Una sesta persona sembra essere stata effettivamente “curata” dall'HIV / A sixth person appears to have actually been "cured" of HIV

Una sesta persona sembra essere stata effettivamente “curata” dall'HIVA sixth person appears to have actually been "cured" of HIV


Segnalato dal Dott. Giuseppe Cotellessa / Reported by Dr. Giuseppe Cotellessa



HIV: casi clinici di successo aprono nuove speranze per la ricerca di una cura. / 
HIV: successful clinical cases open up new hopes for the search for a cure

Il paziente di Ginevra si aggiunge alla breve lista di persone in remissione dall'HIV dopo un trapianto di midollo. Ma con una differenza importante.


Il mondo lo sta conoscendo come "il paziente di Ginevra": è la sesta persona nota ad essere "guarita" dall'HIV - anche se una maggiore cautela suggerisce di parlare piuttosto di una remissione a lungo termine.


Il successo clinico è stato annunciato dagli Hôpitaux Universitaires de Genève (Svizzera) e dall'Institut Pasteur ed è stato presentato all'AIDS Conference di Brisbane, Australia.


IL TUMORE E POI IL TRAPIANTO.


 Il paziente che ha scelto di rimanere anonimo era affetto da HIV dai primi Anni '90 e da allora era in cura con farmaci antiretrovirali, i medicinali utilizzati nel trattamento dell'infezione da virus dell'HIV (che è appunto un retrovirus). Nel 2018 è stato colpito da una forma aggressiva di leucemia, un tumore del sangue, e per curarsi ha dovuto essere sottoposto a un trapianto di midollo osseo, come anche gli altri cinque pazienti curati in precedenza dall'HIV.


A differenza dei casi precedenti (noti come i pazienti di Berlino, Londra, Duesseldorf, New York e di City of Hope, California), tuttavia, le cellule staminali donate al paziente di Ginevra non erano portatrici della mutazione CCR5, nota per impedire al virus dell'HIV l'accesso alle cellule. È quindi ancora possibile per il virus aggredire le cellule del paziente; da qui tutta la cautela del caso.


GUARITO DUE VOLTE. 


Dopo il trapianto, le analisi hanno dimostrato che le cellule del sangue del paziente (i cui elementi precursori si formano nel midollo osseo) erano state interamente rimpiazzate da quelle del donatore: pertanto anche il numero di cellule affette da HIV era sceso in modo importante.


L'uomo è stato gradualmente alleggerito dai farmaci e, nel novembre 2021, ha cessato la terapia antiretrovirale. Oggi, ad oltre 20 mesi dalla fine delle cure, non ci sono segni del virus o di una risposta immunitaria contro il virus dell'HIV nel suo organismo.


SPARITO PER SEMPRE? 


Secondo i medici, dopo un anno senza segni del patogeno, le probabilità che ritorni calano significativamente: «La durata della non rintracciabilità del virus dopo l'interruzione del trattamento - 20 mesi - non ha precedenti nelle persone che hanno ricevuto un trapianto di midollo in assenza della mutazione CCR5» hanno spiegato Alexandra Calmy, direttrice dell'Unità HIV/AIDS degli Ospedali Universitari di Ginevra, e Asier Sáez-Cirión, a capo dell'Unità Riserve Virali e Controllo Immunitario dell'Istituto Pasteur.


UN CASO ECCEZIONALE.


 Il paziente potrebbe essere tuttora libero dal virus o perché il trapianto ha eliminato tutte le cellule infette, o perché i farmaci immunosoppressori assunti per prevenire il rigetto hanno avuto un ruolo nel processo.


Il caso dell'uomo è promettente, anche se la rischiosa procedura di trapianto di midollo a cui ha dovuto sottoporsi non è in alcun modo da considerarsi un'opzione clinica per il trattamento dell'HIV nei milioni di pazienti che convivono con questo virus.


ENGLISH


The Geneva patient joins the short list of people in HIV remission after a bone marrow transplant. But with one important difference.


The world is knowing him as "the patient of Geneva": he is the sixth person known to be "cured" of HIV - although greater caution suggests speaking rather of a long-term remission.


The clinical success was heralded by the Hôpitaux Universitaires de Genève (Switzerland) and the Institut Pasteur and was presented at the AIDS Conference in Brisbane, Australia.


THE TUMOR AND THEN THE TRANSPLANT.


  The patient who chose to remain anonymous had been infected with HIV since the early 1990s and had since been treated with antiretroviral drugs, the medicines used to treat infection with the HIV virus (which is precisely a retrovirus). In 2018 he was struck by an aggressive form of leukemia, a blood cancer, and to cure himself he had to undergo a bone marrow transplant, like five other patients previously treated for HIV.


Unlike the previous cases (known as the Berlin, London, Duesseldorf, New York and City of Hope, California patients), however, the stem cells donated to the Geneva patient did not carry the CCR5 mutation, known to prevent the virus of HIV access to cells. It is therefore still possible for the virus to attack the patient's cells; hence all the caution of the case.


HEALED TWICE.


After the transplant, analyzes showed that the patient's blood cells (whose precursor elements are formed in the bone marrow) had been entirely replaced by those of the donor: therefore, the number of cells affected by HIV had also dropped significantly.


The man was gradually relieved of drugs and, in November 2021, he ceased antiretroviral therapy. Today, more than 20 months after the end of treatment, there are no signs of the virus or of an immune response against the HIV virus in his system.


GONE FOREVER?


According to the doctors, after a year without signs of the pathogen, the chances of it returning drop significantly: «The duration of untraceability of the virus after treatment interruption - 20 months - is unprecedented in people who have received a bone marrow transplant in absence of the CCR5 mutation» explained Alexandra Calmy, director of the HIV/AIDS Unit of the University Hospitals of Geneva, and Asier Sáez-Cirión, head of the Viral Reserves and Immune Control Unit of the Pasteur Institute.


AN EXCEPTIONAL CASE.


  The patient may still be free of the virus either because the transplant eliminated all infected cells, or because the immunosuppressant drugs taken to prevent rejection played a role in the process.


The man's case is promising, even if the risky bone marrow transplant procedure he had to undergo is by no means a clinical option for treating HIV in the millions of patients living with this virus.


Da:

https://www.focus.it/scienza/salute/una-sesta-persona-sembra-essere-stata-effettivamente-curata-dall-hiv?notification_id=369291&hash=0e27253fe56dfaa8ec26a98773495532&utm_source=push&utm_medium=focus-website&utm_campaign=default






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