L'ESISTENZA DELLA FORZA ROTAZIONALE INDOTTA CONSENTE DI SUPERARE I LIMITI DELLA FISICA DI NEWTON E DI QUELLA DI EINSTEIN

L'ESISTENZA DELLA FORZA ROTAZIONALE INDOTTA, INTUITA PER PRIMO DAL DOTT. GIUSEPPE COTELLESSA, CONSENTE DI SUPERARE I LIMITI DELLA FISICA DI NEWTON E DI QUELLA DI EINSTEIN

Dott. Giuseppe Cotellessa




Newton propose un modello di fisica basata essenzialemente sulla relazione:

1) f = ma

valida essenzialmente per un moto rettilineo di un corpo dotato di massa m e per un mondo composto unicamente da corpi dotati di massa o materia.

Con una impostazione ingegnosa Newton fece dipendere la rotazione dei corpi sempre dalla forza 
f = ma, introducendo il concetto di momento della forza definito come:

M = f*r

Ovviamente sperimentalmente esisteva una forza della rotazione legata al quadrato della velocità che fu chiamata forza centripeta:

2) f = mvv/r 

Ma questa fu considerata come forza fittizia, introducendo il concetto dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali.

E il discorso sulla rotazione dei corpi e sulle relative forze legate alla rotazione dei corpi non fu approfondito più di tanto.

D'altre parte Newton alla sua epoca non aveva prove sperimentali della esistenza di corpi dotati di antimassa o antimateria.

Quindi non si è potuto porre il problema della legge della forza di attrazione di un corpo dotato di massa o materia m con uno dotato di antimassa o antimateria m'.

Sicuramente la forza sarà attrattiva, dato che avviene immediatamente il fenomeno della annichilazione dall'interazione di un corpo dotato di massa con un corpo dotato di antimassa con immediata produzione di energia elettromagnetica, per cui non si ha mai modo di effettuare prove sperimentali per stabilire una tale legge.

Se ragioniamo in termini di analogia con le cariche elettriche si può comunque trarre qualche conclusione.

Esiste lo stesso formalismo matematico tra le forze di attrazione tra cariche elettriche opposte e corpi con uguale massa.

Quello che non torna è che non esiste tuttavia repulsione tra corpi dotati di massa m e antimassa m', anzi.

C'è dunque qualche cosa di poco convincente nell'affermazione che esiste una forza di attrazione tra corpi dotati della stessa massa, se non c'è repulsione tra corpi dotati di massa m ed antimassa m'.

Quindi bisogna incominciare a ipotizzare che nel mondo reale debbano esistere delle zone separate in cui è presente solo massa ed altre in cui è presente solo antimassa, anche se è stato provato sperimentalmente solo l'esistenza di breve durata di particelle dotate di antimassa, che appena sono generate si annichilano immediatamente con particelle dotate di massa.

Questa ipotesi dell'esistenza di zone confinate con sola massa o sola antimassa nell'Universo, spiegherebbe il fenomeno dell' apparente attrazione tra corpi dotati di sola massa.

Comunque è sempre possibile ipotizzare l'esitenza di esperimenti concettuali.

Un esperimento fondamentale è il seguente:

In presenza di una corrente tra due cariche di segno opposto si genera un campo magnetico B

In modo simile in presenza di una corrente gravitazionale tra due corpi dotati di massa (o materia )
e antimassa (o antimateria) si dovrebbe generare una velocità di rotazione angolare ω.

E' noto sperimentalmente che tutti i corpi celesti dotati di grande massa (stelle, pianeti e satelliti dei pianeti) e bassa velocità rispetto a quella della luce, come anche tutte le particelle elementari, con piccola massa o senza massa, ed elevata velocità ruotano sui loro propri assi (spin).

E' sperimentalmente nota una forte analogia di formalismo tra la forza di Lorentz

F = qvB

e la forza di Coriolis

F = mvω

Sull'impostazione della fisica data da Newton, anche Einstein ha approfondito unicamente il fenomeno della velocità lineare arrivando alla conclusione che essa non può superare quella della velocità della luce nel vuoto.

Per quanto riguarda la velocità angolare di un corpo, Einstein non ha detto nulla.

Probabilmente è difficile sia ottenere che misurare alte velocità di rotazione dei corpi, mentre nel caso della velocità lineare di un corpo senza massa esiste già in natura la velocità della luce che è facilmente generabile ed è stata possibile anche misurare.

Evidentemente al momento personalmente non sono in grado di trovare soluzioni a questi interrogativi, ma posso semplicemente limitarmi a porre in rilievo queste gravi lacune della fisica attuale all'attenzione della curiosità del pubblico. 

Per un approfondimento matematico del problema è utile leggere il seguente post:


http://genioitalianogiuseppecotellessa.blogspot.it/2017/01/analisi-critica-della-fisica-di-newton.html







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