3D bioprinter creates human skin / Biostampante 3D crea pelle umana
Scientists from Spain’s Universidad Carlos III de Madrid (UC3M) and Centre for Energy, Environmental and Technological Research (CIEMAT) have developed a 3D printer that produces human skin.
Described in the journal Biofabrication, the device replicates the natural structure of skin, with both an epidermis to protect against the elements and a deeper layer of dermis. This thicker dermis layer is made up of fibroblasts that produce collagen, giving mechanical strength and elasticity to the skin. According to the researchers, the skin can be used to treat burns, as well as test cosmetics and pharmaceuticals.
Rather than the synthetic feedstocks typically used in additive manufacturing, patented bioinks are deposited to build up the layers of the skin. The order and method in which the components are laid is pivotal, and is controlled by a computer.
“Knowing how to mix the biological components, in what conditions to work with them so that the cells don’t deteriorate, and how to correctly deposit the product is critical to the system,” said researcher Juan Francisco del Cañizo.
The skin can be printed in two varieties depending on its intended purpose. For industrial testing of cosmetics and pharmaceuticals, a stock of cells can be used to print allogeneic skin in large scales. For clinical uses such as treating burns, autologous skin made from the patient’s own cells can be produced in small batches.
“This method of bioprinting allows skin to be generated in a standardised, automated way, and the process is less expensive than manual production,” said Alfredo Brisac, CEO of BioDan Group, the Spanish bioengineering firm working to commercialise the research.
The technology is currently being evaluated by various European regulatory agencies to ensure that the skin produced is suitable for clinical purposes.
ITALIANO
Gli scienziati della Universidad Carlos III de Madrid (UC3M) e del Centro per l'Energia, Ambiente e Tecnologica (CIEMAT) hanno sviluppato una stampante 3D che produce la pelle umana.
Descritto nella rivista Biofabrication, il dispositivo replica la struttura naturale della pelle, con sia l'epidermide per proteggere e sia con uno strato più profondo di derma. Questo strato derma più spesso è costituito da fibroblasti che producono collagene, dando resistenza meccanica ed elasticità alla pelle. Secondo i ricercatori, la pelle può essere usata per il trattamento di ustioni, e anche per prodotti cosmetici e farmaceutici prova.
Piuttosto che le materie prime sintetiche tipicamente utilizzate nella produzione di additivi, le biostampanti brevettate sono depositati per costruire gli strati della pelle. L'ordine e metodo in cui sono disposti i componenti è fondamentale, ed è controllato da un computer.
"Saper miscelare i componenti biologici, in quali condizioni lavorare con loro in modo che le cellule non si deteriorino, e come depositare correttamente il prodotto è fondamentale per il sistema", ha detto il ricercatore Juan Francisco del Cañizo.
La pelle può essere stampata in due varietà a seconda della sua destinazione. Per il test industriale di prodotti cosmetici e farmaceutici, uno stock di cellule può essere utilizzato per stampare pelle allogenica in larga scala. Per usi clinici, come il trattamento di ustioni, la pelle autologa a base di cellule proprie del paziente può essere prodotto in piccoli lotti.
"Questo metodo di bioprinting permette alla pelle di eesere generata generata in un modo automatizzato e standardizzato, e il processo è meno costoso rispetto alla produzione manuale", ha detto Alfredo Brisac, CEO di BioDan Group, la società di bioingegneria spagnola che sta lavorando per commercializzare la ricerca.
La tecnologia è attualmente in corso di valutazione da vari enti normativi europei per garantire che la pelle prodotta sia adatta per scopi clinici.
Da:
https://www.theengineer.co.uk/3d-bioprinter-creates-human-skin/?cmpid=tenews_3030723
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