Coronavirus, pronto il primo vaccino: è cinese e verrà dato ai militari / Coronavirus, first vaccine ready: it is Chinese and will be given to the military
Coronavirus, pronto il primo vaccino: è cinese e verrà dato ai militari / Coronavirus, first vaccine ready: it is Chinese and will be given to the military
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa
L'azienda biotech CanSino ha lavorato fin da subito con l'esercito. Ha iniziato sulle forze armate le somministrazioni, che dureranno un anno. I risultati delle sperimentazioni erano state pubblicate su Lancet. Il prodotto è sicuro ed efficace, anche se non ancora al 100%
Il primo a ottenere il vaccino è l’esercito cinese. Mentre nei paesi occidentali si discute su come distribuire in maniera equa l’antidoto contro il coronavirus, Pechino dimostra di avere le idee chiare. A ricevere da subito le iniezioni sono oggi i soldati. L’azienda biotech CanSino ha ricevuto luce verde dalla Commissione Militare Centrale per la prima somministrazione su larga scala a partire dal 25 giugno. Durerà un anno e per il momento sarà riservata agli uomini in divisa, anche se il loro numero non è stato rivelato per “ragioni di privacy commerciale”. Il vaccino ha concluso in tutta fretta le fasi uno e due delle sperimentazioni. I risultati pubblicati su The Lancet parlano di un prodotto sicuro e capace di attivare il sistema immunitario, almeno in modo parziale.
Dei quindici candidati vaccini in sperimentazione al mondo, otto sono cinesi. La CanSino ha fin da subito collaborato con l’Accademia Militare delle Scienze e ha avviato una sperimentazione sull’uomo anche in Canada. “Gli scienziati militari hanno ricevuto l’ordine di vincere la guerra globale per mettere a punto il vaccino” titolava il 19 marzo il South China Morning Post. La generalessa Chen Wei, che è anche epidemiologa, se lo è iniettata da sola prima ancora che i test sugli animali rassicurassero sulla mancanza di effetti collaterali.
Dei quindici candidati vaccini in sperimentazione al mondo, otto sono cinesi. La CanSino ha fin da subito collaborato con l’Accademia Militare delle Scienze e ha avviato una sperimentazione sull’uomo anche in Canada. “Gli scienziati militari hanno ricevuto l’ordine di vincere la guerra globale per mettere a punto il vaccino” titolava il 19 marzo il South China Morning Post. La generalessa Chen Wei, che è anche epidemiologa, se lo è iniettata da sola prima ancora che i test sugli animali rassicurassero sulla mancanza di effetti collaterali.
Il vaccino di CanSino usa il metodo del cosiddetto “vettore virale”. Contiene cioè un virus benigno (un adenovirus come quello del raffreddore), capace di diffondersi nell’organismo senza farlo ammalare. Nel genoma di questo virus vettore i ricercatori hanno aggiunto un frammento di Dna artificiale. Vi sono scritte le istruzioni che permetteranno alle nostre cellule di fabbricare la cosiddetta proteina spike. La spike è la punta della corona del coronavirus: quella parte che viene riconosciuta dal nostro sistema immunitario ed è in grado di suscitare una reazione delle nostre difese.
In tempi normali, dopo la fase uno e due delle sperimentazioni dovrebbe seguire la fase tre: un’ulteriore prova condotta su migliaia di persone che permette di affinare i dosaggi, di valutare meglio gli effetti e di essere ancora più certi dell’assenza degli effetti collaterali. Molte aziende, di fronte alla pandemia, stanno saltando la fase tre, o la accorpano alla due. La decisione di usare il vaccino di CanSino su una coorte di migliaia di persone generalmente sane, come appunto i militari, può essere vista dal punto di vista medico come un’alternativa alla fase tre. Ma dal punto di vista geopolitico, il messaggio è ribaltato: i cinesi sono i primi nella gara, e la loro priorità non sono le fasce deboli della popolazione. Al contrario, sono le più forti.
In tempi normali, dopo la fase uno e due delle sperimentazioni dovrebbe seguire la fase tre: un’ulteriore prova condotta su migliaia di persone che permette di affinare i dosaggi, di valutare meglio gli effetti e di essere ancora più certi dell’assenza degli effetti collaterali. Molte aziende, di fronte alla pandemia, stanno saltando la fase tre, o la accorpano alla due. La decisione di usare il vaccino di CanSino su una coorte di migliaia di persone generalmente sane, come appunto i militari, può essere vista dal punto di vista medico come un’alternativa alla fase tre. Ma dal punto di vista geopolitico, il messaggio è ribaltato: i cinesi sono i primi nella gara, e la loro priorità non sono le fasce deboli della popolazione. Al contrario, sono le più forti.
ENGLISH
The biotech company CanSino worked immediately with the army. The administration, which will last one year, has started on the armed forces. The results of the trials had been published in Lancet. The product is safe and effective, although not yet 100%
The first to get the vaccine is the Chinese army. While in Western countries there is discussion about how to distribute the antidote against coronavirus fairly, Beijing shows that it has clear ideas. Soldiers are now receiving injections. The biotech company CanSino has received green light from the Central Military Commission for the first large-scale administration starting June 25th. It will last a year and for the moment it will be reserved for men in uniform, even if their number has not been revealed for "commercial privacy reasons". The vaccine hastily concluded stages one and two of the trials. The results published in The Lancet speak of a safe product capable of activating the immune system, at least partially.
Of the fifteen test vaccine candidates in the world, eight are Chinese. CanSino immediately collaborated with the Military Academy of Sciences and started an experiment on humans also in Canada. "Military scientists have been ordered to win the global war to develop the vaccine," headlined the South China Morning Post on March 19. Generalessa Chen Wei, who is also an epidemiologist, injected herself before the animal tests reassured her of the lack of side effects.
The CanSino vaccine uses the so-called "viral vector" method. That is, it contains a benign virus (an adenovirus like that of the cold), capable of spreading throughout the body without making it sick. In the genome of this vector virus, researchers added an artificial DNA fragment. There are written instructions that will allow our cells to manufacture the so-called spike protein. The spike is the tip of the coronavirus crown: that part that is recognized by our immune system and is able to elicit a reaction from our defenses.
In normal times, after phase one and two of the trials, phase three should follow: a further test conducted on thousands of people that allows to refine the dosages, to better evaluate the effects and to be even more certain of the absence of the effects side. Many companies, facing the pandemic, are skipping phase three, or merging it with two. The decision to use the CanSino vaccine on a cohort of thousands of generally healthy people, such as the military, can be viewed medically as an alternative to phase three. But from a geopolitical point of view, the message is reversed: the Chinese are the first in the race, and their priority is not the weak sections of the population. On the contrary, they are the strongest.
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