La glicazione. Effetto della glicemia / Glycation. Effect of blood sugar
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa
Emoglobina Glicosilata ( Hb A1c)
L’ HbA1c ( Emoglobina glicosilata o glicata ) si forma in
seguito alla esposizione
prolungata della emoglobina a concentrazioni di glucosio più
o meno elevate:
questo determina un fenomeno, non enzimatico, di glicazione
della stessa
emoglobina (vedi slide).
L’HbA1c viene utilizzata quindi quale indicatore
dell’andamento della glicemia
nel periodo di 8-12 settimane precedenti la sua
determinazione: più è elevata
la HbA1c più alto è stato il tasso glicemico medio nel
suddetto periodo di tempo
(vedi slide).
Si ritiene che la sua percentuale più cospicua sia da
associare all’esposizione al
glucosio avvenuto nelle 2-4 settimane precedenti la
determinazione. Esperti
internazionali dell’ADA (American Diabetes Association),
dell’EASD
(European Association for the study of Diabetes) e
dell’IDF
(International Diabetes Federation) hanno definito, in accordo a
quanto raccomandato dall’OMS, il valore di HbA1c superiore o
uguale
a 6.5% quale valore
cut-off per il Diabete Mellito.
Criteri diagnostici per il diabete mellito, in assenza di
sintomi tipici
(poliuria, polidipsia, calo ponderale) sono il riscontro di
due delle
seguenti condizioni:
- HbA1c maggiore di 6.5% ;
- Glicemia a digiuno (assenza di introito calorico per
almeno 8 ore) superiore
o uguale a 126 mg/dl
;
- Dosaggio della glicemia a due ore dal carico orale di
glucosio (OGTT 75 gr)
superiore o uguale a
200 mg/dl .
In presenza dei sintomi sopra esposti è sufficiente anche il
riscontro di una
glicemia occasionale
superiore o uguale a 200 mg/dl.
Che cosa è la glicazione
Definita anche "caramellizzazione delle proteine",
la glicazione è un
meccanismo - fisiologico, entro certi limiti quantitativi -
che comporta la
realizzazione di un legame di natura non enzimatica tra il
glucosio ematico
ed altre molecole proteiche, come l'emoglobina, l'albumina e
collagene; si tratta
di un legame diverso dal legame chimico, stabile, di tipo
enzimatico, che si trova
nelle glicoproteine ed è necessario per il passaggio delle
proteine nel circolo ematico.
Quando l'iperglicemia perdura a lungo, si ha un processo di
caramellizzazione
abbondante ed esteso
a molte proteine diverse. Una delle proteine piu coinvolte
da questo processo di adesione delle molecole di glucosio e
il collagene, la proteina
piu rappresentata nell'organismo, particolarmente abbondante
nella cute.
Cosa comporta la glicazione
La glicazione del collagene comporta la sua denaturazione,
con perdita dell'elasticita
e incapacita a produrre fibronectina; ciò comporta perdita
del tono e dell'elasticita
cutanea, formazione di rughe e invecchiamento cutaneo. Si
assiste a un'evoluzione
di senescenza.
L'intervento dei radicali liberi dello stress ossidativo,
che spesso accompagna le
patologie metaboliche
che inducono glicazione proteica, fa convergere su queste
proteine, in parte gia ossidate dagli zuccheri, l'azione
ossidante dei radicali liberi,
con aumento del
livello di radicali liberi circolanti eaccentuazione di tutti i processi
degenerativi che tale situazione comporta. Cio e documentato
dalla presenza dei
cosiddetti
"corpi di Angels" cioe di proteine che hanno subìto un processo
complessivo
di
"glicossidazione", che si comporta come un processo infiammatorio
cronico a bassa
intensita.
Quando accade la glicazione patologica
Tra le malattie che presentano senz'altro un elevato effetto
del fenomeno della
glicazione e della
glicossidazione, che la segue, vi sono il diabete, soprattutto di
tipo due, l'obesita, l'iperinsulinismo con
insulinoresistenza, la sindrome policistica
ovarica o PCOS, la Sindrome Metabolica, ecc..
Numerose pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato che
l'iperinsulinismo e sempre
associato alla
presenza di un sovrappeso o di obesita e con l'insorgenza di diabete
mellito di tipo 2.
Jeanrenaud, in un suo studio, afferma che in tutte le
obesita esiste un iperinsulinismo
direttamente
proporzionale al BMI (Indice di Massa Corporea), perche l'insulina
incide sull'attivita di enzimi responsabili dell'accumulo
dei grassi. Inoltre, se la glicemia
dopo un pasto e molto
elevata e presumibile che il glucosio sia in eccesso rispetto alle
esigenze energetiche
dell'organismo. Per questo motivo il tasso dell'insulina
incrementa, nel
tentativo di far penetrare comunque piu glucosio nelle cellule
adipose e trasformarlo ingrasso che sara immagazzinato nelle
cellule adipose.
Una volta che le proteine strutturali (il connettivo),
quelle con caratteristiche
funzionali (gli
enzimi ecc.) e quelle che fanno parte del corredo genetico e
riproduttivo (DNA e
RNA) hanno subiìo un processo di glicazione per la presenza
di zucchero in
eccesso nel sangue e nei tessuti, avviene un'ulteriore evoluzione
degenerativa, spontanea. Cioe queste molecole proteiche,
aggregate a molecole
di zucchero, subiscono un processo di ossidazione, sia da
parte dello stesso gruppo
carbossilico dello
zucchero, ricco di molecole di ossigeno, che da parte di altri fattori
endogeni con capacita ossidanti: i perossidi, le specie
reattive dell'ossigeno, gli
isoprostani, i radicali liberi fosfolipidici, ecc. Questi
provengono da un metabolismo
generale alterato, in
cui prevale la produzione di fattori ossidativi e la liberazione
di molecole libere di ossigeno altamente reattive.
Si formano i cosiddetti corpi di AGE (prodotti di
ossidazione avanzata), altamente
tossici su altri tessuti, soprattutto sul collagene.
L'ossidazione e un fenomeno naturale, parte integrante del
metabolismo, quindi e
un processo fisiologico, e rimane tale, finche contenuto nei
limiti bassi ed e reversibile.
Ma quando la
produzione di molecole ossidate, i radicali liberi, e eccessiva ed ha
il sopravvento, coinvolgendo a valanga i tessuti di organi e
strutture diverse, i
meccanismi di recupero a disposizione dell'organismo non
sono più adeguati
alle nuove esigenze, ed il processo ossidativo diventa
irreversibile ed evolutivo.
Questa situazione comporta l'avanzamento del processo di
senescenza dei
tessuti, il deterioramento delle funzioni fisiologiche
ormonali e metaboliche,
e l'evoluzione
peggiorativa della malattia di base su cui, e per cui, questi
prodotti ossidativi tossici si sono attivati.
Il danno si diffonde perche i processi riduttivi
endocellulari in difesa verso
l'ossidazione, si esauriscono ed il danno si diffonde alle
proteine geniche del DNA,
mettendo in pericolo
la capacita riproduttiva della cellula ed il rinnovo dei tessuti.
E l'invecchiamento di
organi e di funzioni.
La ricerca diagnostica
Per avere un'idea del tasso di glicazione in generale, oltre
alla determinazione
dell'emoglobina glicosilata e della fruttosamina, che
esprimo appunto il tasso
di coniugazione tra
molecole di glucosio e le proteine plasmatiche, torna utile
anche un monitoraggio
con una valutazione analitica globale di alcuni parametri
ematologici, come il
Cellular Aging Factor (C.A.F.) o altri sistemi analitici. Questo,
in particolare, e un
insieme di esami analitici effettuati sul sangue, che esplora tutti
e quattro i processi
metabolici piu importanti dell'organismo: glicazione, metilazione,
ossidazione e
infiammazione, tutti strettamente interconnessi tra loro e ci permette
di valutare quale e
il livello di alterazione proteica indotta dai meccanismi di
ossidazione in atto.
ENGLISH
Glycosylated Hemoglobin (Hb A1c)
HbA1c (glycosylated or glycated hemoglobin) is formed
following prolonged
exposure of
hemoglobin to more or less elevated glucose concentrations: this
leads to a
non-enzymatic phenomenon of glycation of the same hemoglobin
(see slide).
HbA1c is therefore used as an indicator of the glucose trend
over the period of 8-12
weeks prior to its determination: the higher the HbA1c the
higher the average
glycemic rate was in
the aforementioned period of time (see slide).
It is believed that its most conspicuous percentage is to be
associated with
glucose exposure in the 2-4 weeks prior to determination.
International experts
from the ADA
(American Diabetes Association), EAD (European Association for
the study of Diabetes) and IDF (International Diabetes
Federation) have defined,
according to WHO recommendations, the value of HbA1c higher
or lower equal
to 6.5% as the cut-off value for Diabetes Mellitus.
Diagnostic criteria for diabetes mellitus, in the absence of
typical symptoms
(polyuria,
polydipsia, weight loss) are the confirmation of two of the following
conditions:
- HbA1c greater than 6.5%;
- Fasting blood glucose (absence of calories for at least 8
hours) greater than or
equal to 126 mg / dl;
- Dosage of glucose at two hours from the oral glucose load
(OGTT 75 gr) greater
than or equal to 200
mg / dl.
In the presence of the above-mentioned symptoms, it is also
sufficient to find
an occasional glycaemia greater than or equal to 200 mg /
dl.
What is glication
Also called "protein caramelization", glycation is
a mechanism - physiological,
within certain quantitative limits - that involves the
creation of a non-enzymatic
link between blood glucose and other protein molecules, such
as hemoglobin,
albumin and collagen;
it is a different link from the chemical, stable,
enzymatic type, which
is found in glycoproteins and is necessary for the
passage of proteins in the bloodstream.
When hyperglycemia lasts a long time, there is a process of
abundant
caramelization and extended to many different proteins. One
of the
proteins most
involved in this process of adhesion of glucose molecules
and collagen, the most represented protein in the body,
particularly
abundant in the skin.
What does glication involve?
The glycation of collagen involves its denaturation, with
loss of elasticity
and incapacity to produce fibronectin; this leads to loss of
tone and skin
elasticity, wrinkle formation and skin aging. There is an
evolution of senescence.
The intervention of free radicals of oxidative stress, which
often accompanies
the metabolic
pathologies that induce protein glycation, makes converging on
these proteins, partly already oxidized by sugars, the
oxidizing action of free
radicals, with an increase in the level of free radicals circulating
and the
implementation of all
degenerative processes that this situation entails.
This is documented by the presence of the so-called
"Angels bodies",
ie proteins that have undergone an overall process of
"glycosidation", which
behaves like a chronic low-intensity inflammatory process.
When pathological glycation occurs
Among the diseases that undoubtedly present a high effect of
the glycation
and glycosidation phenomenon, which follows it, are
diabetes, especially
type two, obesity, hyperinsulinism with insulin resistance,
polycystic ovarian
syndrome or PCOS, the Metabolic Syndrome, etc.
Numerous scientific publications have shown that
hyperinsulinism is always
associated with the presence of overweight or obesity and
with the onset of
type 2 diabetes
mellitus.
Jeanrenaud, in one of his studies, states that in all
obesity there is a
hyperinsulinism
directly proportional to the BMI (Body Mass Index),
because insulin
affects the activity of enzymes responsible for the
accumulation of fats. Furthermore, if the blood sugar after
a meal is
very high and
presumable that glucose is in excess of the body's energy
needs. For this
reason, the rate of insulin increases, in an attempt to get more
glucose into the fat
cells and turn it into fat that will be stored in fat cells.
Once the structural proteins (the connective), those with
functional
characteristics (enzymes etc.) and those that are part of
the genetic and
reproductive outcomes (DNA and RNA) have undergone a
glycation process
due to the presence
of excess sugar in the blood and tissues, a further
degenerative, spontaneous evolution takes place. That is,
these protein
molecules, aggregated to sugar molecules, undergo an
oxidation process,
both by the same
carboxylic sugar group, rich in oxygen molecules, and by
other endogenous factors with oxidizing capacity: peroxides,
reactive species
of oxygen, isoprostanes, phospholipid free radicals, etc.
These come from an
altered general metabolism, in which the production of
oxidative factors
prevails and the
release of highly reactive oxygen free molecules.
The so-called bodies of AGE (advanced oxidation products)
are formed,
highly toxic on other
tissues, especially on collagen.
Oxidation is a natural phenomenon, an integral part of the
metabolism,
therefore it is a
physiological process, and remains so, as long as it is
contained in the low limits and is reversible. But when the
production of
oxidized molecules,
free radicals, and excessive and has the upper hand,
involving the tissues
of different organs and structures in avalanche, the
recovery mechanisms
available to the body are no longer adapted to the
new needs, and the
process oxidative becomes irreversible and evolutionary.
This situation involves the advancement of the process of
senescence of the
tissues, the deterioration
of the hormonal and metabolic physiological functions,
and the worsening
evolution of the underlying disease on which, and for which,
these toxic oxidative products have been activated.
The damage spreads because the endocellular reductive
processes in defense
against oxidation, are exhausted and the damage spreads to
the DNA gene
proteins, endangering the reproductive capacity of the cell
and the renewal
of the tissues. And the aging of organs and functions.
Diagnostic research
To get an idea of the glycation rate in general, in
addition to the determination
of glycosylated
hemoglobin and fructosamine, which expresses precisely the
conjugation rate between glucose molecules and plasma
proteins, a monitoring
with a global analytical evaluation of some haematological
parameters, such as
the Cellular Aging
Factor (CAF) or other analytical systems. This, in particular,
is a set of analytical tests carried out on the blood, which
explores all four of
the body's most important metabolic processes: glycation,
methylation, oxidation
and inflammation, all closely interconnected and allows us
to evaluate which is
the level of protein
alteration induced by oxidation mechanisms in place.
Da:
https://www.reteimprese.it/sers_A82006B65923
http://www.my-personaltrainer.it/Blog/Salute/La_Glicazione_-_Effetto_Della_
Glicemia--id320.html
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