Rodents, Llamas, Sharks, Chickens, and Cows, Oh My! / Roditori, lama, squali, polli e mucche, oh mio!

 Rodents, Llamas, Sharks, Chickens, and Cows, Oh My!Roditori, lama, squali, polli e mucche, oh mio!

Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa

Biomedical research and drug discovery have relied pretty heavily on mouse, rat and rabbit model systems, both for pre-clinical research and drug discovery. But with the recent approval of Cablivi (caplacizumab), a heavy-chain only, single-variable domain “nanobody” initially found in llamas and other camelids, many companies and researchers are focusing on discovery and development of these “small” biologics.

Nanobodies are 12–30 kDa, more than five times smaller than full-length murine and human monoclonal antibodies.

 Like other antibodies, nanobodies are modular, yet their size gives them greater stability, flexibility in the routes of administration, less potential for immunogenicity and greater manufacturability.

Their size also gives them greater accessibility to different antigens, unlocking the door to potential new targets.

 For example, Cablivi is the first approved drug to target von Willebrand factor, a protein that plays a critical factor in blood coagulation.

 The approval is the first to demonstrate definitive efficacy and safety for the nanobody field, encouraging other developers to explore this newer approach.

 Another advantage is the ability to use these small biologics to create conjugated, multidomain, and multivalent therapeutics.

Another non-traditional format that is swimming onto the single domain antibody scene, is the variable new antigen receptor (VNAR) from sharks. 

Like VHH antibodies, they are small (~12 kDa) yet have larger CDRs than human antibodies and may hold promise for targeting GPCRs and ion channels, which have traditionally been difficult to drug.

 The uptick in interest in single domain antibodies is sure to bring new tools to the antibody development field, and with the increasing number of small biologics entering the clinic, there will no doubt be additional approvals in the coming years.

ITALIANO

La ricerca biomedica e la scoperta di farmaci hanno fatto affidamento su sistemi modello di topo, ratto e coniglio, sia per la ricerca preclinica che per la scoperta di farmaci. Ma con la recente approvazione di Cablivi (caplacizumab), un "nanobody" a dominio singolo ed a catena pesante che si trova inizialmente nei lama ed in altri camelidi, molte aziende e ricercatori si stanno concentrando sulla scoperta e sullo sviluppo di questi "piccoli" biologici.


I nanobodies sono 12-30 kDa, più di cinque volte più piccoli degli anticorpi monoclonali murini e umani a tutta lunghezza.


 Come altri anticorpi, i nanocorpi sono modulari, ma le loro dimensioni conferiscono loro maggiore stabilità, flessibilità nelle vie di somministrazione, minor potenziale di immunogenicità e maggiore producibilità.


Le loro dimensioni danno loro anche una maggiore accessibilità a diversi antigeni, aprendo la porta a potenziali nuovi bersagli.


 Ad esempio, Cablivi è il primo farmaco approvato per colpire il fattore von Willebrand, una proteina che svolge un ruolo critico nella coagulazione del sangue.


 L'approvazione è la prima a dimostrare l'efficacia e la sicurezza definitive per il campo dei nanobody, incoraggiando altri sviluppatori a esplorare questo nuovo approccio.


 Un altro vantaggio è la capacità di utilizzare questi piccoli farmaci biologici per creare terapie coniugate, multidominio e multivalenti.


Un altro formato non tradizionale che sta nuotando sulla scena dell'anticorpo a dominio singolo, è il nuovo recettore per l'antigene variabile (VNAR) degli squali.


Come gli anticorpi VHH, sono piccoli (~ 12 kDa) ma hanno CDR più grandi degli anticorpi umani e possono essere promettenti per il targeting di GPCR e canali ionici, che sono stati tradizionalmente difficili da  curare con farmaci.


 L'aumento dell'interesse per gli anticorpi a dominio singolo porterà sicuramente nuovi strumenti nel campo dello sviluppo degli anticorpi e, con il numero crescente di piccoli farmaci biologici che entrano nella clinica, ci saranno senza dubbio ulteriori approvazioni nei prossimi anni.

Da:

https://f.hubspotusercontent40.net/hubfs/547446/Technology%20Networks/Landing%20Pages/Twist%20Bio/May%202021/eBook_Biopharma_AntbodyDiscoveryandDev_02APRIL21_Rev1.0_0.pdf?__hstc=8807082.44b0f6eac84be5818378483b36bfad3b.1601170002551.1621382061009.1622335921752.112&__hssc=8807082.2.1622335921752&__hsfp=2281083568&hsCtaTracking=ab6385e9-0a38-4af4-8bcb-bcc4108a5a59%7C5e7e8d79-eaee-44f7-a75d-3d5a2a4f479e

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