Immunoterapia / Immunotherapy
Immunoterapia / Immunotherapy
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Joseph Cotellessa
L'immunoterapia è un metodo per la cura delle patologie basato sull'impiego di sostanze che agiscono sul sistema immunitario. A seconda delle circostanze, l'immunoterapia ha quindi lo scopo di indurre, amplificare o sopprimere una risposta immunitaria da parte dell'organismo; a tal proposito, possiamo distinguere due tipi di immunoterapia:
- Immunoterapia di soppressione: quando si vuole deprimere la risposta del sistema immunitario. L'immunoterapia di soppressione viene usata, ad esempio, per il trattamento di allergie, in cui vi è un'ipersensibilità dell'organismo nei confronti di determinati agenti esterni (antigeni). Lo scopo dell'immunoterapia, in questo caso, è di limitare l'eccessiva reazione immunitaria che si scatena in risposta al contatto con l'antigene; in questo modo si ottiene una desensibilizzazione dell'organismo nei confronti degli agenti scatenanti l'allergia.
Altre circostanze che rendono opportuno il ricorso all'immunoterapia di soppressione comprendono i trapianti d'organo, per prevenire fenomeni di rigetto, e il trattamento di malattie autoimmuni. - Immunoterapia di attivazione: in questo caso, lo scopo dell'immunoterapia è quello di indurre o di amplificare una risposta immunitaria. È questo il caso dell'immunoterapia antimicrobica - comprendente i vaccini contro gli agenti infettivi - e dell'immunoterapia oncologica, ossia dell'immunoterapia impiegata nel trattamento di tumori.
L'immunoterapia di attivazione può essere impiegata anche in caso di immunodeficienza, causata da patologie (ad esempio, l'AIDS) o di origineiatrogena (effetto collaterale di altri trattamenti, quali la chemioterapia o la radioterapia).
L'immunoterapia oncologica sfrutta il sistema immunitario per il trattamento dei tumori.
Le cellule del nostro organismo espongono sulla propria superficie molecole di diversa natura, come proteine e carboidrati.
Le cellule del nostro organismo espongono sulla propria superficie molecole di diversa natura, come proteine e carboidrati.
Le cellule maligne - come conseguenza delle mutazioni che hanno portato allo sviluppo del tumore - espongono, sulla loro superficie, molecole diverse da quelle esposte dalle cellule sane. Queste molecole prendono il nome di antigeni tumorali. L'immunoterapia oncologica sfrutta proprio questo fenomeno: le cellule del sistema immunitario possono essere in grado di individuare gli antigeni tumorali e di attaccare le cellule malate che li espongono.
L'immunoterapia oncologica può essere suddivisa in tre gruppi principali:
L'immunoterapia oncologica può essere suddivisa in tre gruppi principali:
TERAPIA CELLULARE
La terapia cellulare prevede la somministrazione dei cosiddetti vaccini contro il cancro. Di solito, vengono prelevate cellule immunitarie da pazienti affetti da tumore, sia dal circolo sanguigno sia dal tumore stesso. Una volta prelevate, le cellule immunitarie vengono attivate in modo da riconoscere in maniera specifica le cellule tumorali, quindi coltivate in vitro e, infine, restituite al paziente. In questo modo, una volta tornate nell'organismo, le cellule immunitarie specifiche per il tumore dovrebbero essere in grado di identificarlo ed attaccarlo.
I tipi di cellule immunitarie che possono essere impiegate nell'immunoterapia cellulare sono le cellule dendritiche, le cellule natural killer, i linfociti T citotossici e lecellule killer attivate da linfochine.
Ad oggi (Aprile 2015), un solo vaccino per immunoterapia cellulare è stato approvato contro il cancro in Europa; il farmaco si chiama Provenge ® ed è utilizzato nel trattamento del cancro avanzato della prostata. Molti altri vaccini sono in fase di ricerca e studio, mentre alcuni sono già in fase di sperimentazione clinica avanzata.
I tipi di cellule immunitarie che possono essere impiegate nell'immunoterapia cellulare sono le cellule dendritiche, le cellule natural killer, i linfociti T citotossici e lecellule killer attivate da linfochine.
Ad oggi (Aprile 2015), un solo vaccino per immunoterapia cellulare è stato approvato contro il cancro in Europa; il farmaco si chiama Provenge ® ed è utilizzato nel trattamento del cancro avanzato della prostata. Molti altri vaccini sono in fase di ricerca e studio, mentre alcuni sono già in fase di sperimentazione clinica avanzata.
TERAPIA ANTICORPALE
L'immunoterapia anticorpale è, indubbiamente, una terapia consolidata e diffusa per il trattamento di tumori.
Gli anticorpi sono proteine con una particolare struttura a forma di “Y”, che originano da cellule del sistema immunitario chiamate plasmacellule. In corrispondenza delle braccia corte della “Y” sono presenti aree specifiche in grado di riconoscere numerosi tipi di antigeni. Quando un anticorpo riconosce un antigene, questi interagiscono l'uno con l'altro con una sorta di meccanismo “chiave-serratura”. In particolare, si può dire che ogni anticorpo ha una “serratura” (posta sulle braccia corte della “Y”) a cui corrisponde una specifica “chiave” (antigene). Quando avviene l'interazione antigene-anticorpo - quindi quando la chiave è “inserita” - l'anticorpo si attiva, dando inizio alla cascata di segnali biochimici che porta alla risposta immunitaria dell'organismo.
In condizioni fisiologiche normali, gli anticorpi del sistema immunitario sono prevalentemente utilizzati per il riconoscimento di microorganismi patogeni. Esistono, però, anticorpi che possono riconoscere antigeni tumorali e che quindi possono essere impiegati nel trattamento dei tumori.
Nell'immunoterapia anticorpale vengono utilizzati gli anticorpi monoclonali (mAb), chiamati così perché sono cloni provenienti da linee cellulari derivanti da un'unica cellula immunitaria.
Una volta individuato l'antigene d'interesse, è possibile creare - grazie ad apposite tecniche - anticorpi monoclonali che siano specifici per quell'antigene.
Di seguito, sono riportati alcuni degli anticorpi monoclonali utilizzati per il trattamento del cancro.
Gli anticorpi sono proteine con una particolare struttura a forma di “Y”, che originano da cellule del sistema immunitario chiamate plasmacellule. In corrispondenza delle braccia corte della “Y” sono presenti aree specifiche in grado di riconoscere numerosi tipi di antigeni. Quando un anticorpo riconosce un antigene, questi interagiscono l'uno con l'altro con una sorta di meccanismo “chiave-serratura”. In particolare, si può dire che ogni anticorpo ha una “serratura” (posta sulle braccia corte della “Y”) a cui corrisponde una specifica “chiave” (antigene). Quando avviene l'interazione antigene-anticorpo - quindi quando la chiave è “inserita” - l'anticorpo si attiva, dando inizio alla cascata di segnali biochimici che porta alla risposta immunitaria dell'organismo.
In condizioni fisiologiche normali, gli anticorpi del sistema immunitario sono prevalentemente utilizzati per il riconoscimento di microorganismi patogeni. Esistono, però, anticorpi che possono riconoscere antigeni tumorali e che quindi possono essere impiegati nel trattamento dei tumori.
Nell'immunoterapia anticorpale vengono utilizzati gli anticorpi monoclonali (mAb), chiamati così perché sono cloni provenienti da linee cellulari derivanti da un'unica cellula immunitaria.
Una volta individuato l'antigene d'interesse, è possibile creare - grazie ad apposite tecniche - anticorpi monoclonali che siano specifici per quell'antigene.
Di seguito, sono riportati alcuni degli anticorpi monoclonali utilizzati per il trattamento del cancro.
- Alemtuzumab, somministrato per via endovenosa, è utilizzato per il trattamento della leucemia linfocitica cronica.
- Bevacizumab, utilizzato in associazione ad altri antitumorali per il trattamento del carcinoma metastatico del colon-retto, del carcinoma polmonare avanzato o metastatico, del carcinoma metastatico della mammella e del carcinoma avanzato o metastatico del rene. È somministratoper via endovenosa.
- Cetuximab, somministrato per infusione endovenosa, è impiegato nel trattamento di carcinomi metastatici del colon e del retto e nei carcinomi a testa e collo.
- Ibritumomab tiuxetan (Zevalin ®), questo anticorpo monoclonaleviene coniugato con l'isotopo radioattivo ittrio 90. Unisce, quindi, l'attività dell'anticorpo a quella dei raggi γ prodotti dal radioisotopo. È stato il primo agente a entrare a far parte della radioimmunoterapia. È impiegato nel trattamento di linfomi non-Hodgkin e viene somministrato per viaendovenosa.
- Ipilimumab, impiegato nel trattamento di melanomi avanzati, somministrato per infusione goccia a goccia in vena.
- Panitumumab, viene somministrato per via endovenosa ed è utilizzato nel trattamento del carcinoma del colon-retto metastatico.
- Rituximab, impiegato nel trattamento del linfoma non-Hodgkin e della leucemia linfocitica cronica; è anche utilizzato per il trattamento dell'artrite reumatoide. È somministrato per infusione endovenosa.
- Trastuzumab, utilizzato per il trattamento del tumore al seno; si trova come polvere che viene solubilizzata in modo da somministrarlo per infusione endovenosa.
TERAPIE CON CITOCHINE
Le citochine sono mediatori polipeptidici, ossia, sono proteine responsabili della comunicazione fra le varie cellule che compongono il sistema immunitario, e fra le cellule immunitarie e gli altri tessuti ed organi.
Alcune citochine sono prodotte da cellule del sistema immunitario e possono essere impiegate nell'immunoterapia oncologica, come l'interleuchina-2 e l'interferone-α.
L'interleuchina-2 è impiegata nel trattamento del melanoma, del cancro al rene e della leucemia mieloide acuta.
L'interferone-α è utilizzato per il trattamento della leucemia a cellule capellute, della leucemia mieloide cronica, del mieloma multiplo, del linfoma follicolare e del melanoma.
Alcune citochine sono prodotte da cellule del sistema immunitario e possono essere impiegate nell'immunoterapia oncologica, come l'interleuchina-2 e l'interferone-α.
L'interleuchina-2 è impiegata nel trattamento del melanoma, del cancro al rene e della leucemia mieloide acuta.
L'interferone-α è utilizzato per il trattamento della leucemia a cellule capellute, della leucemia mieloide cronica, del mieloma multiplo, del linfoma follicolare e del melanoma.
Effetti collaterali dell'immunoterapia
Gli effetti collaterali che possono essere causati dall'immunoterapia sono dovuti all'iperattività del sistema immunitario. Può capitare, infatti, che il sistema immunitario attacchi, non solo le cellule malate, ma anche quelle sane perché non è più in grado di riconoscerle come tali.
Gli effetti collaterali, comunque, possono variare a seconda del tipo di immunoterapia e a seconda del farmaco che viene somministrato. Gli effetti più comuni possono essere:
Gli effetti collaterali, comunque, possono variare a seconda del tipo di immunoterapia e a seconda del farmaco che viene somministrato. Gli effetti più comuni possono essere:
- Aumento delle transaminasi (enzimi presenti nell'organismo che sono spesso utilizzati come indice per individuare la presenza di danni epatici);
- Alterato funzionamento di ghiandole endocrine, soprattutto tiroide eipofisi.
Nonostante gli effetti collaterali che possono verificarsi, il punto forte dell'immunoterapia sta nel fatto che non utilizza farmaci che colpiscono direttamente le cellule tumorali, ma utilizza, invece, molecole e cellule del sistema immunitario che fanno naturalmente parte dell'organismo.
I linfociti (le cellule che compongono il sistema immunitario) possono attaccare in maniera selettiva le cellule maligne riducendo in maniera considerevole la massa tumorale. L'immunoterapia potrebbe rendere possibile la cura di tumori non operabili e aumentare così la sopravvivenza media.
Proprio per le speranze che offre, sono in corso studi e sperimentazioni cliniche che utilizzano l'immunoterapia per il trattamento di numerosi tipi di tumori.
I linfociti (le cellule che compongono il sistema immunitario) possono attaccare in maniera selettiva le cellule maligne riducendo in maniera considerevole la massa tumorale. L'immunoterapia potrebbe rendere possibile la cura di tumori non operabili e aumentare così la sopravvivenza media.
Proprio per le speranze che offre, sono in corso studi e sperimentazioni cliniche che utilizzano l'immunoterapia per il trattamento di numerosi tipi di tumori.
ENGLISH.
Immunotherapy is a method for the treatment of diseases based on the use of substances that act on the immune system. Depending on the circumstances, the Immunotherapy is therefore intended to induce, amplify or suppress an immune response by the body; In this regard, we can distinguish two types of immunotherapy:
Immunotherapy suppression: when you want to depress the immune system. The suppression of immunotherapy is used, for example, for the treatment of allergies, in which there is a hypersensitivity of the organism against certain external agents (antigens). The purpose of immunotherapy, in this case, is to restrict the excessive immune reaction that breaks in response to contact with the antigen; in this way you get a desensitization of the organism against the agents triggering the allergy.
Other circumstances that make it appropriate for the application to immunotherapy include suppression of organ transplants, to prevent rejection phenomena, and the treatment of autoimmune diseases.
Immunotherapy activation: in this case, the aim of immunotherapy is to induce or amplify an immune response. This is the case antimicrobial immunotherapy - including vaccines against infections - and oncology immunotherapy, which immunotherapy used in the treatment of tumors.
The activation immunotherapy may also be used in case of immunodeficiency, caused by diseases (eg, AIDS) or origineiatrogena (side effect of other treatments, such as chemotherapy or radiotherapy).
cancer immunotherapy
The cancer immunotherapy uses the immune system for the treatment of tumors.
The cells of our body exhibiting on its surface molecules of a different nature, such as proteins and carbohydrates.
Malignant cells - as a result of the mutations that have led to the development of the tumor - exhibiting, on their surface, molecules different from those exhibited by healthy cells. These molecules are called tumor antigens. Immunotherapy oncological exploits this phenomenon: the immune system cells may be able to identify tumor antigens and to attack the diseased cells that expose them.
The cancer immunotherapy can be divided into three main groups:
cell therapy;
antibody therapy;
cytokine therapy.
CELL THERAPY
Cell therapy involves the administration of so-called cancer vaccines. Usually, immune cells are removed from cancer patients, both from the bloodstream either by the tumor itself. Once removed, the immune cells are activated in a specific manner in order to recognize cancer cells, and then cultured in vitro, and finally returned to the patient. In this way, once back in the body, the immune cells specific for the tumor should be able to identify and attack it.
The types of immune cells that can be used cellular immunotherapy are dendritic cells, natural killer cells, cytotoxic T lymphocytes and lymphokine-activated killer lecellule.
To date (April 2015), only one vaccine has been approved for cellular immunotherapy against cancer in Europe; The drug is called Provenge ® and is used in the treatment of advanced prostate cancer. Many vaccines are under investigation and study, while some are already in advanced stages of clinical trials.
ANTIBODY THERAPY
The antibody immunotherapy is, undoubtedly, a consolidated and diffused therapy for the treatment of tumors.
The antibodies are proteins with a particular "Y-shaped structure", which originate from immune system cells called plasma. In correspondence of the short arms of the "Y" are specific areas able to recognize several types of antigens. When an antibody recognizes an antigen, these interact with one another with a kind of "key-lock" mechanism. In particular, it can be said that each antibody has a "lock" (located on the short arms of the "Y") which corresponds to a specific "key" (antigen). When does the antigen-antibody interaction - so when the key is "on" - the antibody is activated, starting the cascade of biochemical signals leading to the body's immune response.
Under normal physiological conditions, the antibodies of the immune system are mainly used for the recognition of pathogenic microorganisms. There are, however, antibodies that can recognize tumor antigens and which can therefore be used in the treatment of tumors.
antibodies are used in immunotherapy monoclonal antibodies (mAb), so called because they are clones from cell lines derived from a single immune cell.
Once identified the antigen of interest, you can create - thanks to special techniques - monoclonal antibodies that are specific for quell'antigene.
Below, are some of the monoclonal antibodies used for cancer treatment.
Alemtuzumab, administered intravenously, it is used for the treatment of chronic lymphocytic leukemia.
Bevacizumab, used in combination with other anticancer treatment of metastatic colorectal cancer, advanced or metastatic lung cancer, metastatic breast cancer and advanced or metastatic carcinoma of the kidney. It somministratoper intravenously.
Cetuximab, administered by intravenous infusion, is used in the treatment of metastatic carcinoma of the colon and rectum and head and neck carcinomas.
Ibritumomab tiuxetan (Zevalin ®), this antibody monoclonaleviene conjugated with the radioactive isotope yttrium 90. It combines, therefore, the antibody activity to that of γ-rays produced by the radioisotope. It was the first agent to be part of radioimmunotherapy. It is used in the treatment of non-Hodgkin lymphomas and is administered viaendovenosa.
Ipilimumab, used in the treatment of advanced melanoma, administered by infusion drip into a vein.
Panitumumab, is administered intravenously and is used in the treatment of metastatic colorectal cancer.
Rituximab, used in the treatment of non-Hodgkin's lymphoma and chronic lymphocytic leukemia; It is also used for the treatment of rheumatoid arthritis. It is administered by intravenous infusion.
Trastuzumab, used for the treatment of breast cancer; It is found as a powder that is dissolved so as to administer an intravenous infusion.
THERAPY WITH CYTOKINES
Cytokines are polypeptide mediators, ie, proteins are responsible for communication between the various cells that make up the immune system, and between the immune cells and other tissues and organs.
Some cytokines are produced by cells of the immune system and may be employed in immunotherapy oncology, such as interleukin-2 and interferon-α.
Interleukin-2 is used in the treatment of melanoma, kidney cancer and acute myeloid leukemia.
Interferon-α is used for the treatment of hairy cell leukemia, chronic myelogenous leukemia, multiple myeloma, follicular lymphoma and melanoma.
immunotherapy side effects
Side effects that may be caused dall'immunoterapia are due to hyperactivity of the immune system. It may happen, in fact, that the immune system attacks, not only the diseased cells, but also healthy ones because it is no longer able to recognize as such.
Side effects, however, may vary depending on the type of immunotherapy and depending on the drug which is administered. The most common effects are:
Increased transaminases (enzymes present in the body that are often used as an index for detecting the presence of liver damage);
Impaired functioning of the endocrine glands, especially thyroid eipofisi.
Despite the side effects that can occur, the strong point of immunotherapy is that not using drugs that target tumor cells directly, but instead uses molecules and cells of the immune system that are a natural part of the body.
The lymphocytes (the cells that make up the immune system) may selectively attack the malignant cells by reducing considerably the tumor mass. Immunotherapy may make possible the treatment of inoperable tumors and thus increase the average survival.
Precisely because of the hopes that it offers, they are ongoing studies and clinical trials using immunotherapy to treat many types of cancers.
Da:
http://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/immunoterapia.html
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