Record di profondità per un pesce filmato nella fossa delle Izu-Ogasawara / Depth record for a fish filmed in the Izu-Ogasawara Trench

Record di profondità per un pesce filmato nella fossa delle Izu-Ogasawara / Depth record for a fish filmed in the Izu-Ogasawara Trench


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



Un pesce lumaca visto a 8.336 metri di profondità al largo del Giappone / A snailfish seen at a depth of 8,336 meters off the coast of Japan

Un pesce del genere Pseudoliparis  è stato filmato  da un “lander” autonomo calato nella fossa di Izu-Ogasawara, a sud del Giappone mentre nuotava a una profondità 8.336 metri, diventando l’osservazione più profonda di un pesce mai fatta. La precedente osservazione più profonda di un pesce era stata effettuata a 8.178 metri, sempre nell’oceano Pacifico ma più a sud: nella Fossa delle Marianne.

Il giovane esemplare di  Pseudoliparis che ha battuto il record di profondità è stato filmato da un sistema di telecamere collegato ad un telaio appesantito – e con esche per attrarre la vita marina –  calato dalla nave da ricerca DSSV Pressure Drop. Sebbene l’esemplare filmato non sia stato catturato per poterlo identificare completamente, diversi pesci sono rimasti intrappolati leggermente più in alto nella colonna d’acqua nella vicina Fossa del Giappone ad una profondità di 8.022 metri – stabilendo il  record per il pesce più profondo mai catturato –  ed erano pesci lumaca Pseudoliparis belyaevi.

Alan Jamieson, dell’ University of Western Australia e scienziato capo della spedizione che ha effettuato la scoperta, ha detto a BBC News che «Il pesce lumaca potrebbe essere stato trovato molto vicino alla profondità massima a cui un pesce può sopravvivere. Se questo record verrà battuto, sarebbe solo per piccoli incrementi, potenzialmente solo di pochi metri».

10 anni fa Jamieson, uno scienziato che studia la vita di profondità, aveva previsto che i pesci sarebbero stati probabilmente trovati fino a una profondità compresa tra gli 8.200 e gli 8.400 metri ed un decennio di ricerca lo ha ha confermato.

Jamieson è il fondatore del Minderoo-UWA Deep Sea Research Centre e in questa spedizione, che ha esplorato anche il Ryukyu Trenche, ha lavorato con un team della  Tokyo University of Marine Science and Technology. Il DSSV Pressure Drop ed il suo sottomarino Limiting Factor con  equipaggio, erano stati utilizzati nel 2018 e nel 2019 dall’esploratore statunitense Victor Vescovo per visitare le parti più profonde dei cinque principali oceani della Terra. Un’avventura che fece di Vescovo la prima persona al mondo a completare questo quintetto di immersioni e della quale Jamieson era capo scienziato.

La nave ed il sottomarino sono stati venduti l’anno scorso all’organizzazione di ricerca marina Inkfish e modificati e attrezzati per un tipo di spedizioni più scientifiche. Sono stati anche ribattezzati: la nave ora si chiama Dagon e il sottomarino Bakunawa e torneranno in mare a giugno con Jamieson che, pur vivendo in Australia è scozzese e che finora ha scoperto non solo i pesci più profondi degli oceani, ma anche i polpi, le meduse ed i calamari più profondi.

I pesci lumaca sono davvero notevoli: se ne conoscono oltre 300 specie, la maggior parte delle quali vivono in realtà in acque poco profonde e persino negli estuari dei fiumi, ma i pesci lumaca si sono anche adattati alla vita nelle fredde acque dell’Artico e dell’Antartide e alle condizioni di pressione estrema  delle fosse oceaniche più profonde del mondo: a 8 km di profondità subiscono più di 80 megapascal, o 800 volte la pressione sulla superficie dell’oceano. I loro corpi gelatinosi li aiutano a sopravvivere. Non avere una vescica natatoria, l’organo pieno di gas per controllare la galleggiabilità che si trova in molti altri pesci, è un ulteriore vantaggio. Inoltre, si  cibano aspirando minuscoli crostacei che sono abbondanti nelle fosse oceaniche profonde.

Jamieson conclude: «La scoperta di un pesce più in profondità di quelli trovati nella Fossa delle Marianne è probabilmente dovuta alle acque leggermente più calde dell’Izu-Ogasawara. Avevamo previsto che il pesce più profondo sarebbe stato lì e avevamo previsto che sarebbe stato un pesce lumaca. Mi sento frustrato quando le persone mi dicono che non sappiamo nulla del mare profondo. Lo sappiamo. Le cose stanno cambiando molto velocemente».

ENGLISH

A fish of the genus Pseudoliparis was filmed by an autonomous "lander" lowered into the Izu-Ogasawara trench, southern Japan as it swam at a depth of 8,336 meters, becoming the deepest observation of a fish ever made. The previous deepest observation of a fish had been made at 8,178 meters, also in the Pacific Ocean but further south: in the Mariana Trench.


The juvenile Pseudoliparis specimen that broke the depth record was filmed by a camera system attached to a weighted frame – and with bait to attract marine life – lowered from the DSSV Pressure Drop research vessel. Although the filmed specimen was not captured to fully identify it, several fish were trapped slightly higher in the water column in the nearby Japan Trench at a depth of 8,022 meters – setting the record for deepest fish ever caught. – and they were snailfish Pseudoliparis belyaevi.


Alan Jamieson, from the University of Western Australia and lead scientist on the expedition that made the discovery, told BBC News that the snailfish may have been found very close to the maximum depth a fish can survive. If this record is broken, it would only be in small increments, potentially just a few meters."


10 years ago Jamieson, a scientist who studies deep-sea life, predicted that fish would likely be found down to depths of between 8,200 and 8,400 meters, and a decade of research has confirmed this.


Jamieson is the founder of the Minderoo-UWA Deep Sea Research Center and on this expedition, which also explored the Ryukyu Trenche, he worked with a team from the Tokyo University of Marine Science and Technology. The DSSV Pressure Drop and its manned submarine Limiting Factor were used in 2018 and 2019 by US explorer Victor Vescovo to visit the deepest parts of the Earth's five major oceans. An adventure that made Vescovo the first person in the world to complete this quintet of dives and of which Jamieson was chief scientist.


The vessel and submarine were sold last year to marine research organization Inkfish and modified and equipped for more scientific type of expeditions. They have also been renamed: the ship is now called Dagon and the submarine Bakunawa and they will return to sea in June with Jamieson who, although living in Australia is Scottish and who has so far discovered not only the deepest fish in the oceans, but also octopuses, the deepest jellyfish and squid.


Snailfish are truly remarkable: over 300 species are known, most of which actually live in shallow waters and even in river estuaries, but snailfish have also adapted to life in the cold waters of the Arctic and of Antarctica and under the extreme pressure conditions of the world's deepest ocean trenches: at 8 km depth they experience more than 80 megapascals, or 800 times the pressure at the ocean surface. Their gelatinous bodies help them survive. Not having a swim bladder, the gas-filled organ to control buoyancy found in many other fish, is an added bonus. Furthermore, they practice sucking up tiny crustaceans that are abundant in deep oceanic trenches.


Jamieson concludes: “The discovery of a fish deeper than those found in the Mariana Trench is likely due to the slightly warmer waters of the Izu-Ogasawara. We predicted the deepest fish would be there, and we predicted it would be snailfish. I get frustrated when people tell me we don't know anything about the deep sea. We know it. Things are changing very quickly."

Da:

https://www.pianetablunews.it/2023/04/07/record-di-profondita-per-un-pesce-filmato-nella-fossa-delle-izu-ogasawara/?fbclid=IwAR0j6VMPAy8MfM9zmY5kqaVm3Vn6no7bLBZ7uxxUexSOj0r5RtrWAd8dgIs

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