Un impianto flessibile nel tronco encefalico può ripristinare l'udito quando gli impianti cocleari non ci riescono / Flexible Brainstem Implant May Restore Hearing When Cochlear Implants Can’t

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Un impianto flessibile nel tronco encefalico può ripristinare l'udito quando gli impianti cocleari non ci riescono / Flexible Brainstem Implant May Restore Hearing When Cochlear Implants Can’t

Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Un nuovo impianto flessibile al tronco encefalico potrebbe ripristinare un udito migliore nei pazienti con gravi danni ai nervi od all'orecchio interno.

I ricercatori, guidati dal Generale Brigham del Massachusetts, hanno presentato un nuovo tipo di impianto uditivo del tronco encefalico (ABI) che potrebbe migliorare l'udito nelle persone con sordità causata da neurofibromatosi di tipo 2 (NF2) o gravi anomalie dell'orecchio interno. Queste condizioni possono impedire l'uso di impianti cocleari, il trattamento standard per molte persone con ipoacusia.

Impianto uditivo del tronco encefalico (ABI)

Dispositivo che ripristina l'udito stimolando elettricamente il nucleo cocleare del tronco encefalico quando il nervo uditivo o l'orecchio interno sono danneggiati.

Neurofibromatosi di tipo 2 (NF2)

Malattia genetica che causa tumori benigni sui nervi responsabili dell'udito e dell'equilibrio, causando spesso la perdita dell'udito.

Lo studio, pubblicato su Nature Biomedical Engineering, descrive un ABI flessibile progettato per superare i limiti dei dispositivi attuali. Questo nuovo impianto stimola direttamente il nucleo cocleare del tronco encefalico, bypassando le vie uditive danneggiate e ripristinando i segnali uditivi.

Nucleo cocleare

Regione del tronco encefalico che elabora i segnali sonori ricevuti dalla coclea, essenziale per l'udito.


Il dispositivo è stato sviluppato grazie ad una collaborazione decennale tra gli scienziati del Mass Eye and Ear, parte del Mass General Brigham, ed i ricercatori dell'École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera. È costituito da una struttura elastica multistrato contenente elettrodi di platino ultrasottili incorporati in silicone, che consentono all'impianto di adattarsi perfettamente alla superficie curva del tronco encefalico.


Al contrario, gli ABI convenzionali utilizzano elettrodi rigidi che non si adattano bene alla forma del tronco encefalico, limitando l'efficacia della stimolazione e causando spesso disagio. Questi dispositivi in ​​genere forniscono solo una percezione uditiva di base, che può supportare la lettura labiale ma non ripristina l'udito dettagliato.

"Sebbene gli impianti cocleari cambino la vita di molte persone, esiste ancora un gruppo di pazienti per i quali la tecnologia attuale è carente", ha affermato il dott. Daniel J. Lee.

I nuovi elettrodi flessibili sono stati creati utilizzando tecniche avanzate di elaborazione a film sottile per consentire una stimolazione precisa ed ad alta risoluzione. Test preclinici su due macachi hanno dimostrato che gli animali erano in grado di distinguere in modo affidabile diversi pattern di stimolazione nel corso di diversi mesi di test comportamentali. Ciò indica il potenziale per una percezione uditiva più raffinata rispetto agli attuali ABI.


Sebbene gli impianti cocleari abbiano trasformato l'udito di molti pazienti, non sono adatti a tutti, in particolare a quelli affetti da NF2 od altre gravi patologie dell'orecchio interno. Questa nuova ricerca getta le basi per un ABI che potrebbe migliorare i risultati uditivi e ridurre gli effetti collaterali in questo gruppo.

ENGLISH

A new flexible auditory brainstem implant may restore better hearing for patients with severe nerve or inner ear damage.

Researchers co-led by Mass General Brigham have reported a new type of auditory brainstem implant (ABI) that may offer improved hearing for people with deafness caused by neurofibromatosis type 2 (NF2) or severe inner ear abnormalities. These conditions can prevent the use of cochlear implants, the standard treatment for many with hearing loss.


Auditory brainstem implant (ABI)

A device that restores hearing by electrically stimulating the brainstem’s cochlear nucleus when the auditory nerve or inner ear is damaged.

Neurofibromatosis type 2 (NF2)

A genetic disorder that causes benign tumors on nerves responsible for hearing and balance, often resulting in hearing loss.

The study, published in Nature Biomedical Engineering, describes a flexible ABI designed to overcome limitations of current devices. This new implant directly stimulates the brainstem’s cochlear nucleus, bypassing damaged auditory pathways to restore auditory signals.


Cochlear nucleus

A brainstem region that processes sound signals received from the cochlea, essential for hearing.


The device was developed through a decade-long collaboration between scientists at Mass Eye and Ear, part of Mass General Brigham and researchers at the École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Switzerland. It consists of an elastic multilayer structure containing ultra-thin platinum electrodes embedded in silicone, allowing the implant to closely conform to the curved surface of the brainstem.


In contrast, conventional ABIs use stiff electrodes that do not match the brainstem’s shape well, limiting the effectiveness of stimulation and often causing discomfort. These devices typically provide only basic sound awareness, which can support lip reading but do not restore detailed hearing.

“While cochlear implants are life-changing for many, there remains a group of patients for whom current technology falls short,” said Dr. Daniel J. Lee.

The novel flexible electrodes were created using advanced thin-film processing techniques to enable precise, high-resolution stimulation. Preclinical testing in two macaque monkeys demonstrated that the animals could reliably distinguish different patterns of stimulation over several months of behavioral testing. This indicates the potential for more refined auditory perception compared to current ABIs.


While cochlear implants have transformed hearing for many patients, they are not suitable for all, particularly those with NF2 or other severe inner ear conditions. This new research lays the foundation for an ABI that could improve hearing outcomes and reduce side effects for this group.

Da:

https://www.technologynetworks.com/applied-sciences/news/flexible-brainstem-implant-may-restore-hearing-when-cochlear-implants-cant-399784?utm_campaign=NEWSLETTER_TN_Informatics&utm_medium=email&_hsenc=p2ANqtz--nFyDV8RE8CUBIva_g6-w0ZDoOdDO0qMa2Ynxi_IJp7h8Yv9fxftBIgQYX3JV56w63tCKHYVE_0RR9QilHVDBc10M48pE1ljr__m09Nmn9cCriAu4&_hsmi=363884444&utm_content=363884444&utm_source=hs_email

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