GLIFOSATO: IN QUALI ALIMENTI, TOSSICITÀ E CONSEGUENZE / GLYPHOSATE: WHICH FOOD, TOXICITY AND CONSEQUENCES

GLIFOSATO: IN QUALI ALIMENTI, TOSSICITÀ E CONSEGUENZEGLYPHOSATE: WHICH FOOD, TOXICITY AND CONSEQUENCES


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa





Il glifosato è una sostanza di sintesi chimica che ha effetti nocivi sull'ambiente ed è indicata come "cancerogena" e dannosa per la salute dell'uomo. Quali conseguenze ha qualora venga assunta attraverso i cibi?

Il glifosate è una molecola della famiglia degli acidi aminati, scoperta da Monsanto all’inizio degli anni ’70. 

È costituito da un aminoacido, la glicina e da una molecola di acido fosfonico unite tra loro da un ponte di azoto. 

La sua formula chimica è: C3H8NO5. 

Questa molecola inibisce un enzima prodotto dai vegetali (l’enzima EPSPS) bloccando la produzione di 3 aminoacidi aromatici essenziali per la sintesi delle proteine. 
Dal momento che tale enzima è presente solamente nel regno vegetale, il glifosate agisce solo sugli organismi vegetali.

Roundup® è un diserbante fogliare, sistemico, non selettivo. 

Fogliare, perché viene assorbito dalle parti verdi della pianta. 

Sistemico, poiché una volta penetrato, il principio attivo si muove verso i punti di attiva crescita (meristemi), causando una lenta morte della pianta dalle sue radici più profonde per mancanza di amminoacidi essenziali. 

Non selettivo, poiché esso distrugge ogni organismo vegetale.

L'importanza dei coformulanti

I coformulanti sono necessari principalmente per tre motivi:
  • Migliorare le qualità fisiche del prodotto finito (maggiore facilità di distribuzione, minore schiumosità, compatibilità in caso di miscela, ecc.).
  • Massimizzare la bagnatura delle foglie, ovvero la quantità di principio attivo che si deposita sulle stesse. 
  • Veicolare il glifosate all’interno della pianta più rapidamente ed efficacemente possibile.
  • Questo si ottiene quando il coformulante non danneggia le cellule dei vasi di trasporto della linfa. 
  • È noto inoltre che il maggior controllo delle infestanti dipende dalla rapidità di penetrazione dell’erbicida nella foglia dell’infestante. Questa attività normalmente è ridotta in condizioni non ottimali come caldo, freddo o in applicazioni di prima mattina o tardo pomeriggio. I tensioattivi studiati da Monsanto permettono al glifosate di entrare nel sistema vascolare della pianta in pochissimo tempo. Questo si traduce in un incredibile risparmio di tempo: prima della semina, dei trattamenti del terreno o anche in caso di pioggia imminente. 

  • Il glifosato negli alimenti . Sono state eseguite analisi di laboratorio sui prodotti a base di grano come pasta, pane, pizza, prodotti da forno tra i più utilizzati in Italia ed è emerso che tali grani e farine sono contaminate da diversi erbicidi, in particolare dal glifosato.

    Questa azione di controllo è stata chiamata “salvagente” e serviva proprio a verificare la situazione italiana dei prodotti alimentari a base di grano.

    Le percentuali riscontrate sono sotto i parametri dati dall’Unione Europea ma pur sempre è una situazione allarmante visto che mediamente un italiano del sud arriva ad un consumo medio di 130 chilogrammi tra pasta, pane, pizza o altri derivati del grano nel arco di un anno.
    Gli effetti di questa contaminazione vanno infatti valutati sommando tutte le fonti  di esposizione al glifosato perché oltre ai prodotti a base di grano sono emersi dati in altri alimenti compresa l’acqua potabile. Di conseguenza i rischi sulla salute delle persone è da valutare sommando l’intera esposizione a questa particolare sostanza.

  • L’erbicida più usato al mondo …

    Il glifosato è un erbicida non selettivo che viene ampiamento impiegato sulle culture erbacce, orticole, frutticole, arboree e anche nelle zone non agricole come i margini delle strade, gli argini dei fiumi e altri siti industriali o civili.
    Possiamo dire che è considerato l’erbicida più efficacie grazie al suo ampio spettro d’azione. Inoltre è il prodotto di sintesi più economico da utilizzare che ha ovviamente così ottenuto la più grande diffusione in tutto il mondo. Basterà sapere che il 70% delle terre coltivate sulla nostra Terra viene trattato con questo erbicida che in gergo tecnico è conosciuto con il nome di roundup. Le analisi a libello globale parlano che nel nostro cibo il 70% di questo ne contiene tracce.

    La sua storia inizia con il brevetto di sostanza chelante degli ioni metallini per poi continuare ad opera della Monsanto come erbicida e antibiotico. Il suo effetto principale è infatti quello di chelare i minerali quali Ca, Fe, Co, Cu, Mn, Mg, Ni, Zn ecc…
    Questi minerali sono essenzialmente i nutrienti delle piante e servono alle funzioni fisiologiche dei vegetali. Senza la disponibilità di questi minerali i sistemi enzimatici delle piante ma anche dei microrganismo e degli animali non sono capaci di funzionare. In questo modo le piante non crescono e le cosidette erbaccie non si sviluppano nei campi trattati con glifosato. Inoltre recentemente è utilizzato anche al termine delle colture per aiutare il disseccamento del grano e questo irrorazione avviene qualche settimana prima del raccolto.

    Infine la diffusione e l’uso del glifosato è legata alle colture OGM soprattutto per la soia, il mais e il cotone e i paesi che maggiormente lo utilizzano sono l’America, il Sudafrica e la Cina. Anche in Europa tale prodotto è ampiamente utilizzato.

    La tossicità del glifosato

    L’effetto del glifosato su differenti fattori biologici può scatenare e peggiorare molte malattie gravie quindi la sua tossicità per la salute del uomo è ormai accertata dai molti studi eseguiti.
    Sono essenzialmente due i meccanismi di azione del glifosato e secondo i ricercatori tali modelli portano a patogenesi conclamata scatenando o aggravando quindi e varie malattie nel corpo umano.

    Il primo meccanismo di azione è la sua capacità di chelare i metalli come il calcioil ferroil rame, il cobaltoil magnesioil manganeseil nichel e lo zinco. Tale processo provoca nell’uomo un deficit in molte funzioni fisiologiche ed enzimatiche. In particolare il deficit sul enzima citocromo P450 porta molti effetti negativi perché toglie all’organismo la sua innata capacità di detossificazione da agenti esterni nocivi. La mancanza di questi elementi ha ripercussione in molte trasformazioni e funzionalità del nostro corpo con un ovvia conseguenza di mal funzionamento a 360 gradi.

    Il secondo meccanismo del glifosato agisce sullo zolfo e quindi sulla sintesi di alcuni aminoacidi come la metionina, la fenilalanina e la tirosina. Il laboratorio della produzione di vitamine e delle altre sostanze essenziali alla salute del corpo si trova nel nostro tratto gastrointestinale e questi processi di sintesi sono soprattutto ad opera della preziosa flora batterica intestinale.
    Con l’uso del glifosato la flora batterica viene letteralmente decimata e questa non ha più la capacità di contribuire alla salute del nostro corpo. In questa situazione di disbiosi intestinale è molto alto il rischio dell’insorgenza di malattie metaboliche e di varie problematiche gastrointestinali anche gravi.

    L’agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha definito il glifosato come “probabile causa di tumori” e quindi ad effetto cancerogeno per l’uomo. 
    In Germania dopo i test e le analisi effettuate soprattutto sulle birre è stato affermato che il glifosato potrebbe essere addirittura più pericoloso del DDT e nascondere una più ampia tossicità per l’uomo e per l’ambiente.

    Conseguenze del uso del glifosato

    Le conseguenze che vengono correlate al uso del glifosato sono lo sviluppo di molti tipi di neoplasie tra cui il tumore alla prostata, alla tiroide, agli organi genitali e anche il linfoma non-Hodgkin.
    Inoltre molte delle malattie autoimmuni sono state collegate agli effetti negativi del glifosato. Tra queste ricordiamo l’aumento dei casi di diabete, di patologie psichiatriche come l’autismo, delle malattie degenerative, della celiachia anche in età infantile, nonché le intollerante alimentari e altre malattie dismetaboliche. Inoltre anche i casi di infertilità soprattutto maschile sono ricollegabili al glifosato come anche il morbo di Alzheimer e morbo di Parkinson.
    Oltre a tutte queste patologie, il glifosato ha dimostrato conseguenze anche sui meccanismi epigenetici tanto che sono aumentati i difetti alle nascite e i casi di leucemia infantile. Questa nefasta conseguenza sembra possa essere collegata all’esposizione delle madri al glifosato tanto che in America nel 30% del latte materno bevuto dai neonati è presente questo erbicida in dosaggi anche 100 volte maggiori rispetto alla soglia ammessa per dichiarare l’acqua potabile.
    Inoltre anche le persone non esposte all’uso diretto del glifosato e quindi che non lavorano attivamente in campo agricolo hanno comunque presenza di glifosato nelle urine e nel sangue. Nei test in Italia inoltre emerge che il glifosato è presente nelle acque potabili e in quelle superficiali con risultati del 80% nella regione Lombardia. Mentre delle altre regioni italiane non sono ancora disponibili analisi e dati in merito anche se ipotizziamo un risultato similare.
    La presenza così massiccia nelle acque indica l’utilizzo nelle coltivazioni agricole che comporta quindi un esposizione a tale sostanza da innumerevoli fonti.
    Anche per l’ambiente il glifosato ha conseguenze molto negative perché riduce enormemente la biodiversità sia verso la riduzione delle specie vegetali che animali.

    Persino i microrganismi sono a rischio di sopravvivenza perché hanno bisogno dei minerali come micronutrienti e il glifosato invece ne blocca l’utilizzo attraverso la loro chelazione. Inoltre gli insetti impollinatori e le api sono sempre più colpite dall’uso di questo pesticida e cominciamo a capire quanto questi preziosi insetti pronubi siano importanti per il buon equilibro dell’ecosistema naturale.
    L’inquinamento ambientale è aumentato notevolmente viste le alte percentuali di glifosato trovate nei fiuminelle acque profonde di falda e ovviamente nei terreni coltivati e non.
    Infine è stata riscontrata l’insorgenza di piante infestanti che sono diventate tolleranti a questo erbicida e che rischiano di sopraffare le specie spontanee e coltivate con conseguente instabilità per gli ecosistemi e abbassamento della biodiversità naturale.
  • ENGLISH

    Glyphosate is a chemical synthesis substance that has harmful effects on the environment and is referred to as "carcinogenic" and detrimental to human health. What are the consequences when it comes to food?
    Glyphosate is a molecule of the amino acid family discovered by Monsanto in the early 1970s.
    It consists of an amino acid, glycine and a phosphonic acid molecule joined together by a bridge of nitrogen.
    Its chemical formula is:  C3H8NO5.
    This molecule inhibits a plant enzyme (the EPSPS enzyme) by blocking the production of 3 essential amino acid amino acids for protein synthesis.
    Since this enzyme is present only in the vegetable kingdom, glyphosate acts only on plant organisms.
    Roundup® is a leafy, systemic, non-selective herbicide.

    Foliar, because it is absorbed by the green parts of the plant.

    Systemic, since once penetrated, the active principle moves towards the points of active growth (meristems), causing a slow death of the plant from its deepest roots due to lack of essential amino acids.

    Not selective, as it destroys any plant organ.

    The importance of co-formulants

    Co-formulants are needed mainly for three reasons:
    Improve the physical qualities of the finished product (greater ease of distribution, less foaminess, mix compatibility, etc.).
    Maximize the wetting of the leaves or the amount of active ingredient that deposits on them.
    Carry glyphosate into the plant as quickly and efficiently as possible.
    This is achieved when the co-formulant does not damage the lymph vessels transporting cells.
    It is also known that the greater control of weeds depends on the rapid penetration of the herbicide in the leaf of the infuriated. This activity is normally reduced to conditions that are not optimal, such as hot or cold, or in early or late afternoon applications. The surfactants studied by Monsanto allow glyphosate to enter the vascular system of the plant in no time. This results in incredible savings of time: before sowing, soil treatments or even in the event of an upcoming rain.

    The glyphosate in foods. Laboratory analyses of wheat products such as pasta, bread, pizza, bakery products among the most commonly used in Italy have been carried out and it has emerged that such grains and flours are contaminated by various herbicides, in particular, glyphosate.

    This control action was called "Lifebuoy" and was used to verifying the Italian situation of grain-based foods.

    Percentages found are under the European Union's data parameters, but it is still an alarming situation since average South American arrivals average 130 kilograms of pasta, bread, pizza or other wheat derivatives over a year.

    The effects of this contamination must be evaluated by adding all the sources of exposure to glyphosate because in addition to wheat products have emerged data in other foods including drinking water. As a result, the risks to human health are assessed by adding the whole exposure to this particular substance.


    The most used herbicide in the world ...

    Glyphosate is a non-selective herbicide that is applied on cultures weeds, horticulture, fruit trees, and arboreal as well as in non-agricultural areas such as road margins, streams of rivers and other industrial or civilian sites.

    We can say that it is considered the most effective herbicide due to its broad spectrum of action. It is also the cheapest product to use that has obviously got the largest spread worldwide. It is enough to know that 70% of the land cultivated on our Earth is treated with this herbicide which in technical jargon is known as roundup. Global Graft Analyzes say that in our food 70% of this contains traces.

    Its history begins with the chelating substance of metallic ions and then continues with Monsanto as herbicide and antibiotic. Its main effect is to chelate the minerals such as Ca, Fe, Co, Cu, Mn, Mg, Ni, Zn, etc ...

    These minerals are essentially plant nutrients and serve the physiological functions of plants. Without the availability of these minerals, plant enzymes, but also microorganisms and animals, are not capable of functioning. In this way, plants do not grow and so-called herbaceous plants do not develop in the fields treated with glyphosate. It is also recently used at the end of the crops to aid the grain drying and this spraying takes place a few weeks before the harvest.
    Finally, the spread and use of glyphosate is linked to GM crops, especially for soy, corn and cotton, and the countries most widely used are America, South Africa and China. Even in Europe, this product is widely used.


     The glyphosate toxicity

    The effect of glyphosate on different biological factors can trigger and worsen many serious diseases so its toxicity to human health is now proven by many studies performed.
    They are essentially two glyphosate action mechanisms and according to the researchers, these models lead to concurrent pathogenesis, thereby triggering or aggravating various diseases in the human body.


    The first mechanism of action is its ability to chelate metals such as calcium, iron, copper, cobalt, magnesium, manganese, nickel and zinc. This process causes a deficiency in many physiological and enzymatic functions in humans. In particular, the deficiency of the cytochrome P450 enzyme causes many adverse effects because it removes the body's innate detoxification capacity from harmful external agents. The lack of these elements has repercussions on many transformations and functionalities of our body with an obvious consequence of malfunctioning at 360 degrees.


    The second glyphosate mechanism acts on sulfur and therefore on the synthesis of some amino acids such as methionine, phenylalanine and tyrosine. The laboratory for the production of vitamins and other essential substances for the health of the body is found in our gastrointestinal tract and these synthesis processes are mainly by the precious intestinal bacterial flora.

    With glyphosate use, bacterial flora is literally decimated and this no longer has the ability to contribute to the health of our body. In this situation of intestinal dysbiosis, there is a very high risk of the onset of metabolic diseases and of various serious gastrointestinal problems.

     The International Agency for Cancer Research has defined glyphosate as a "probable cause of cancer" and therefore carcinogenic to humans.

    In Germany, after tests and analyses carried out above all on beers, it has been stated that glyphosate could be even more dangerous than DDT and conceal a wider toxicity for humans and the environment.

     Consequences of glyphosate use

    The consequences that are related to the use of glyphosate are the development of many types of cancer including prostate cancer, thyroid cancer, genital organs, and even non-Hodgkin's lymphoma.

    Also, many of the autoimmune diseases have been linked to the negative effects of glyphosate. Among these, we note the increase in cases of diabetes, psychiatric disorders such as autism, degenerative diseases, celiac disease in childhood, as well as intolerant food and other dysmetabolic diseases. In addition, cases of infertility especially male are linked to glyphosate as well as Alzheimer's disease and Parkinson's disease.

    In addition to all these pathologies, glyphosate has also had implications for epigenetic mechanisms as well as birth defects and childhood leukemia cases. This disadvantageous consequence seems to be related to the exposure of mothers to glyphosate so that in America, 30% of the mother's milk is consumed by infants this herbicide is also 100 times higher than the permissible threshold for declining drinking water.

    Also, people who are not exposed to the direct use of glyphosate and therefore do not actively work in the agricultural field have glyphosate presence in urine and blood. In the tests in Italy, it also emerges that glyphosate is present in the potable and surface waters with 80% results in the Lombardy region. While other regions of Italy are not yet available, analysis and data are available even if we assume a similar result.

    So massive presence in the waters indicates the use in agricultural crops, thus leading to exposure to this substance from countless sources.
    Even for the environment, glyphosate has very negative consequences because it greatly reduces biodiversity and reduces both plant and animal species.

    Even microorganisms are at risk of survival because they need minerals as micro nutrients and glyphosate instead block their use through their chelation. In addition, pollen insects and bees are increasingly affected by the use of this pesticide and we begin to understand how precious pro-nuclear insects are important for the good balance of the natural ecosystem.

    Environmental pollution has increased considerably, given the high glyphosate percentages found in rivers, deep-seabed waters and obviously in cultivated and non-cultivated soils.

    Finally, the onset of weeds that have become tolerant to this herbicide has been found and are likely to overwhelm the spontaneous and cultivated species resulting in unstable ecosystems and lowering natural biodiversity.

    Da:

    https://www.roundup.it/il_glifosate.php
    http://www.cure-naturali.it/dieta-alimenti/1943/glifosato-negli-alimenti-tossicita-e-conseguenze/8037/a








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