Talassemie / Thalassemias
Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa
Le talassemie sono un gruppo di anemie emolitiche ereditarie microcitiche caratterizzate da difetto nella sintesi dell'emoglobina. L'alfa-talassemia è particolarmente frequente fra soggetti originari del bacino dell'Africa, del Mediterraneo o del Sud-Est asiatico. La beta-talassemia è più frequente in soggetti originari del bacino del Mediterraneo, del Medio Oriente, del Sud-Est asiatico o Indiano. La sintomatologia clinica deriva dall'anemia, dall'emolisi, dalla splenomegalia, dall'iperplasia del midollo osseo, e, nel caso ci siano state varie trasfusioni, dal sovraccarico di ferro. La diagnosi si basa su test genetici e sull'analisi quantitativa dell'emoglobina. Il trattamento per le forme gravi prevede trasfusioni, splenectomia, terapia chelante e trapianto di cellule staminali.
Fisiopatologia delle talassemie
La talassemia è un'emoglobinopatia che è tra
le più diffuse malattie ereditarie da difetto
della sintesi dell'emoglobina. La molecola di
emoglobina normale dell'adulto (Hb A) è
formata da 2 coppie di catene chiamate alfa e
beta. Il normale sangue adulto contiene
anche ≤ 2,5% di emoglobina A2 (composta
da catene alfa e delta) e < 2% di emoglobina
F (emoglobina fetale), che ha catene gamma
al posto delle catene beta. La talassemia
deriva da una sbilanciata sintesi
dell'emoglobina, causata dalla ridotta
produzione di almeno una catena di
polipeptidi globinici (beta, alfa, gamma,
delta).
A-talassemia
L'alfa-talassemia origina da una diminuita
produzione di catene polipeptidiche alfa
dovuta alla delezione di uno o più geni alfa.
Le persone normalmente hanno quattro geni
alfa (due su ciascuna coppia di cromosomi)
perché il gene alfa è duplicato. La
classificazione della malattia si basa sul
numero e sulla posizione delle delezioni:
Alfa + talassemia: perdita di un singolo
gene su un cromosoma (alfa/--)
Alfa 0 talassemia: perdita di entrambi i geni
sullo stesso cromosoma (--/--)
Beta-talassemia
La beta-talassemia deriva dalla diminuzione
della produzione di catene di beta-polipeptidi
a causa di mutazioni o delezioni nel gene
della beta globina, portando a una ridotta
produzione di emoglobina A. Mutazioni o
delezioni possono comportare la perdita
parziale (beta + allele) o la perdita completa
(allele beta 0) della funzione della beta
globina. Ci sono due geni della beta globina,
e i pazienti possono avere mutazioni
eterozigote, omozigote o eterozigote
composte. Inoltre, i pazienti possono essere
eterozigoti o omozigoti per anomalie in 2
diversi geni globinici (p. es., beta e delta).
La beta-delta-talassemia è una forma meno
comune di beta-talassemia in cui la
produzione sia della catena delta che della
catena beta è compromessa. Queste
mutazioni possono essere eterozigote o
omozigote.
Sintomatologia della talassemia
Le caratteristiche cliniche sono simili nei vari
tipi di talassemia ma variano in gravità a
seconda della quantità di emoglobina
normale presente.
A-talassemia
I pazienti con un singolo allele alfa + allele
(alfa/alfa;alfa/--) sono clinicamente normali e
sono chiamati portatori sani.
I pazienti che sono eterozigoti che presentano
difetti in 2 geni su 4 come 2 alleli alfa+ (alfa/-
-;alfa/--) o un allele alfa 0 (alfa/alfa;--/--)
tendono a sviluppare un'anemia microcitica
da lieve a moderata, ma nessun sintomo
clinico. Questi pazienti hanno un tratto alfa
talassemico.
I difetti in 3 dei 4 geni causati da co-
ereditarietà sia di alfa + che di alfa 0 (alfa/-;--/-
-) compromettono gravemente la produzione
di catene alfa. La produzione danneggiata di
catene alfa si traduce nella formazione di
tetrameri di catene beta in eccesso, chiamate
emoglobina H, o, nell'infanzia, di catene
gamma chiamate emoglobina di Bart. I
pazienti affetti da malattia da emoglobina H
presentano spesso anemia emolitica
sintomatica e splenomegalia.
I difetti in tutti e 4 i geni via 2 alleli alfa 0 (--/--;-
-/--) rappresentano una condizione letale
(idrope fetale) già in utero, poiché
l'emoglobina che manca di catene alfa non è
capace di trasportare ossigeno.
Beta-talassemia
Nella beta-talassemia, i fenotipi clinici sono
classificati in 3 gruppi in base al grado in cui
la produzione di beta globina è
compromessa:
Minor (o tratto)
Intermedia
Major
La beta-talassemia minor (tratto) si manifesta
in pazienti che sono eterozigoti (beta/beta + o
beta/beta 0), che di solito sono asintomatici
con anemia microcitica da lieve a moderata.
Questo fenotipo può verificarsi anche in casi
lievi di beta +/beta +.
La beta-talassemia intermedia è un quadro
clinico variabile che è intermedio tra la
talassemia major o minor, causato
dall'ereditarietà di 2 alleli beta-talassemici
(beta +/beta 0 o casi gravi di beta +/beta +).
La beta-talassemia major (o anemia di
Cooley) si verifica in pazienti che sono
omozigoti (beta 0/beta 0) o eterozigoti
composti gravi (beta 0/beta +) e deriva da
una grave carenza di beta globina. Questi
pazienti sviluppano grave anemia e
iperattività del midollo osseo. La beta-
talassemia major si manifesta entro il 1o e il
2o anno di vita con sintomi di anemia grave e
sovraccarico di ferro trasfusionale e da
assorbimento. I pazienti sono itterici e
possono presentare ulcere agli arti inferiori e
colelitiasi (come nella malattia falciforme). È
frequente splenomegalia, spesso massiva.
Può verificarsi sequestro splenico, il che
accelera la distruzione dei globuli rossi
normali trasfusi. L'iperplasia del midollo
osseo causa un ispessimento delle ossa del
cranio e delle eminenze malari. Il
coinvolgimento delle ossa lunghe predispone
a fratture patologiche e ritarda
l'accrescimento, eventualmente ritardando o
impedendo la pubertà.
Quando vi è un sovraccarico di ferro, i depositi
di ferro nel miocardio possono provocare
insufficienza cardiaca. È tipica la siderosi
epatica, con conseguente insufficienza
funzionale e cirrosi. Di solito è necessaria la
chelazione del ferro.
Diagnosi delle talassemie
Valutazione per l'anemia emolitica se
sospettata
Striscio periferico
Elettroforesi dell'emoglobina
Analisi del DNA (diagnosi prenatale)
Il tratto di talassemia è comunemente rilevato
quando lo striscio di sangue periferico di
routine e l'emocromo con formula mostrano
anemia microcitica e conteggio elevato dei
globuli rossi. Se lo si desidera, la diagnosi del
tratto beta talassemico può essere
confermata con studi quantitativi
dell'emoglobina. Non è necessario alcun
intervento; nelle donne, l'anemia può essere
peggiorata dalla gravidanza.
Le talassemie più gravi vanno sospettate in
pazienti con anamnesi familiare positiva,
sintomatologia suggestiva o anemia emolitica
microcitica. Qualora sia sospettata una
talassemia, vanno eseguiti i test di laboratorio
per anemia microcitica ed emolitica e l'analisi
quantitativa dell'emoglobina. I livelli di
bilirubina sierica, di ferro e di ferritina sierica
risultano aumentati.
Nelle alfa-talassemie, le percentuali di
emoglobina F e emoglobina A2 risultano di
solito normali, e la diagnosi di talassemia da
difetto genetico di uno o due geni può essere
fatta mediante moderni test genetici. La
diagnosi spesso avviene tramite l'esclusione
di altre cause di anemia microcitica.
Nella beta-talassemia major l'anemia è grave,
con valori di Hb spesso ≤ 6 g/dL (≤ 60 g/L). Il
numero di globuli rossi risulta elevato rispetto
all'emoglobina perché le cellule sono molto
piccole. Lo striscio di sangue periferico è
praticamente diagnostico, per la presenza di
molti eritroblasti nucleati; cellule a bersaglio;
globuli rossi piccoli e pallidi; e basofilia diffusa
o puntiforme.
All'esame quantitativo dell'emoglobina,
l'aumento di emoglobina A2 è diagnostico per
la beta-talassemia minor. Nella beta-
talassemia major, l'emoglobina F è di solito
aumentata, a volte fino al 90%, e
l'emoglobina A2 è in genere aumentata
a > 3%.
La malattia da emoglobina H può essere
diagnosticata dimostrando la migrazione
rapida dell'emoglobina H o delle frazioni di
Bart all'elettroforesi dell'emoglobina
. L'identificazione dello specifico difetto
molecolare non modifica l'approccio clinico.
Le metodiche del DNA ricombinante nella
mappatura genetica (soprattutto la PCR
[Polymerase Chain Reaction]) sono diventate
di uso routinario per la diagnosi prenatale e la
consulenza genetica.
Qualora per l'anemia venga effettuato l'esame
del midollo osseo (p. es., per escludere altre
cause), questo mostrerà una marcata
iperplasia eritroide.
Test di imaging eseguiti per altri motivi in
pazienti con beta-talassemia major mostrano
alterazioni dovute ad iperplasia midollare
cronica. Il cranio può mostrare un
assottigliamento della corticale, un ampio
spazio diploico, un aspetto a raggiera delle
trabecole, e un aspetto granulare od a vetro
smerigliato. Le ossa lunghe possono
mostrare un assottigliamento della corticale,
dilatazione dello spazio midollare e aree di
osteoporosi. I corpi vertebrali possono
presentare un aspetto granuloso od a vetro
smerigliato. Le falangi possono apparire
rettangolari o biconvesse. L'imaging del
torace può rivelare un'evidenza di emopoiesi
extramidollare paravertebrale.
Prognosi delle talassemie
L'aspettativa di vita è normale per i soggetti
con beta-talassemia minor o alfa-talassemia
minor. La prognosi dell'emoglobinopatia H e
della beta-talassemia intermedia varia.
L'aspettativa di vita è ridotta nei soggetti con
beta-talassemia major principalmente dovuta
a complicazioni da trasfusioni croniche.
Trattamento delle talassemie
Spesso la trasfusione di globuli rossi, con o
senza terapia chelante del ferro
Splenectomia se è presente splenomegalia
Trapianto allogenico di cellule staminali se
possibile
Luspatercept per il trattamento della beta-
talassemia dipendente da trasfusione
Nei pazienti con tratto alfa-talassemico o tratto
beta-talassemico, non è necessario nessun
trattamento.
Nella malattia da emoglobina H, la
splenectomia può essere utile se l'anemia è
severa o la splenomegalia è presente.
I pazienti affetti da beta-talassemia intermedia
devono ricevere il minor numero possibile di
trasfusioni per evitare il sovraccarico di ferro.
Tuttavia, la correzione dell'emopoiesi
inefficace mediante trasfusioni periodiche di
globuli rossi va presa in considerazione per
pazienti con forme gravi. Nella beta-
talassemia major eseguire trasfusioni come
necessario per mantenere l'emoglobina a
circa 9-10 g/dL (90 a 100 g/L) ed evitare
manifestazioni cliniche gravi.
Al fine di prevenire o ritardare le complicazioni
dovute all'emocromatosi, bisogna rimuovere il
ferro (trasfusionale) in eccesso (p. es.,
mediante terapia di
ferrochelazione continuata). La terapia di
chelazione è generalmente iniziata quando i
livelli di ferritina sierica sono > 1000 ng/mL (>
1000 mcg/L) o dopo circa 1-2 anni di
trasfusioni programmate. Nei pazienti con
splenomegalia significativa, la splenectomia
può aiutare a ridurre la necessità di
trasfusioni.
Il luspatercept è una proteina di fusione
ricombinante iniettabile che inibisce la
segnalazione della via del fattore di crescita
trasformante-beta. In uno studio
randomizzato e controllato con placebo in
pazienti con beta-talassemia, ha ridotto del
33% il fabbisogno di trasfusioni nel 21% dei
pazienti (rispetto al 4,5% dei controlli). Il
luspatercept è un'opzione di trattamento nei
pazienti dipendenti da trasfusione.
Il trapianto di cellule staminali allogeniche è la
sola opzione curativa e deve essere
considerata in tutti i pazienti.
Le talassemie sono il risultato dalla
diminuzione della produzione di almeno
una catena globinica polipeptidica (beta
, alfa, gamma, delta); i globuli rossi
anormali risultanti sono microcitici di forma
spesso anomala e soggetti ad emolisi (con
conseguente anemia).
La splenomegalia, spesso molto
accentuata, è frequente e può portare a
sequestro splenico che accelera la
distruzione dei globuli rossi (compresi
quelli trasfusi).
Il sovraccarico di ferro è abbastanza
frequente a causa del maggiore
assorbimento (dovuto all'inefficiente
eritropoiesi) e alle frequenti trasfusioni.
La diagnosi va eseguita avvalendosi
dell'elettroforesi dell'emoglobina.
Trasfusione quando necessario, ma
valutare per l'eventuale sovraccarico di
ferro e l'uso di terapia chelante.
Nei pazienti con splenomegalia, la
splenectomia può aiutare a ridurre la
necessità di trasfusioni.
Il trapianto allogenico di cellule staminali è
risolutivo.
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