010.pdf
http://www.lescienze.it/news/2002/10/17/news/le_strane_proprieta_del_positronio-588993/
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2017/01/analisi-critica-della-fisica-di-newton.html
https://www.linkedin.com/pulse/analisi-critica-della-fisica-di-newton-necessita-forze-cotellessa/
https://www.linkedin.com/pulse/lesistenza-della-forza-rotazionale-indotta-intuita-per-cotellessa/
http://marcolarosa.blogspot.it/2017/07/la-forza-rotazionale-indotta-il-nuovo.html?spref=bl
https://www.linkedin.com/pulse/approfondimento-sullesistenza-della-forza-rotazionale-cotellessa/
https://www.linkedin.com/pulse/21-2-2018-note-forza-rotazionale-indotta-intuita-per-primo-giuseppe/?published=t
https://www.linkedin.com/pulse/22-2-2018-note-su-forza-rotazionale-indotta-intuita-per-cotellessa/
https://www.linkedin.com/pulse/lesistenza-della-forza-rotazionale-indotta-intuita-per-cotellessa-1/?published=t
https://www.linkedin.com/pulse/lesistenza-della-forza-rotazionale-indotta-potrebbe-il-cotellessa/
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/necessita-ed-urgenza-di-rifondazione.html 
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/puo-la-quantita-di-moto-in-fisica.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/proposta-di-definizione-del-nuovo.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/applicazione-della-nuova-visione-della.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/originale-visione-della-fisica-per-il.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/tentativo-di-messa-fuoco-di-un-problema.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/ipotesi-intuita-per-primo-nel-mondo-dal.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/approfondimento-sulloriginale-visione.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/disk-galaxies-rotate-once-every-billion.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/visione-della-nuova-fisica-basata.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/approfondimento-sulla-unificazione-del.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/emdrive-prova-sperimentale-della.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/03/30-3-2018-approfondimento.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/04/search-for-superlight-dark-matter.html
http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2018/04/dalla-germania-arrivano-i-primi-super.html

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