Le zanzare possono trasmettere il coronavirus? Ecco cosa sappiamo finora / Can mosquitoes transmit coronavirus? Here's what we know so far

Le zanzare possono trasmettere il coronavirus? Ecco cosa sappiamo finora Can mosquitoes transmit coronavirus? Here's what we know so far

Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa

Zanzare

Dengue, malaria, Zika, febbre gialla (e molte altre malattie) possono diffondersi tramite puntura di zanzara. Sembra che invece per Covid-19 non sia così, fortunatamente. Ecco quello che sappiamo sulla questione.

La zanzara, sia tigre (Aedes albopticus) che comune (Culex pipiens) non è in grado di trasmettere Sars-Cov-2, il virus responsabile di Covid-19. Se fino a qualche tempo fa sembrava solo un’ipotesi, per quanto abbastanza fondata, ora la comunità scientifica può finalmente dirlo con ragionevole certezza, grazie ai risultati di uno studio condotto dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (IzsVe), che in due esperimenti indipendenti hanno valutato, ed escluso, la cosiddetta competenza vettoriale – ossia la capacità di trasmettere il patogeno – delle due specie di zanzare. I dettagli degli esperimenti non sono stati ancora pubblicati (avverrà a breve), ma gli autori dello studio hanno ritenuto opportuno comunicare subito i risultati per fugare le preoccupazioni di questi mesi. Nell’attesa di leggere il paper abbiamo raggiunto telefonicamente Fabrizio Montarsi, biologo del Laboratorio di parassitologia dell’IzsVe e coautore dello studio, per farci dare qualche dettaglio in più.

“L’esperimento”, ci ha raccontato Montarsi“è nato per rispondere a una questione che si stavano ponendo in molti, specie con l’arrivo dei mesi più caldi, e cioè se le zanzare fossero in qualche modo coinvolte nella trasmissione del nuovo coronavirus. Di comune accordo con l’Istituto superiore di sanità abbiamo deciso di effettuare due esperimenti indipendenti, uno nella nostra sede e uno nella loro, seguendo lo stesso protocollo sperimentale in modo tale da poter comparare agevolmente i risultati”. Gli scienziati hanno selezionato un centinaio di zanzare di allevamento (solo zanzara tigre all’IzsVe, sia tigre che comune all’Iss) e le hanno divise in due gruppi, di cui uno di controllo. Al primo gruppo di insetti è stato fatto mangiare, tramite un alimentatore artificiale (sostanzialmente una vaschetta ricoperta da una membrana, che le zanzare pungevano come fanno con la cute umana), del sangue infettato con Sars-Cov-2, mentre il gruppo di controllo è stato alimentato con sangue non infetto: analizzando gli insetti dei due gruppi sarebbe stato possibile capire se il virus avesse qualche effetto nocivo sulla salute delle zanzare. “Tutto è avvenuto in laboratori di massima sicurezza, attrezzati per manipolare il virus”, continua ancora Montarsi. “Inoltre, l’utilizzo di alimentatori artificiali ci ha consentito di evitare di doverci servire di altri animali [oltre alle zanzare, ovviamente, ndr], che avrebbero dovuto essere infettati”.

Successivamente, le zanzare sono state soppresse e analizzate a diversi giorni di distanza dal pasto di sangue. “Il tempo di digestione della zanzara è dell’ordine dei giorni, e l’insetto non punge finché non ha digerito completamente il pasto precedente”, dice lo scienziato. “Per questo abbiamo cercato di capire se dopo la digestione ci fossero ancora tracce di virus negli insetti”. E la risposta, fortunatamente, è negativa: il virus, sostanzialmente, non riesce mai a uscire dall’apparato digerente dell’insetto, che pertanto non può trasmetterlo con le punture successive.

Entrambi gli esperimenti, sia quello condotto all’Iss che quello condotto all’IzsVe, hanno dato risultati comparabili, il che conforta ancora di più la loro fondatezza. Viene spontaneo chiedersi allora come mai alcuni patogeni (oltre a virus, ci sono anche i batteri e i protozoi, come nel caso della malaria) siano trasmessi dalle zanzare e altri no:  “È una questione di adattamenti evolutivi, ci spiega Montorsi. “I coronavirus, così come il virus dell’influenza, si sono evoluti per trasmettersi attraverso aerosol; altri, invece, hanno ‘scelto’ un vettore diverso. È per questa ragione che già si sospettava che le zanzare non potessero trasmettere il coronavirus; tuttavia c’era bisogno di una prova sperimentale per confermarlo con certezza. I virus e gli altri patogeni che si trasmettono con le zanzare hanno la capacità di superare la barriera intestinale durante la digestione e di diffondersi successivamente in tutto il corpo, raggiungendo anche le ghiandole salivari, da cui poi raggiungono un nuovo ospite tramite la puntura. Sars-Cov-2 invece non riesce a superare questa barriera e resta ‘confinato’ nell’intestino, fino a scomparire del tutto a digestione ultimata”.

Potrebbero esserci altri vettori, come per esempio le zecche (la cui puntura può trasmettere la malattia di Lyme)? Sembra molto difficile: “Per quanto fosse improbabile, il vettore più sospetto per Sars-Cov-2 era proprio la zanzara, dal momento che vive a stretto contatto con l’essere umano e punge l’essere umano. Le zecche frequentano aree scarsamente popolate, ed è molto improbabile che si imbattano in un essere umano infetto e lo pungano. Comunque, i risultati che abbiamo ottenuto portano a pensare che Sars-Cov-2 non si trasmetta in questo modo con nessun tipo di puntura animale”.

ENGLISH

Dengue, malaria, Zika, yellow fever (and many other diseases) can spread through mosquito bites. It seems that for Covid-19, however, this is not the case, fortunately. Here is what we know about the matter.

The mosquito, both tiger (Aedes albopticus) and common (Culex pipiens) is unable to transmit Sars-Cov-2, the virus responsible for Covid-19. If until some time ago it seemed only a hypothesis, however well founded, now the scientific community can finally say it with reasonable certainty, thanks to the results of a study conducted by the Higher Institute of Health (ISS) and by the Experimental Zooprophylactic Institute delle Venezie (IzsVe), which in two independent experiments assessed, and excluded, the so-called vector competence - that is, the ability to transmit the pathogen - of the two species of mosquitoes. The details of the experiments have not yet been published (it will happen shortly), but the authors of the study deemed it appropriate to communicate the results immediately to dispel the concerns of these months. While waiting to read the paper, we reached Fabrizio Montarsi, biologist of the parasitology laboratory of the IzsVe and co-author of the study, by telephone, to get some more details.

"The experiment", Montarsi told us, "was born to answer a question that many were asking themselves, especially with the arrival of the hottest months, namely if the mosquitoes were somehow involved in the transmission of the new coronavirus. In agreement with the Higher Institute of Health, we have decided to carry out two independent experiments, one in our premises and one in them, following the same experimental protocol in order to easily compare the results ". Scientists selected a hundred farmed mosquitoes (only tiger mosquito in IzsVe, both tiger and common in ISS) and divided them into two groups, one of which was the control. The first group of insects was made to eat, through an artificial feeder (basically a tray covered with a membrane, which the mosquitoes stung as they do with human skin), of the blood infected with Sars-Cov-2, while the control group it was fed with non-infected blood: by analyzing the insects of the two groups it would have been possible to understand if the virus had any harmful effect on the health of mosquitoes. "Everything happened in maximum security laboratories, equipped to manipulate the virus," continues Montarsi. "In addition, the use of artificial feeders allowed us to avoid having to use other animals [besides mosquitoes, of course, ed.], Which should have been infected."

Subsequently, the mosquitoes were suppressed and analyzed several days after the blood meal. "The digestion time of the mosquito is on the agenda, and the insect does not sting until it has fully digested the previous meal," says the scientist. "This is why we tried to understand if there were still traces of viruses in the insects after digestion." And the answer, fortunately, is negative: the virus basically never manages to get out of the digestive system of the insect, which therefore cannot transmit it with subsequent bites.

Both experiments, both the one conducted at ISS and the one conducted at IzsVe, gave comparable results, which further comforts their foundation. It is therefore natural to wonder why some pathogens (in addition to viruses, there are also bacteria and protozoa, as in the case of malaria) are transmitted by mosquitoes and others not: "It is a matter of evolutionary adaptations," explains Montorsi. "Coronaviruses, as well as the flu virus, have evolved to be transmitted through aerosols; others, however, have 'chosen' a different carrier. It is for this reason that it was already suspected that mosquitoes could not transmit coronavirus; however, an experimental test was needed to confirm it with certainty. Viruses and other pathogens that are transmitted by mosquitoes have the ability to overcome the intestinal barrier during digestion and subsequently spread throughout the body, also reaching the salivary glands, from which they then reach a new host through the puncture. Sars-Cov-2, on the other hand, cannot overcome this barrier and remains 'confined' in the intestine, until it completely disappears when digestion is complete. "

Could there be other vectors, such as ticks (whose sting can transmit Lyme disease)? It seems very difficult: "As improbable as it was, the most suspect vector for Sars-Cov-2 was precisely the mosquito, since it lives in close contact with the human being and stings the human being. Ticks frequent sparsely populated areas, and it is very unlikely that they will encounter an infected human being and sting him. However, the results we have obtained lead us to think that Sars-Cov-2 is not transmitted in this way with any type of animal puncture 

Da:

https://www.wired.it/scienza/medicina/2020/07/04/zanzare-coronavirus/?utm_source=wired&utm_medium=NL&utm_campaign=default

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