Domande e risposte: sarà necessario ripetere il vaccino ogni anno? / Questions and Answers: Will I need to repeat the vaccine every year?

Domande e risposte: sarà necessario ripetere il vaccino ogni anno? Questions and Answers: Will I need to repeat the vaccine every year?


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Non si sa quanto duri la protezione dal Covid per chi è guarito o ha ricevuto l'iniezione. Complice l'arrivo delle varianti, è possibile però che esaurita una campagna vaccinale se ne debba iniziare un'altra. Almeno fino a quando non stringeremo un armistizio con il virus.

Quando un giorno sarà terminata la campagna vaccinale, bisognerà ricominciare da capo? È un'ipotesi concreta, un vaccino non è per sempre. Il richiamo ciclico è un'eventualità suggerita da almeno due fenomeni: l'immunità contro qualsiasi infezione svanisce nel tempo e alcune varianti rendono meno efficaci gli anticorpi di oggi, capaci di riconoscere la proteina spike di Wuhan che nel frattempo sta mutando. Se sarà necessario tornare alla casella di partenza con le vaccinazioni, dopo quanto tempo questo avverrà? La risposta non c'è ancora. Le ricerche dicono che i vaccini sono efficaci almeno sei mesi perché è solo da sei mesi che i primi vaccini sono stati somministrati, nelle sperimentazioni. E un ultimo studio inglese sostiene che chi è guarito ha un'immunità che dura almeno sette mesi solo perché sette mesi fa sono stati arruolati i medici e infermieri della ricerca, apparsa su The Lancet.

Quanto dura l'immunità?

La durata dell'immunità la scopriremo solo vivendo. "Purtroppo non ci sono metodi affidabili per prevederla" conferma Andrea Cossarizza, immunologo dell'università di Modena e Reggio Emilia. È vero che un laboratorio di Singapore, diretto dall'italiano Antonio Bertoletti, l'anno scorso ha trovato segni di memoria immunitaria nelle cellule T di una persona contagiata dalla prima Sars, quella del 2003. Sono passati 17 anni. "È un'ottima notizia, ma ogni virus fa storia a sé. Generalizzare sarebbe davvero difficile" ripete Cossarizza. Il precedente della prima Sars è quindi un buon auspicio, ma per adesso nulla di più. A confortare, però, c'è anche l'osservazione che le reinfezioni, fra chi è guarito, si sono verificate solo raramente. "Negli ospedali non vediamo tornare nessuno, degli infettati della prima ondata. Vuol dire che anche chi di questi si contagia una seconda volta tende a sviluppare sintomi lievi".

È più protetto chi è guarito dal contagio o chi si è

 vaccinato?

Lo studio inglese su Lancet ha calcolato che chi ha già avuto il Covid ha una probabilità più bassa dell'84% di reinfettarsi rispetto a chi non è mai stato contagiato. "La protezione esiste, ed è assai robusta" sottolinea Cossarizza. Se aver avuto il virus difenda di più, rispetto al vaccino, è invece un altro dubbio in attesa di studi e conferme. Gli anticorpi sono mediamente più numerosi, nei vaccinati. "Ma sono anticorpi diretti contro la proteina spike, l'unica usata come antigene nel vaccino. Chi ha affrontato il virus vero, invece, ha sviluppato difese contro tutte le componenti di Sars-Cov-2. Quale delle due situazioni è più conveniente? Ancora una volta, purtroppo, non lo sappiamo".

Dovremo fare richiami periodici del vaccino?


Alla possibilità del richiamo periodico, in ogni caso, difficilmente sfuggiremo. La Food and Drug Administration americana ha annunciato che si sta già preparando a una nuova campagna vaccinale, con richiami previsti fra 9 e 12 mesi dopo il completamento del primo ciclo di dose e richiamo (o di singola dose, nel caso di Johnson&Johnson). "La durata dell'immunità non è ancora nota, ma è possibile che serviranno nuovi richiami" ha detto David Kessler, science officer della task force della Casa Bianca per la lotta al Covid. Negli Stati Uniti, ma non solo, si sono registrati casi di infezioni anche tra i vaccinati. Quando 80 milioni di persone erano state immunizzate, i positivi sono stati 5.800, con 396 infetti costretti al ricovero e 74 decessi. Il dato non deve sorprendere: anche i migliori vaccini hanno dimostrato un'efficacia del 95%, non completa.

Come proteggersi dalle varianti?


Sul fronte europeo, la presidentessa della Commissione Ursula von der Leyen ha ribadito lo stesso concetto: "A un certo punto potremmo aver bisogno di richiami per rafforzare e prolungare l'immunità. E se ci sarà una variante che sfugge, avremo bisogno di sviluppare vaccini che siano adattati. Ne avremo bisogno presto e in quantità sufficiente". Alla campagna vaccinale continua le industrie si stanno già preparando. Non solo allargando i loro impianti. Ma anche rieditando i loro prodotti in modo da renderli efficaci contro i coronavirus mutati.

Ancora una volta, il metodo dell'Rna si sta dimostrando più versatile. La biotech americana Moderna è già partita negli Stati Uniti con dei test sull'uomo che prevedono varie formule: un richiamo con la spike di Wuhan, che comunque irrobustisce l'immunità ed è indirettamente efficace anche contro le varianti. Un richiamo con la variante sudafricana, la più subdola e capace di sfuggire agli anticorpi. E un terzo richiamo possibile con un mix di spike vecchie e nuove, che punta con l'effetto cocktail a stimolare gli anticorpi in modo variegato ed esteso. 

Quando usciremo dalla pandemia?


Quale di queste formule si rivelerà la più efficace, saranno i test a dirlo. A noi intanto resta un'ultima domanda, anche lei destinata a restare senza soddisfazione. Speriamo però che si tratti di un'aporia solo temporanea. Riusciremo prima o poi a liberarci dal richiamo perpetuo? Fosse anche fra parecchi anni, usciremo dal ciclo dei vaccini? La risposta la conosce solo il virus. Con le sue mutazioni, potrebbe adattarsi al nostro organismo e imparare a conviverci. Noi lo porteremmo in giro e gli permetteremmo di replicarsi, lui in cambio troverebbe una nicchia tranquilla senza farci troppo male. È lo scenario del Sars-Cov-2 trasformato in un raffreddore, come è già avvenuto nella storia con altri quattro virus simili. Ma è impossibile prevedere in quanto tempo possa avere luogo questo fenomeno. Oppure il coronavirus potrebbe continuare a mutare, a evadere le nostre difese ed a pungerci a volte in modo anche intenso. Il Covid potrebbe restare un pericolo, come o forse più dell'influenza. Costringendoci, come per lei, ad andare ogni anno dal medico per l'iniezione di rito.

ENGLISH

It is not known how long the protection from Covid lasts for those who have recovered or received the injection. Thanks to the arrival of the variants, it is possible, however, that once one vaccination campaign has been completed, another must be started. At least until we make an armistice with the virus.


When one day the vaccination campaign is over, will we have to start over? It is a concrete hypothesis, a vaccine is not forever. The cyclical recall is an eventuality suggested by at least two phenomena: immunity against any infection vanishes over time and some variants make today's antibodies less effective, capable of recognizing the Wuhan spike protein that in the meantime is mutating. If it will be necessary to return to the starting box with the vaccinations, how long will this take? The answer is not there yet. Research says vaccines are effective at least six months because it has only been six months since the first vaccines were given in trials. And a latest British study claims that those who are cured have immunity that lasts at least seven months just because seven months ago the doctors and nurses of the research, which appeared in The Lancet, were enrolled.


How long does immunity last?


We will discover the duration of immunity only by living. "Unfortunately, there are no reliable methods to predict it" confirms Andrea Cossarizza, immunologist at the University of Modena and Reggio Emilia. It is true that a laboratory in Singapore, directed by the Italian Antonio Bertoletti, last year found signs of immune memory in the T cells of a person infected with the first Sars, that of 2003. 17 years have passed. "This is excellent news, but each virus has its own story. Generalizing would be really difficult" repeats Cossarizza. The precedent of the first Sars is therefore a good omen, but for now nothing more. To comfort, however, there is also the observation that reinfections, among those who have recovered, have occurred only rarely. "We don't see anyone returning to the hospitals, the first wave infected. It means that even those who get infected a second time tend to develop mild symptoms."


Are those who have recovered from the infection or who have been vaccinated more protected?

The English study in the Lancet has calculated that those who have already had Covid have an 84% lower chance of reinfection than those who have never been infected. "The protection exists, and it is very robust," Cossarizza emphasizes. Whether having had the virus defends more than the vaccine is another doubt awaiting studies and confirmations. The antibodies are on average more numerous in the vaccinated. "But they are antibodies directed against the spike protein, the only one used as an antigen in the vaccine. Those who faced the real virus, on the other hand, developed defenses against all the components of Sars-Cov-2. Which of the two situations is more convenient? Once again, unfortunately, we don't know ".


Will we need to have periodic vaccine boosters?

In any case, we will hardly escape the possibility of periodic recall. The US Food and Drug Administration has announced that it is already preparing for a new vaccination campaign, with boosters scheduled between 9 and 12 months after the completion of the first dose and booster cycle (or single dose, in the case of Johnson & Johnson). "The duration of immunity is not yet known, but it is possible that new recalls will be needed," said David Kessler, science officer of the White House task force to fight Covid. In the United States, but not only, there have been cases of infections even among the vaccinated. When 80 million people were immunized, the positives were 5,800, with 396 infected being hospitalized and 74 deaths. This is not surprising: even the best vaccines have shown 95% efficacy, not complete.


How to protect yourself from variants?

On the European front, Commission President Ursula von der Leyen reiterated the same concept: "At some point we may need reminders to strengthen and prolong immunity. And if there is a variant that escapes, we will need to develop vaccines. that they are adapted. We will need them soon and in sufficient quantity. " The industries are already preparing for the continuous vaccination campaign. Not just by expanding their plants. But also by re-editing their products in order to make them effective against mutated coronaviruses.


Once again, the RNA method is proving to be more versatile. Modern American biotech has already started in the United States with tests on humans that include various formulas: a recall with the Wuhan spike, which in any case strengthens immunity and is indirectly effective even against variants. A call with the South African variant, the most subtle and capable of escaping antibodies. And a third recall possible with a mix of old and new spikes, which aims with the cocktail effect to stimulate antibodies in a varied and extensive way.

When will we get out of the pandemic?

Which of these formulas will prove to be the most effective, the tests will tell. In the meantime, we have one last question, which is also destined to remain unsatisfied. We hope, however, that this is only a temporary aporia. Will we be able to free ourselves from the perpetual call sooner or later? Even if it is several years from now, will we get out of the vaccine cycle? Only the virus knows the answer. With its mutations, it could adapt to our organism and learn to live with it. We would carry him around and allow him to replicate himself, in return he would find a quiet niche without hurting us too much. It is the scenario of Sars-Cov-2 turned into a cold, as has already happened in history with four other similar viruses. But it is impossible to predict how long this phenomenon can take place. Or the coronavirus could continue to mutate, evade our defenses and sting us at times even intensely. Covid could remain a danger, like or perhaps more than the flu. Forcing us, as for her, to go to the doctor every year for the usual injection.

Da:

https://www.repubblica.it/cronaca/2021/04/20/news/domande_e_risposte_sara_necessario_ripetere_il_vaccino_ogni_anno_-297194703/



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