Tumori: la prima terapia genica diventa realtà / Tumors: the first gene therapy becomes reality

Tumori: la prima terapia genica diventa realtà Tumors: the first gene therapy becomes reality

Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa


Tumori: la prima terapia genica diventa realtà

Il Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato l’approvazione delle prime Car-T per tre tumori del sangue. Si avvicina al letto dei malati la innovativa cura che usa le cellule dei pazienti ingegnerizzate in modo da combattere il loro cancro.
Il nuovo trattamento una tantum che utilizza i linfociti T del paziente per combattere il tumore diventa sempre più realtà. Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha infatti raccomandato l’approvazione di tisagenlecleucel, la terapia CAR-T sviluppata da Novartis. L’opinione positiva include due neoplasie a cellule B: la leucemia linfoblastica acuta (LLA) che non risponde ai farmaci o che progredisce dopo il trapianto o dopo altra terapia nei pazienti fino ai 25 anni di età; e del linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) che non risponde o che progredisce dopo due o più linee di terapia sistemica, negli adulti. “Questa decisione del CHMP rende più vicina ai pazienti europei che hanno esaurito i trattamenti disponibili la possibilità di accesso a un'opzione innovativa,” ha detto Zack Pemberton-Whiteley, Chair of the Global Acute Leukemia Advocates Network and Campaigns and Advocacy Director at Leukaemia Care. “È importante sottolineare che la terapia CAR-T è adatta a un gruppo selezionato di pazienti. Lavorare con i medici specialisti per garantire un accesso sicuro e tempestivo a chi ne ha bisogno sarà di fondamentale importanza.”

L’opinione positiva del CHMP si basa su due studi multicentrici globali di fase II, ELIANA e JULIET, che hanno incluso pazienti in Europa, negli Stati Uniti, in Australia, in Canada e in Giappone. La Commissione Europea esaminerà ora la raccomandazione ed emetterà nelle prossime settimane la sua decisione finale, applicabile a tutti i 28 stati membri della UE, oltre a Islanda, Liechtenstein e Norvegia. “Negli Stati Uniti tisagenlecleucel sta già trasformando il modo in cui trattiamo alcuni tipi di leucemia e di linfoma, e sta dimostrando che le terapie cellulari personalizzate costituiscono strumenti estremamente potenti per la lotta contro il cancro”, ha dichiarato Carl June, MD, Richard W. Vague Professor in Immunotherapy presso il dipartimento di Pathology and Laboratory Medicine e direttore del Center for Cellular Immunotherapies presso l’Abramson Cancer Center. “Siamo entusiasti di constatare che, grazie alla nostra collaborazione con Novartis, i medici di diversi Paesi del mondo potrebbero essere in grado di utilizzare questa nuova e innovativa terapia cellulare CAR-T per migliorare gli esiti del trattamento nei loro pazienti”.
Se sarà approvato dalla Commissione Europea, tisagenlecleucel diventerà la prima terapia cellulare CAR-T disponibile nell’Unione Europea sia per il DLBCL sia per la LLA a cellule B.

. LA TECNICA
La CAR-T è diversa dalle tipiche terapie biologiche o a piccole molecole, perché viene prodotta per ogni singolo paziente, utilizzando le sue stesse cellule. Durante il trattamento, le cellule T vengono prelevate dal sangue del paziente e riprogrammate in laboratorio, al fine di creare cellule T geneticamente modificate per riconoscere e combattere le cellule tumorali e altre cellule B che esprimono uno specifico antigene. Il processo di produzione di CAR-T di Novartis prevede la crioconservazione, cioè il processo di congelamento delle cellule che sono state prelevate dal paziente per poterle conservare. Questo consente ai medici la flessibilità di decidere quando iniziare sia la raccolta delle cellule del paziente, sia l'infusione delle cellule modificate, scegliendo il momento più adatto in base alle condizioni del paziente e permette un approccio individualizzato al trattamento su scala globale.

. LE PATOLOGIE
La LLA a cellule B e il DLBCL sono entrambi neoplasie aggressive, caratterizzate da importanti carenze terapeutiche per i pazienti. In Europa, la LLA rappresenta l’80% circa dei casi di leucemia tra i bambini e in caso di ricaduta di malattia la prognosi è scarsa. Il tasso di sopravvivenza è basso nonostante i pazienti si sottopongano a diversi trattamenti, tra i quali chemioterapia, radioterapia, terapia mirata o trapianto di cellule staminali.
Il DLBCL – il sottotipo di linfoma non Hodgkin più diffuso – rappresenta fino al 40% di tutti i casi a livello globale. Per i pazienti che sperimentano recidiva o che non rispondono alla terapia iniziale, le opzioni di trattamento in grado di fornire risposte durature sono limitate, e – per la maggior parte dei pazienti – i tassi di sopravvivenza sono bassi, a causa della non eleggibilità al trapianto autologo di cellule staminali (ASCT, autologous stem cell transplant) o del fallimento della chemioterapia di salvataggio e dell’ASCT.
“L’odierna opinione positiva del CHMP rappresenta una tappa epocale per coloro che sono stati colpiti da questi tipi aggressivi di neoplasie a cellule B in fase avanzata”, ha affermato il dott. Ulrich Jäger, Professore di ematologia presso l’Università di Medicina di Vienna e Responsabile del Dipartimento di Ematologia presso l’Ospedale Generale della Città di Vienna. “I pazienti e i medici europei hanno atteso con ansia l’introduzione di tisagenlecleucel, che porterà una significativa evoluzione del panorama terapeutico di questi pazienti, caratterizzati da una prognosi infausta”.

. DOPPIA SPERANZA
A ricevere l'approvazione del CHMP è oggi anche un'altra terapia Car-T, axicabtagene ciloleucel. Ad averla sviluppata è stata la biotech Kite, ora acquisita da Gilead. Le patologie che potranno essere trattate con questa tecnologia, una volta ottenuto il via libera dalla Commissione Europea, saranno anche in questo caso  il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) che non risponde o che progredisce dopo due o più linee di terapia sistemica negli adulti, e il linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B dopo il fallimento di due o più linee di trattamento.
ENGLISH
The Committee for Medicinal Products for Human Use of the European Medicines Agency has recommended the approval of the first Car-T for three blood cancers. Approaching the patients' bed is the innovative treatment that uses the cells of the patients engineered to fight their cancer.
The new one-off treatment that uses the patient's T cells to fight the tumor becomes more and more reality. The Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) of the European Medicines Agency (EMA) has indeed recommended the approval of tisagenlecleucel, the CAR-T therapy developed by Novartis. Positive opinion includes two B-cell neoplasms: acute lymphoblastic leukemia (LLA) that does not respond to medication or progresses after transplantation or after other therapy in patients up to 25 years of age; and diffuse large B-cell lymphoma (DLBCL) that does not respond or progresses after two or more lines of systemic therapy in adults. "This CHMP decision makes it possible for European patients who have exhausted the treatments available to have access to an innovative option," said Zack Pemberton-Whiteley, Chair of the Global Acute Leukemia Advocates Network and Campaigns and Advocacy Director at Leukaemia Care. "It is important to stress that CAR-T therapy is suitable for a select group of patients. Working with medical specialists to ensure safe and timely access to those in need will be of paramount importance. "
The CHMP's positive opinion is based on two Phase II global multicenter studies, ELIANA and JULIET, which included patients in Europe, the United States, Australia, Canada and Japan. The European Commission will now examine the recommendation and in the coming weeks will issue its final decision, applicable to all 28 EU member states, as well as Iceland, Liechtenstein and Norway. "In the United States tisagenlecleucel is already transforming the way we treat certain types of leukemia and lymphoma, and is demonstrating that personalized cell therapies are extremely powerful tools for the fight against cancer," said Carl June, MD, Richard W Vague Professor in Immunotherapy at the Department of Pathology and Laboratory Medicine and Director of the Center for Cellular Immunotherapies at the Abramson Cancer Center. "We are thrilled to see that, thanks to our partnership with Novartis, doctors from different countries around the world may be able to use this innovative new CAR-T cell therapy to improve treatment outcomes in their patients."
If approved by the European Commission, tisagenlecleucel will become the first CAR-T cell therapy available in the European Union for both DLBCL and B-cell LLA.
TECHNIQUE
CAR-T is different from typical biological or small molecule therapies, because it is produced for each individual patient, using his own cells. During treatment, T cells are taken from the patient's blood and reprogrammed in the laboratory, in order to create genetically modified T cells to recognize and fight cancer cells and other B cells that express a specific antigen. The Novartis CAR-T production process involves cryopreservation, that is, the process of freezing the cells that have been taken from the patient in order to preserve them. This allows clinicians the flexibility to decide when to start both the collection of the patient's cells and the infusion of the modified cells, choosing the most suitable moment based on the patient's condition and allowing an individualized approach to treatment on a global scale.
THE PATHOLOGIES
B cell LLA and DLBCL are both aggressive neoplasms, characterized by important therapeutic deficiencies for patients. In Europe, LLA accounts for about 80% of cases of leukemia among children and the prognosis is poor in the event of a fallout. The survival rate is low despite the patients undergoing different treatments, including chemotherapy, radiotherapy, targeted therapy or stem cell transplantation.
The DLBCL - the most widespread non-Hodgkin lymphoma subtype - accounts for up to 40% of all cases globally. For patients who experience relapse or who do not respond to initial therapy, treatment options that provide lasting responses are limited, and - for most patients - survival rates are low, due to non-eligibility for transplantation autologous stem cells (ASCT, autologous stem cell transplant) or the failure of rescue chemotherapy and ASCT.
"Today's positive opinion of the CHMP represents an epochal stage for those affected by these aggressive types of advanced B-cell neoplasms," said Dr. Ulrich Jäger, Professor of Hematology at the Vienna University of Medicine and Head of the Department of Hematology at the General Hospital of the City of Vienna. "European patients and doctors have looked forward to the introduction of tisagenlecleucel, which will bring a significant evolution of the therapeutic landscape of these patients, characterized by a poor prognosis."
 DOUBLE HOPE
To receive the approval of the CHMP is today also another therapy Car-T, axicabtagene ciloleucel. It was developed by Kite biotech, now acquired by Gilead. The diseases that can be treated with this technology, once the go-ahead has been obtained by the European Commission, will also be the diffuse large B-cell lymphoma (DLBCL) that does not respond or progresses after two or more lines of systemic therapy in the adults, and the primary lymphoma of the B-cell mediastinum after the failure of two or more treatment lines.
Da:
http://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/06/29/news/la_prima_terapia_cart_a_un_passo_dal_divenire_realta_-200372232/

Commenti

Post popolari in questo blog

Paracetamolo, ibuprofene o novalgina: quali le differenze? / acetaminophen, ibuprofen, metamizole : what are the differences?

Gli inibitori SGLT-2 potrebbero aiutare a prevenire la demenza / SGLT-2 Inhibitors Could Help Prevent Dementia

Approfondimenti sugli ormoni intestinali / Gut Hormone Insight