Il colesterolo "buono" non protegge sempre il cuore / The "good" cholesterol does not always protect the heart.

Il colesterolo "buono" non protegge sempre il cuoreThe "good" cholesterol does not always protect the heart.


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa




Rappresentazione schematica di confronto di vasi sanguigni sani (a sinistra) con vasi in cui sono depositate le placche aterosclerotiche (a destra) (Wikimedia Commons)
Schematic representation of comparison of healthy blood vessels (left) with vessels in which atherosclerotic plaques (right) (Wikimedia Commons are filed)

Una mutazione a carico del gene SCARB1 determina livelli insolitamente alti di colesterolo HDL, considerato protettivo per il cuore, ma rende anche inattivo il suo recettore cellulare, rendendo impossibile il suo assorbimento. Lo ha scoperto un nuovo studio che richiama l'attenzione sul rapporto tra concentrazione sanguigna dei diversi tipi di colesterolo e salute cardiovascolare.
Il colesterolo “buono” potrebbe non essere così buono. Da un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Science” da Paolo Zanoni dell'Università della Pennsylvania e colleghi di una collaborazione interrnazionale, è emerso infatti che una specifica mutazione genetica che determina un aumento dei livelli di questo tipo di colesterolo avrebbe effetti negativi sulla salute.

Il colesterolo è una molecola fondamentale per la fisiologia degli animali, e viene trasportato nel sangue aggregato in lipoproteine. Una notevole quantità di prove scientifiche ha dimostrato che, se presenti in quantità eccessiva, queste lipoproteine sono un rischio per la salute, perché predispongono alla formazione di placche aterosclerotiche che ostruiscono i vasi sanguigni e possono provocare un infarto cardiaco.

differenti effetti sanitari dei diversi tipi di lipoproteine esistenti: la distinzione principale è tra lipoproteine a bassa densità (LDL), che hanno un effetto nocivo sul sistema cardiovascolare, e lipoproteine ad alta densità (HDL) che viceversa hanno un effetto protettivo. Per questo, l'LDL è conosciuto anche come colesterolo “cattivo”, mentre l'HDL è noto come colesterolo “buono”.

Questa dicotomia è stata recentemente messa in discussione da alcuni studi clinici che hanno mostrato come, utilizzando farmaci per elevare i livelli di colesterolo HDL, non si ottengano praticamente effetti. In quest'ultimo studio invece invece è stato studiato il problema dal punto di vista genetico. Zanoni e colleghi hanno sequenziato le regioni del DNA responsabili del profilo lipidico in 328 soggetti con HDL molto elevato per identificare la causa genetica 
di questa condizione. Uno dei geni individuati è lo SCARB1, che codifica per il principale recettore dell'HDL posto sulla superficie delle cellule.

Uno dei soggetti considerati nello studio aveva una mutazione su entrambe le copie del gene SCARB1 che rendeva il recettore non funzionale, impedendo l'assorbimento dell'HDL. Per questo motivo lo stesso soggetto aveva livelli di HDL eccezionalmente alti. La stessa condizione ma meno grave è stata poi riscontrata in soggetti con una mutazione a carico di una sola delle due copie del gene. In sostanza, livelli molto elevati di HDL sono presenti in soggetti che non possono assorbirlo, e quindi paradossalmente questi livelli elevati non sono affatto indicativi di un'azione protettiva nei confronti del sistema cardiovascolare.

“Questa è la prima dimostrazione dell'esistenza di una mutazione genetica che aumenta l'HDL ma incrementa il rischio di malattia cardiaca: il risultato dimostra che gli effetti protettivi dell'HDL dipendono più da come funziona che dalle quantità presenti”, ha spiegato Daniel Rader, che ha coordinato la ricerca. “Abbiamo ancora molto da imparare dalla relazione tra la funzione dell'HDL e il rischio cardiovascolare”.

ENGLISH

A mutation of the gene determines SCARB1 unusually high levels of HDL cholesterol, considered to be protective for the heart, but also makes idle its cellular receptor, making it impossible for its absorption. He discovered a new study that draws attention to the relationship between blood concentration of the different types of cholesterol and cardiovascular health.
The "good" cholesterol may not be so good. A new study published in the journal "Science" by Paolo Zanoni University of Pennsylvania and colleagues of a collaboration interrnazionale indeed revealed that a specific genetic mutation that results in increased levels of this type of cholesterol would have negative effects on health.

Cholesterol is an essential molecule for the physiology of animals, and is transported in the blood aggregate lipoproteins. A substantial amount of scientific evidence has shown that, if present in excessive amounts, these lipoproteins are a health risk because predispose to the formation of atherosclerotic plaques that clog blood vessels and can cause a heart attack.

different health effects of different types of lipoproteins exist: the main distinction is between low density lipoprotein (LDL), which have a deleterious effect on the cardiovascular system, and high density lipoprotein (HDL), which conversely have a protective effect. For this, the LDL is also known as "bad" cholesterol, while HDL cholesterol is known as "good."

This dichotomy has recently been questioned by some clinical studies that have shown that using drugs to raise HDL cholesterol levels, you get virtually effects. In the latter study instead instead it has been studied the problem from the genetic point of view. Zanoni and colleagues sequenced the DNA regions responsible for the lipid profile in 328 subjects with very high HDL to identify the genetic cause
of this condition. One of the genes identified is the SCARB1, which encodes for the main HDL receptor site on the cell surface.

One of the subjects considered in the study had a mutation of both copies of the gene SCARB1 which made non-functional receptors, preventing the uptake of HDL. For this reason, the same person had exceptionally high levels of HDL. The same condition but less severe was later found among subjects with a mutation of one of the two copies of the gene. In essence, very high levels of HDL are present in people who can not absorb it, and then, paradoxically, these high levels are not indicative of a protective action against the cardiovascular system.

"This is the first demonstration of a genetic mutation that increases HDL, but does increase the risk of heart disease: the result shows that the HDL protective effects depend more on how it works from the amount present," explained Daniel Rader, who led the research. "We still have much to learn from the relationship between the HDL function and cardiovascular risk."


Da.

http://www.lescienze.it/news/2016/03/14/news/colesterolo_buono_mutazione_genetica-3013539/

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