Il rapporto tra obesità e disfunzioni del sistema immunitario / The relationship between obesity and dysfunction of the immune system

Il rapporto tra obesità e disfunzioni del sistema immunitarioThe relationship between obesity and dysfunction of the immune system



Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa




Topo di laboratorio obeso: i modelli animali sono fondamentali per studiare la connessione tra stati infiammatori, obesità e sindrome metabolica / Obese laboratory mouse: animal models are critical to studying the connection between inflammatory states, obesity and metabolic syndrome.

Una particolare sottopopolazione di cellule immunitarie che producono perforina, una sostanza tossica, è cruciale per tenere sotto controllo la presenza di linfociti T nei tessuti adiposi e la predisposizione all'obesità. E' quanto emerge da un nuovo studio condotto su topi che potrebbe aprire la strada a ricerche analoghe per chiarire il legame tra disfunzioni del sistema immunitario, obesità e sindrome metabolica.

Alcune cellule del sistema immunitario hanno un ruolo cruciale nella predisposizione all'obesità: lo dimostra una nuova ricerca pubblicata sulla rivista “Immunity” da Yair Reisner e colleghi del Weizmann Institute of Science, in Israele, secondo cui i topi a cui manca un particolare tipo di cellule immunitarie acquisiscono peso in eccesso e sviluppano anomalie metaboliche anche quando seguono una dieta regolare.

Negli ultimi anni la relazione tra metabolismo e sistema immunitario è stata oggetto di studi approfonditi che hanno stabilito che alcuni tipi di cellule immunitarie aiutano a controllare l'immagazzinamento o il rilascio di energia da parte del tessuto adiposo. Inoltre, le cellule adipose producono varie molecole infiammatorie che possono alterare l'equilibrio in un sistema immunitario normale. A causa di ciò, alcuni esperti considerano l'obesità come un disturbo infiammatorio di origine autoimmunitaria.

Reisner e colleghi hanno scoperto che nei topi a cui mancano alcune cellule immunitarie dendritiche che rilasciano perforina, una molecola tossica, aumentavano progressivamente di peso e mostravano i segni tipici della sindrome metabolica. A ciò si associava un'alterazione dei linfociti T situati nel tessuto adiposo, strettamente collegata alle anomalie metaboliche: eliminando quei linfociti T nei topi mancanti di perforina, infatti, le anomalie mataboliche regredivano. Un altro dato interessante è che la mancanza delle cellule dendritiche rendeva i roditori più esposti al rischio di sviluppare un'altra forma di autoimmunità con sintomi simili a quelli della sclerosi multipla.

Complessivamente i risultati dello studio indicano che una delle funzioni delle cellule dendritiche è rimuovere i linfociti T potenzialmente autoimmuni e, nel fare ciò, ridurre 
l'infiammazione. La connessione tra cellule adipose e infiammazione è già stata dimostrata più volte, ma solo in modelli animali nutriti con alimenti ricchi di grassi: è la prima volta che emerge in topi che seguono una dieta regolare.

"È difficile dire in che modo questi risultati possano influenzare le terapie per gli esseri umani, ma dovremmo iniziare a verificare se l'assenza di questa rara sottopopolazione di cellule sia associata all'obesità, alla sindrome metabolica o a qualunque altro tipo di disfunzione del sistema immunitario”, ha spiegato Reisner.

ENGLISH

A particular subpopulation of immune cells that produce perforin, a toxic substance, is crucial to controlling the presence of T lymphocytes in adipose tissue and predisposition to obesity. This is what emerges from a new study on mice that could pave the way for similar research to clarify the link between immune system dysfunction, obesity and metabolic syndrome.

Some immune system cells play a crucial role in obesity: this is demonstrated by a new research published in the journal "Immunity" by Yair Reisner and colleagues at Weizmann Institute of Science in Israel, according to which mice lacking a particular type Of immune cells gain excess weight and develop metabolic abnormalities even when they are on a regular diet.

In recent years, the relationship between metabolism and the immune system has been studied in depth, which has determined that some types of immune cells help control the storage or release of energy from the adipose tissue. In addition, fat cells produce various inflammatory molecules that can alter the balance in a normal immune system. Because of this, some experts consider obesity as an inflammatory disorder of autoimmune origin.

Reisner and colleagues discovered that in mice lacking some dendritic immune cells releasing perforin, a toxic molecule, progressively increased weight and showed the typical signs of metabolic syndrome. This was accompanied by an alteration of T-lymphocytes in adipose tissue, closely related to metabolic abnormalities: by eliminating those T lymphocytes in the missing perforin mice, in fact, matabolic abnormalities regressed. Another interesting fact is that lack of dendritic cells made rodents more exposed to the risk of developing another form of autoimmunity with symptoms similar to those of multiple sclerosis.

Overall, the results of the study indicate that one of the functions of dendritic cells is to remove potentially autoimmune T lymphocytes and, in doing so, reduce
inflammation. The connection between fat cells and inflammation has already been demonstrated many times, but only in animal models fed with fat-rich foods: it is the first time that it emerges in mice following a regular diet.

"It's hard to say how these results can affect human therapies, but we should begin to see if the absence of this rare subpopulation of cells is associated with obesity, metabolic syndrome, or any other type of system dysfunction Immune, "explained Reisner.


Da:

http://www.lescienze.it/news/2015/09/16/news/cellule_immunitarie_topi_obesi-2766911/

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