Cinque cose da sapere sui vaccini anti COVID ai bambini / Five things to know about COVID vaccines for children
Cinque cose da sapere sui vaccini anti COVID ai bambini / Five things to know about COVID vaccines for children
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa
Ci sono genitori che chiedono con insistenza di far partecipare i figli alle prime sperimentazioni cliniche dei vaccini contro COVID-19 sui bambini piccoli. "Qualcuno mi ha raccontato di aver chiamato più e più volte, finché non gli è stato concesso di partecipare", riferisce Kawsar Talaat, specialista in malattie infettive e ricercatrice sui vaccini alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, nel Maryland, che collabora allo studio con cui, alla fine di marzo, si è iniziato a testare il vaccino Pfizer-BioNTech sui bambini al di sotto dei 12 anni.
Con l’avvio di questa e di altre sperimentazioni del genere (Moderna ha iniziato lo scorso mese uno studio simile sul suo vaccino), la scienza deve rispondere a importanti domande sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini per l’infanzia.
"Nature" ha preso in esame il modo in cui le sperimentazioni terranno conto delle differenze tra bambini e adulti in termini di sistema immunitario e di suscettibilità a COVID-19, nonché le ulteriori precauzioni legate alla sicurezza nell’ambito della ricerca medica sui bambini. "I bambini non sono piccoli adulti", sottolinea Talaat.
C’è davvero bisogno di vaccinare i bambini?
I bambini sviluppano raramente forme gravi di COVID-19 e ancora più rari sono i casi di morte dovuti alla malattia. Però in casi rari (una stima parla di un caso su 1000, anche se forse il numero è ancora più basso) i bambini che hanno avuto un contagio anche lieve possono sviluppare in seguito una malattia a volte letale chiamata sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica (MIS-C, dall’inglese multi-system inflammatory syndrome in children). "Sono stanco di vedere bambini che si ammalano, voglio vederli protetti", afferma James Conway, specialista in malattie infettive pediatriche e ricercatore sui vaccini all’Università del Wisconsin a Madison.
Sono sempre di più le prove che i vaccini potrebbero bloccare la trasmissione di SARS-CoV-2, perciò vaccinare i bambini potrà avere ricadute positive sulla generalità della popolazione. "Se vogliamo davvero tornare alla normalità, dobbiamo per forza raggiungere l’immunità di gregge in tutti i gruppi che possono contribuire al contagio", aggiunge Conway.
Probabilmente i bambini, in particolare quelli più piccoli, non sono superdiffusori di SARS-CoV-2 come lo sono per altri virus, tra cui quello dell’influenza. Ma l’insorgere di varianti che si diffondono più rapidamente, abbinato all’aumento dei tassi di vaccinazione tra gli adulti in alcuni paesi, significa che presto bambini e adolescenti potrebbero diventare più rilevanti per la diffusione del contagio. "La trasmissione di COVID adesso è particolarmente forte tra i giovani. Il virus troverà modo di sopravvivere e diffondersi se non blocchiamo questa strada", sostiene Talaat.
Come saranno condotte le sperimentazioni sui bambini?
Per alcuni versi le sperimentazioni dei vaccini sui bambini sotto i 12 anni saranno una ripetizione di quelle già condotte sugli adulti. I primi destinatari (che saranno tra i più grandi di quella fascia d’età, anche se in seguito gli studi includeranno anche bambini a partire dai sei mesi) riceveranno dosaggi diversi per stabilire quale provochi una risposta immunitaria forte senza avere troppi effetti collaterali. "Alcuni dosaggi sono eccessivi, alcuni sono insufficienti. Stiamo cercando il punto di equilibrio", spiega Conway. "È il cosiddetto effetto Goldilocks [dalla favola "Riccioli d'oro", considerata l'esempio del giusto mezzo, NdR]".
Una volta identificato il dosaggio ideale, migliaia di partecipanti saranno suddivisi in modo casuale in due gruppi per essere vaccinati con due dosi di vaccino oppure con il placebo. Poi i ricercatori seguiranno i bambini per mesi, e anche anni, per studiare la sicurezza e l’efficacia dei vaccini.
Nelle sperimentazioni sugli adulti, i partecipanti danno il proprio consenso informato, ma quando i partecipanti sono bambini sono i loro tutori legali a dover accettare la partecipazione allo studio. I ricercatori sono però tenuti a ottenere il consenso anche da tutti i bambini abbastanza grandi da capire la sperimentazione, dice Beate Kampmann, specialista in malattie infettive pediatriche e direttrice del Vaccine Centre presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine. "I nostri bambini sono perspicaci, capiscono. Ne hanno sentito parlare per tutto l’anno", osserva Talaat, che in genere chiede il consenso ai bambini a partire dai cinque anni e a volte anche prima, a seconda del bambino.
La risposta dei bambini ai vaccini anti COVID-19 sarà diversa da quella degli adulti?
Il sistema immunitario dei bambini è pieno di cellule che non hanno mai visto un patogeno, perciò tende a produrre una risposta immunitaria forte ai vaccini, spiega Donna Farber, immunologa alla Columbia University a New York. "È in quei primissimi anni di vita, che iniziamo a scoprire i patogeni".
I risultati preliminari delle prime sperimentazioni hanno dimostrato che i ragazzi della fascia 12-15 anni che avevano ricevuto due dosi standard del vaccino Pfizer-BioNTech avevano livelli di anticorpi neutralizzanti nettamente più alti rispetto ai soggetti nella fascia 16-25 anni. Farber si chiede se i bambini ancora più piccoli possano sviluppare la stessa risposta immunitaria ricevendo una dose più bassa.
La forte risposta immunitaria nei bambini significa che hanno maggiori probabilità di avere la febbre dopo il vaccino, spiega Talaat, perciò i ricercatori dovranno trovare il giusto equilibrio tra la forza della risposta immunitaria e la riduzione al minimo degli effetti collaterali che la accompagnano. Non è peraltro detto che questo sia un grosso problema, perché sembra che la febbre sia meno fastidiosa per i bambini che per gli adulti, afferma Farber.
Testando i vaccini anti-COVID-19 su bambini sempre più piccoli, i ricercatori dovranno fare attenzione a non interferire con l’immunità generata dai programmi di vaccinazione abituali nell’infanzia, afferma Kampmann.
La sperimentazione di Pfizer-BioNTech conta a un certo punto di includere bambini al di sotto dei cinque anni, che potrebbero dover ancora fare richiami dell’antipolio e vaccini contro morbillo, parotite e rosolia, oltre ad altre immunizzazioni, ma Talaat dice che per partecipare alla sperimentazione tutti i bambini dovranno essere in pari con il calendario vaccinale. Gli studi sul modo migliore per inserire il vaccino anti COVID-19 nel calendario vaccinale dei bambini andranno condotti in seguito, aggiunge.
Come faranno i ricercatori a sapere se i vaccini sono efficaci nei bambini?
Sappiamo che i vaccini prevengono COVID-19 negli adulti perché le sperimentazioni cliniche sono state appositamente progettate per determinarlo. Gli studi hanno coinvolto decine di migliaia di persone, assegnate in modo casuale a ricevere il vaccino o il placebo, e hanno mostrato differenze convincenti nei tassi di contagio tra i due gruppi.
Nelle sperimentazioni pediatriche, che includeranno solo poche migliaia di bambini, i contagi sintomatici potrebbero essere troppo pochi per misurare l’efficacia nello stesso modo, spiega Talaat. È più sensato osservare gli indicatori di attivazione immunitaria a seguito della vaccinazione. "Se nei bambini vediamo risposte immunitarie uguali o migliori di quelle che abbiamo visto negli adulti, possiamo dedurne che il vaccino sarà efficace." Sia la sperimentazione di Moderna che quella di Pfizer-BioNTech usano questi indicatori come prima misura del successo.
Conway si augura di trovare solide prove che i vaccini sono effettivamente in grado di prevenire COVID-19 nei bambini. La sperimentazione di Pfizer-BioNTech negli adolescenti ha registrato 18 casi nel gruppo trattato con placebo e nessun caso nel gruppo che aveva ricevuto il vaccino, per cui non è inverosimile che le sperimentazioni su bambini più piccoli mostrino un’efficacia simile, dice Talaat, però tutto dipende dai tassi di contagio nella popolazione.
Comunque, se l’obiettivo principale della vaccinazione dei bambini è fermare la trasmissione del contagio, la sperimentazione dovrebbe essere in grado di dimostrarlo, afferma Christiane Eberhardt, ricercatrice in vaccinologia clinica agli Hôpitaux Universitaires Genève in Svizzera. Idealmente servirebbero tamponi frequenti nei bambini (una misura probabilmente impopolare) e nei loro familiari non vaccinati. Invece le sperimentazioni di Moderna e Pfizer-BioNTech intendono osservare gli indicatori di contagio asintomatico nel sangue, che secondo Eberhardt costituiscono comunque un metodo accettabile date le circostanze. "È il massimo che si può fare."
Come faranno i ricercatori a sapere se i vaccini sono sicuri nei bambini piccoli?
La sicurezza è importantissima nelle sperimentazioni cliniche che riguardano i bambini, e i ricercatori sono consapevoli che quelle relative ai vaccini anti COVID-19 per i bambini saranno particolarmente sotto osservazione. "Tutto ciò che macchia l’immagine dei vaccini in generale, e che spinge la gente a mettere in discussione la sicurezza dei vaccini per i bambini, è un passo indietro dal punto di vista della salute pubblica", afferma Conway.
Le prime sperimentazioni sugli adulti hanno prestato particolare attenzione alla possibilità che le persone vaccinate sviluppassero una forma acuta della malattia a seguito di un successivo contagio. Gli studi già effettuati non hanno trovato prove di questa eventualità, ma Conway sostiene che le sperimentazioni pediatriche debbano essere attente a eventuali risposte immunitarie che possano esacerbare la malattia, come pure ai segni che i partecipanti stiano sviluppando reazioni immunitarie simili a quelle che si vedono nella MIS-C.
Non è ancora chiaro quali conseguenze possano avere sulle sperimentazioni pediatriche le preoccupazioni connesse alle rarissime trombosi potenzialmente legate ai vaccini Oxford-AstraZeneca e Johnson & Johnson. L’Università di Oxford, nel Regno Unito, ha interrotto un piccolo studio su minori dai 6 ai 17 anni che era stato avviato in febbraio. Johnson & Johnson aveva annunciato a inizio aprile che stava per iniziare a includere adolescenti in una sperimentazione in corso sul suo vaccino, ma in seguito ha interrotto tutte le sperimentazioni per approfondire la questione delle trombosi.
ENGLISH
A few weeks ago, the first clinical trials on children of the SARS-CoV-2 vaccine began. The proliferation of variants that spread more rapidly and the increase in vaccination rates among adults, in fact, mean that soon children and adolescents could become more relevant in the spread of the infection, nullifying the hopes of herd immunity. Here are some things you should know about the subject.
There are parents who insist that their children participate in the first clinical trials of vaccines against COVID-19 on young children. "Someone told me they called over and over until they were allowed to attend," said Kawsar Talaat, an infectious disease specialist and vaccine researcher at the Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health in Baltimore, Maryland, who collaborates with the study with which, at the end of March, the Pfizer-BioNTech vaccine began to be tested on children under 12 years of age.
With the launch of this and other similar trials (Moderna started a similar study on its vaccine last month), science must answer important questions about the safety and efficacy of childhood vaccines.
"Nature" looked at how the trials will take into account the differences between children and adults in terms of immune systems and susceptibility to COVID-19, as well as additional safety precautions in medical research on children. "Children are not little adults," Talaat points out.
Is there really a need to vaccinate children?
Children rarely develop severe forms of COVID-19, and even more rare are deaths from the disease. However, in rare cases (an estimate is one in 1000, although perhaps the number is even lower) children who have had even a mild infection may later develop a sometimes lethal disease called pediatric multisystem inflammatory syndrome (MIS- C, from multi-system inflammatory syndrome in children). "I'm tired of seeing children getting sick, I want to see them protected," says James Conway, pediatric infectious disease specialist and vaccine researcher at the University of Wisconsin in Madison.
There is more and more evidence that vaccines could block the transmission of SARS-CoV-2, so vaccinating children could have a positive impact on the general population. "If we really want to return to normal, we need to achieve herd immunity in all groups that can contribute to the infection," adds Conway.
Children, especially younger ones, are probably not super spreaders of SARS-CoV-2 as they are for other viruses, including influenza. But the emergence of variants that spread more rapidly, coupled with the increase in vaccination rates among adults in some countries, means that children and adolescents could soon become more relevant for the spread of the infection. "Transmission of COVID is now particularly strong among young people. The virus will find a way to survive and spread if we don't block this path," says Talaat.
How will the experiments on children be conducted?
In some ways, vaccine trials on children under 12 will be a repeat of those already conducted on adults. The first recipients (who will be among the largest in that age group, although later the studies will also include children from six months) will receive different dosages to determine which causes a strong immune response without having too many side effects. "Some dosages are excessive, some are insufficient. We are looking for the balance point," explains Conway. "It is the so-called Goldilocks effect [from the fable" Goldilocks ", considered the example of the golden mean, Ed.]".
Once the ideal dosage is identified, thousands of participants will be randomly divided into two groups to be vaccinated with two doses of the vaccine or with placebo. Then the researchers will follow the children for months, and even years, to study the safety and efficacy of vaccines.
In adult trials, participants give their informed consent, but when the participants are children, their legal guardians have to accept participation in the study. But researchers are also expected to get consent from all children old enough to understand the trial, says Beate Kampmann, a pediatric infectious disease specialist and director of the Vaccine Center at the London School of Hygiene & Tropical Medicine. "Our children are insightful, they understand. They have been hearing about it all year," notes Talaat, who typically asks for consent from children from the age of five and sometimes even earlier, depending on the child.
Will children's response to COVID-19 vaccines be different from that of adults?
Children's immune systems are full of cells that have never seen a pathogen, so it tends to produce a strong immune response to vaccines, explains Donna Farber, an immunologist at Columbia University in New York. "It is in those very first years of life that we begin to discover pathogens."
Preliminary results from the first trials showed that 12-15 year olds who received two standard doses of the Pfizer-BioNTech vaccine had significantly higher levels of neutralizing antibodies than 16-25 year olds. Farber wonders if even younger children can develop the same immune response by receiving a lower dose.
The strong immune response in children means they are more likely to get a fever after the vaccine, explains Talaat, so researchers will need to find the right balance between the strength of the immune response and minimizing the side effects that accompany it. This isn't necessarily a big deal, though, because fever appears to be less of a nuisance for children than for adults, Farber says.
By testing COVID-19 vaccines on increasingly young children, researchers will need to be careful not to interfere with the immunity generated by routine childhood vaccination programs, says Kampmann.
Pfizer-BioNTech's trial plans at some point to include children under the age of five, who may still have to get polio boosters and measles, mumps and rubella vaccines, as well as other immunizations, but Talaat says to participate in the trial, all children must be on a par with the vaccination schedule. Studies on how best to include the COVID-19 vaccine in children's vaccination schedules will need to be conducted later, she adds.
How will researchers know if vaccines are effective in children?
We know that vaccines prevent COVID-19 in adults because clinical trials have been specifically designed to determine this. The studies involved tens of thousands of people, randomly assigned to receive the vaccine or placebo, and showed compelling differences in infection rates between the two groups.
In pediatric trials, which will include only a few thousand children, symptomatic infections may be too few to measure efficacy in the same way, explains Talaat. It makes more sense to observe immune activation indicators following vaccination. "If we see the same or better immune responses in children than we have seen in adults, we can assume that the vaccine will be effective." Both Moderna and Pfizer-BioNTech's trials use these indicators as the first measure of success.
Conway hopes to find solid evidence that vaccines are indeed capable of preventing COVID-19 in children. Pfizer-BioNTech's trial in adolescents recorded 18 cases in the placebo group and no cases in the group that received the vaccine, so it's not unlikely that trials on younger children show similar efficacy, says Talaat. it all depends on the infection rates in the population.
However, if the primary goal of vaccinating children is to stop the transmission of the infection, the trial should be able to prove it, says Christiane Eberhardt, a researcher in clinical vaccinology at the Hôpitaux Universitaires Genève in Switzerland. Ideally, frequent swabs would be needed in children (a probably unpopular measure) and their unvaccinated family members. Instead, the trials of Moderna and Pfizer-BioNTech intend to observe the indicators of asymptomatic contagion in the blood, which according to Eberhardt are still an acceptable method given the circumstances. "That's the best that can be done."
How will researchers know if vaccines are safe in young children?
Safety is paramount in clinical trials involving children, and researchers are aware that those related to COVID-19 vaccines for children will be particularly under scrutiny. "Anything that tarnishes the image of vaccines in general, and that prompts people to question the safety of vaccines for children, is a public health step back," says Conway.
Safety is paramount in clinical trials involving children, and researchers are aware that those related to COVID-19 vaccines for children will be particularly under scrutiny. "Anything that tarnishes the image of vaccines in general, and that prompts people to question the safety of vaccines for children, is a public health step back," says Conway.
The first trials in adults paid particular attention to the possibility that vaccinated people would develop an acute form of the disease following a subsequent contagion. Studies already done have found no evidence of this, but Conway argues that pediatric trials need to be alert to any immune responses that may exacerbate the disease, as well as signs that participants are developing immune reactions similar to those seen in the disease. MIS-C.
It is not yet clear what consequences the concerns related to the very rare thrombosis potentially linked to the Oxford-AstraZeneca and Johnson & Johnson vaccines may have on pediatric trials. The University of Oxford in the UK has halted a small study in children aged 6 to 17 that had started in February. Johnson & Johnson announced in early April that it was about to begin including teenagers in an ongoing trial of its vaccine, but has since stopped all trials to investigate the thrombosis issue.
Da:
https://www.lescienze.it/news/2021/04/28/news/covid-19_coronavirus_vaccini_bambini_sperimentazione_sicurezza_efficacia-4924110/
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