Mycobacterium chimerae, il batterio killer che ha colpito in Nord Italia / Mycobacterium chimerae, the killer bacterium that hit in Northern Italy

Mycobacterium chimerae, il batterio killer che ha colpito in Nord ItaliaMycobacterium chimerae, the killer bacterium that hit in Northern Italy


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Mycobacterium chimaera

Mycobacterium chimaera si può trasmettere attraverso dispositivi medicali inquinati e se contratto da pazienti fragili, sottoposti a interventi molto invasivi come quelli cardiochirurgici, può essere micidiale
Mycobacterium chimerae . Fino a qualche giorno fa era sconosciuto ai più, poi è balzato alle cronache come batterio “Chimera” o  “batterio killer” responsabile di una emergenzasanitaria che ha fatto registrare sei morti in Veneto e due segnalati oggi in Emilia Romagna. Ma sono state segnalate altre infezioni, destinate probabilmente a crescere nei prossimi giorni.

Mycobacterium chimerae: quanto è pericoloso

Il Mycobacterium  chimerae è un batterio comune –  del tipo non tubercolare o atipico – che può dare malattia polmonare. Può facilmente trovarsi nel terreno e nell’acqua, compresa quella dei rubinetti, ma non è di per sé pericoloso. “Non ci si può ammalare bevendo l’acqua o attraverso il contagio da altre persone”, spiega Marco Confalonieri, direttore della struttura complessa di pneumologia dell’Ospedale Universitario di Trieste.
Il problema – sottolinea l’esperto – nasce nel caso di infezioni ospedaliere, da tempo emerse come le complicanze più frequenti e gravi dell’assistenza sanitaria. “Il batterio si può trasmettere attraverso dispositivi medicali inquinati – continua Confalonieri – e se contratto da pazienti fragili, sottoposti a interventi molto invasivi come quelli cardiochirurgici, può essere micidiale”. Ed è stato proprio questo il caso dell’anestesista vicentino.
“Il micobatterio agisce con molta lentezza, e i primi segnali della malattia si possono manifestare mesi o anche anni dopo la contaminazione”, va avanti Confalonieri, “I sintomi insorgono gradualmente, con febbre, tosse che diventa cronica e peggiora, stanchezza, sudorazione notturna e dimagramento: tutti segnali che si fanno più consistenti col tempo”. Per essere diagnosticata la presenza di M. chimerae serve un test molecolare specifico, e, trattandosi di un’infezione molto rara, identificarla in tempo non è facile.

La denuncia

In Veneto, a portare alla luce la vicenda è stato Paolo Demo, anestesista vicentino scomparso il 2 novembre scorso.  Demo aveva contratto l’infezione con un intervento al cuore subito nel 2016, e in seguito aveva tenuto un diario raccontando il decorso della malattia. Un documento che, a pochi giorni dalla morte del medico, ha spinto la famiglia a sporgere denuncia alla magistratura, e ha dato vita a un’ispezione della Regione Veneto per accertare le dimensioni del fenomeno.
Dopo la denuncia dei famigliari di Paolo Demo, l’indagine avviata dalla Regione Veneto ha rilevato 18 casi di pazienti contaminati dal micobatterio, tutti sottoposti in passato a operazioni al cuore in diversi ospedali della regione, sei dei quali sono deceduti proprio in seguito all’infezione. Altri due decessi simili sono stati confermati in Emilia Romagna, dove stanno per partire le indagini su un centinaio di cartelle cliniche.

La prima volta negli ospedali italiani

E’ la prima volta che la contaminazione da M. chimerae tramite i macchinari usati in cardiochirurgia colpisce in Italia. Che prima del decesso dell’anestesista di Vicenza, informa oggi il Ministero della Salute, sembrava esclusa dall’emergenza. Già nel 2014, infatti, diversi casi di queste infezioni si erano verificate in Svizzera, Germania, Olanda e Regno Unito, anch’esse collegate all’uso in sala operatoria di macchinari di produzione tedesca. E anche negli Stati Uniti sono stati riportati casi di pazienti infettati da M. chimerae , 11, sempre in seguito a operazioni con le stesse macchine.
In attesa della conclusione delle indagini è impossibile stabilire se si tratti di un problema nato nelle fabbriche della ditta che produce gli apparecchi, o sia invece legato alla mancata manutenzione dei dispositivi da parte degli operatori sanitari coinvolti. L’azienda tedesca che produce gli apparecchi, a conoscenza del problema, aveva avvertito i propri clienti dei rischi. Per questo a maggio la Regione Veneto aveva diffuso delle linee guida sulla disinfestazione delle macchine. Tuttavia le contaminazioni possono essere avvenute molto prima, visto il lungo decorso dell’infezione da M. chimaere.  Proprio per questo, gli esperti sottolineano l’importanza della prevenzione.“L’attenzione deve essere sempre  di massimo livello, il controllo dell’acqua dell’ospedale e dei macchinari deve essere fatto in modo costante e preciso”, mette in guardia Confalonieri.
ENGLISH
Mycobacterium chimaera can be transmitted through polluted medical devices and if contracted by fragile patients, subjected to very invasive procedures such as cardiac surgery, it can be deadly
Mycobacterium chimerae. Until a few days ago it was unknown to most people, then it jumped to the news as bacterium "Chimera" or "killer bacterium" responsible for an emergenzasanitaria that recorded six deaths in Veneto and two reported today in Emilia Romagna. But other infections have been reported, probably destined to grow in the coming days.
Mycobacterium chimerae: how dangerous it is
Mycobacterium chimerae is a common bacterium - of the non-tuberculous or atypical type - that can give lung disease. It can easily find itself in the ground and in the water, including that of the taps, but it is not per se dangerous. "You can not get sick by drinking water or by contagion from other people", explains Marco Confalonieri, director of the complex structure of pneumology at the University Hospital of Trieste.
The problem - emphasizes the expert - arises in the case of hospital infections, long emerged as the most frequent and serious complications of health care. "The bacterium can be transmitted through polluted medical devices - continued Confalonieri - and if contracted by fragile patients, subjected to very invasive procedures such as cardiac surgery, it can be deadly". And this was precisely the case of the Vicenza anesthetist.
"Mycobacterium acts very slowly, and the first signs of the disease can occur months or even years after the contamination", goes on Confalonieri, "The symptoms arise gradually, with fever, cough that becomes chronic and worsening, fatigue, night sweats and slimming: all signs that become more consistent over time ". To be diagnosed the presence of M. chimerae requires a specific molecular test, and, being a very rare infection, identifying it in time is not easy.
The complaint
In Veneto, to bring the story to light was Paolo Demo, an anesthesiologist from Vicenza who died on 2 November. Demo had contracted the infection with heart surgery right away in 2016, and later kept a diary telling the course of the disease. A document that, a few days after the death of the doctor, has pushed the family to make a complaint to the judiciary, and has given rise to an inspection of the Veneto Region to ascertain the size of the phenomenon.
After the denunciation of the family members of Paolo Demo, the investigation initiated by the Veneto Region has detected 18 cases of patients contaminated by mycobacterium, all of which have undergone heart operations in several hospitals in the region, six of which died just after the infection. Two other similar deaths have been confirmed in Emilia Romagna, where they are about to start investigations on a hundred medical records.
The first time in Italian hospitals
It is the first time that the contamination from M. chimerae through the machinery used in cardiac surgery hits in Italy. That before the death of the anesthesiologist of Vicenza, today informs the Ministry of Health, seemed excluded from the emergency. Already in 2014, in fact, several cases of these infections occurred in Switzerland, Germany, the Netherlands and the United Kingdom, also related to the use in the operating room of machines of German production. And also in the United States cases of patients infected with M. chimerae, 11, have been reported, again following operations with the same machines.
Pending the conclusion of the investigation it is impossible to determine whether this is a problem born in the factories of the company that manufactures the equipment, or is instead linked to the lack of maintenance of the devices by the health workers involved. The German company that manufactures the equipment, aware of the problem, had warned its customers of the risks. For this reason, in May the Veneto Region had issued guidelines on the disinfestation of the machines. However, the contamination may have occurred much earlier, given the long course of infection by M. chimaere. Precisely for this reason, experts stress the importance of prevention. "The attention must always be of the highest level, the water control of the hospital and the machinery must be done in a constant and precise way", warns Confalonieri.
Da;
https://www.galileonet.it/2018/11/mycobacterium-chimerae-batterio-killer/

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